A Trieste torna il più importante evento italiano dedicato alla fantascienza: dal 28 ottobre al 2 novembre arriva la 25ª edizione del Trieste Science+Fiction Festival, sempre guidato dal direttore artistico Alan Jones (recuperate inoltre lo speciale dedicato alla manifestazione su Film Tv n. 43/2025!).
«Come sempre, il festival attinge alle vivide immaginazioni di una comunità globale di registi, artisti e scrittori - nuovi, indipendenti e affermati - sempre pronti a discutere con passione del proprio lavoro, sia sul palco sia fuori. E, come sempre, ovunque ci conducano queste menti visionarie, l’attualità non è mai troppo lontana, poiché il genere fantascientifico, in continua evoluzione, continua a offrire commenti pungenti sul presente più crudo attraverso il filtro di un futuro straordinario», commenta Jones a proposito dell’edizione 2025.

Ed ecco allora che la serata di apertura, il 28 ottobre, sfrutta il genere per parlare di oggi, di temi e questioni contemporanee, come il ruolo del corpo nella nostra società sempre più digitale: il lento dissolversi del corpo si trasforma in una sfida di sopravvivenza per Jean Dujardin nei panni dell’uomo che rimpicciolisce in The Shrinking Man di Jan Kounen, tratto dal romanzo Tre millimetri al giorno di Richard Matheson; mentre per Elvira - una delle sorellastre nella riscrittura horror di Cenerentola di Emilie Blichfeldt, The Ugly Stepsister - il corpo goffo e imperfetto diventa un ostacolo alla conquista del principe, una figura da correggere e raddrizzare per essere bella, anche a costo di qualche arto in meno...

Sta invece dalle parti del thriller distopico il film di chiusura, Chien 51 di Cédric Jimenez, con Gilles Lellouche e Adèle Exarchopoulos in una Parigi futuristica divisa in rigide classi sociali e in cui l’intelligenza artificiale rivoluziona (e manipola?) il lavoro della polizia. Gioca con la distopia anche il lungo Egghead Republic degli svedesi Pella Kågerman e Hugo Lilja, in cui la Guerra fredda non è mai finita e una giornalista deve occuparsi di un reportage all’interno di una zona radioattiva. Tra le anteprime anche il nuovo lavoro del britannico Ben Wheatley, già regista degli ottimi Kill List, High-Rise e In the Earth: il suo ultimo Bulk è un fantathriller indipendente girato in segreto, «un ritorno ai lavori artigianali».

Mescola sci-fi, thriller e spy story Orion di Jaco Bouwer, vincitore del premio Asteroide al TS+FF 2021 con l’eco-horror Gaia. Da Cannes 2025 arrivano sugli schermi triestini il documentario Orwell: 2+2=5 di Raoul Peck e la fiaba animata Arco del fumettista francese Ugo Bienvenu - ma in programma ci sono anche altri film d’animazione, come Dog of God dei lettoni Raitis e Lauris Abele, Lesbian Space Princess delle australiane Emma Hough Hobbs e Leela Varghese e Junk World del giapponese Takahide Hori.

Tra gli ospiti del festival ci sono il regista Gabriele Mainetti - presidente della giuria premio Asteroide, (che presenta inoltre due titoli da lui scelti, due grandi film di fantascienza: La mosca di David Cronenberg e District 9 di Neil Blomkamp, nella sezione Sci-Fi Classix) e Ted Chiang, autore del racconto Storia della tua vita, che ha ispirato Arrival di Denis Villeneuve. Lo scrittore sarà protagonista di due incontri: Futuri artificiali, sull’intelligenza artificiale, e Wor(l)dbuilding - Creare universi con le parole, insieme alla linguista Vera Gheno all’interno della sezione dedicata alla letteratura di genere BookInvaders (tra gli appuntamenti anche un talk su Gli universi visionari di Philip K. Dick).
Questo e molto altro sul pianeta Trieste Science+Fiction Festival. www.sciencefictionfestival.org

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