Visto che i diretti interessati ce lo ricordano con garbo a ogni occasione buona, è difficile scordarsi che la Toscana e in particolare Firenze sono la culla della cultura italiana. Grazie al fatto che si sono presi per tempo e sono partiti per primi, oggi a Firenze c’è talmente tanta cultura che, a un certo punto, le associazioni cittadine e le istituzioni, anche a livello provinciale e regionale, hanno pensato fosse il caso di organizzare e incanalare in maniera più razionale tutto questo flusso di idee, proposte e iniziative. Molte città italiane, per fare un esempio pratico, ospitano rassegne cinematografiche; alcune, ma non tutte, hanno la fortuna e la bravura di organizzare veri e propri festival dal respiro più o meno ampio; a Firenze, nel 2007, si tenevano ogni anno la bellezza di cinque festival cinematografici internazionali. È allora che, con il coordinamento della Mediateca regionale Toscana, nasce la 50 Giorni di Cinema a Firenze, un’egida che raccoglie le singole manifestazioni sotto un unico ombrello organizzativo contenuto nello stesso periodo dell’anno, trasformando l’autunno fiorentino in una festa del cinema lunga quasi due mesi.

Non solo dal 2007 a oggi sono state organizzate dodici edizioni di una manifestazione così impegnativa e ricca di offerta, ma dal 2023 in avanti i festival ospitati sono diventati ben nove, quasi il doppio rispetto ai cinque con cui si era partiti. Un progetto culturale grande e ambizioso che si confà alla perfezione con la città della cupola del Brunelleschi. E che ha, come chiave di volta, la storica pietra miliare del Festival dei Popoli, il più antico festival internazionale di cinema documentario in Europa e una delle più importanti manifestazioni a tema in Italia. Quest’anno, la sua sessantaduesima edizione si terrà dal 3 al 9 novembre e ospiterà concorsi internazionali e nazionali, omaggi e retrospettive, masterclass, dibattiti, focus tematici, workshop speciali e programmi per il pubblico più giovane, oltre a iniziative per nuovi talenti realizzate nell’ambito di Doc at Work. Sempre con in mente l’obiettivo, postulato sin dalla prima edizione nel 1959, di utilizzare la potenza del mezzo cinematografico per sviluppare la conoscenza tra popoli e culture.

È difficile da immaginare, ma un appuntamento fondamentale come il Festival dei Popoli è solo il quinto festival, in ordine temporale, nel cartellone 2025 della kermesse fiorentina. Le danze, infatti, apriranno fin dal 7 ottobre con la sedicesima edizione del Middle East Now (fino al 12/10), che con una forte attenzione sull’attualità va alla ricerca dei film più vibranti provenienti dalle culture dei paesi mediorientali; proseguiranno dal 15 al 19 ottobre con il FánHuā Chinese Film Festival, finestra sulla Cina contemporanea più autentica, nell’ambito del quale le proiezioni saranno arricchite da incontri con diversi ospiti, eventi e iniziative collaterali; si soffermeranno sulla quarantaseiesima edizione del Festival di Cinema e Donne, che dal 22 al 26 ottobre racconterà il mondo filtrato dallo sguardo di alcune delle più talentuose registe contemporanee, spesso alla loro prima esperienza dietro la macchina da presa; e viaggeranno idealmente verso a Parigi con il tradizionale France Odeon - Festival del Cinema Francese, che dal 29 ottobre al 2 novembre presenterà il meglio della settima arte transalpina.

La maggior parte delle proiezioni programmate per la 50 Giorni di Cinema a Firenze saranno ospitate dal cinema La Compagnia, fulcro organizzativo e geografico della rassegna. Per qualsiasi ulteriore informazione sul vastissimo programma completo della kermesse, sui luoghi di tutti i festival coinvolti, sui titoli in cartellone, sui numerosi eventi collaterali, sulle modalità di abbonamento e sugli orari precisi, rimandiamo al puntuale sito della manifestazione www.50giornidicinema.it.
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