Cinema, Corpi, Convivenze. Sono queste le tre C che compongono il sottotitolo di C-Movie Film Festival, ideato e organizzato da Emanuela Piovano, regista e distributrice (ha fondato la Kitchenfilm), e giunto alla sua seconda edizione, al via a Rimini dal 13 al 15 marzo, presso la Cineteca e il cinema Fulgor. Tre parole che fanno da bussola, indicano la direzione e gli argomenti - tutti estremamente attuali e urgenti - attorno a cui ruota il programma della manifestazione.

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The Brink of Dreams (2024) scena

Tre sono anche i lungometraggi presentati in anteprima (e distribuiti poi nelle sale italiane proprio da Kitchenfilm): è un cinema fatto di corpi il documentario The Brink of Dreams (2024) di Nada Riyadh e Ayman El Amir - premiato con L’oeil d’or al 77º Festival di Cannes e con il premio speciale della giuria al 42° Torino Film Festival -, su un gruppo di giovani donne e ragazze che, in un remoto villaggio nel sud dell’Egitto, fondano una compagnia di teatro di strada, scegliendo così di ribellarsi a un sistema di convenzioni opprimenti attraverso l’arte performativa; i due registi seguono questa compagnia tutta la femminile per quattro anni, registrando i momenti cruciali della vita delle protagoniste.

Valentin Novopolskij
Oleg (2019) Valentin Novopolskij

Gli altri due film, entrambi di fiction, ragionano poi sulle convivenze: Oleg (2019) di Juris Kursietis narra di un giovane macellaio lettone che lascia il suo paese d’origine per trasferirsi a Bruxelles e cercare fortuna, ma una serie di ostacoli intralcia il suo cammino in un dramma che indaga con humour nero la condizione di solitudine di un uomo in una terra straniera. The Sower (2017) è invece l’esordio della francese Marine Francen (che ha imparato da grandi maestri, lavorando come aiuto regista per Michael Haneke in Amour e Olivier Assayas in Qualcosa nell’aria) e si concentra sulla storia di una piccola comunità di sole donne nel 1852, in un paesino di montagna tra le Alpi francesi: è il racconto di una “congrega” di donne costretta a imparare a sopravvivere senza la presenza maschile, che è stata eliminata.

Pauline Burlet, Alban Lenoir
The Sower (2017) Pauline Burlet, Alban Lenoir

Un altro tema importante dell’edizione 2025 è quello della coppia, soprattutto in senso artistico, declinato attraverso un programma di visioni e incontri: per esempio, i nostri Mariuccia Ciotta & Roberto Silvestri parleranno del lavoro di critici a quattro mani (sono autori di svariati saggi, l’ultimo dei quali Spettri di Clint - L’America del Mito nell’opera di Eastwood, edito da Baldini & Castoldi nel 2023), mentre il duo di filmmaker Giuseppe Gaudino & Isabella Sandri (tra gli autori presi in esame nel volume Controcampo italiano - Cinque registi per immaginare un paese di Daniela Persico, presente al festival) accompagnerà la doppia proiezione dei loro Per amor vostro e Un confine incerto.

Valeria Golino, Adriano Giannini
Per amor vostro (2015) Valeria Golino, Adriano Giannini

Altra ospite d’eccezione è Barbara Bouchet, al centro di un mini omaggio: è prevista la proiezione della commedia L’anatra all’arancia di Luciano Salce e inoltre la presentazione delle prime immagini del nuovo film che la vede protagonista, Finale allegro di Emanuela Piovano, più un dialogo insieme alla sceneggiatrice e scrittrice Cristina Borsatti. A proposito di omaggi, segnaliamo quello dedicato a Diana Karenne, diva del muto italiano: sarà l’occasione per scoprire i restauri, curati dalla Cineteca di Milano, di Redenzione (1920) - diretto da Carmine Gallone e con Karenne nei panni di Maria Maddalena - e un episodio della serie Il filare n. 13, in cui l’attrice compare in un cameo; a impreziosire il focus l’incontro con la scrittrice Melania G. Mazzucco, autrice del libro Silenzio - Le sette vite di Diana Karenne, uscito per Einaudi lo scorso anno. Ancora, un approfondimento sulla Golden Age del cinema d’animazione americano, ponendo l’accento sui personaggi femminili, a cura del giornalista e saggista Luca Raffaelli e del collezionista Lorenzo Puliti, e un appuntamento pensato per gli studenti delle scuole, che potranno vedere il doc di Giovanna Gagliardo Il mestiere di vivere su Cesare Pavese.


Il programma completo e tutte le info sul sito cinekit.it/c-movie/.

Autore

Giulia Bona

Giulia Bona è nata a Voghera e ha studiato a Milano, dove si è laureata in Lettere moderne e Studi cinematografici con una tesi su Agnès Varda e il riciclaggio creativo. Riempiva quaderni di storie e pensieri, dava inchiostro alla sua penna sul giornalino della scuola, ora scrive per Film Tv. Ama leggere, i sentieri di montagna, la focaccia e sorride quando vede un cane.