«Il cinema che si presenta all’appuntamento con la Storia per la 78ª edizione del festival è un cinema che se da un lato non allontana lo sguardo dal reale, dall’altro esplora le forme ancora possibili dell’immagine senza dimenticare di sorridere delle assurdità delle nostre vite. Un cinema che gioca, che rischia, sogna e provoca». Con queste parole il direttore artistico Giona A. Nazzaro (che intervistiamo su Film Tv n. 31/2025, all’interno di un ampio speciale) presenta il 78º Festival di Locarno, dal 6 al 16 agosto, che promette di «riconquistare il mondo un film alla volta».

Inga Ibsdotter Lilleaas, Elle Fanning
Sentimental Value (2025) Inga Ibsdotter Lilleaas, Elle Fanning

E dunque la manifestazione svizzera anche quest’anno si pone come osservatorio sul cinema contemporaneo, per sondarne le forme, gli stili, le tendenze, le tematiche attraverso 11 sezioni. A partire da quella che «è l’anima di Locarno», Piazza Grande, dove vedremo la Palma d’oro 2025 Un simple accident di Jafar Panahi, il nuovo dramma di Joachim Trier Sentimental Value, l’italiano Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, il body horror Together di Michael Shanks; e ancora il giallo tra la neve The Dead of Winter di Brian Kirk con protagonista Emma Thompson, vincitrice del Leopard Club Award, il poliziesco hongkonghese del 1985 Police Story di Jackie Chan, che riceve il Pardo alla carriera, il capolavoro di Stanley Kubrick Shining, in occasione del Vision Award assegnato alla costumista Milena Canonero, collaboratrice di Kubrick, Wes Anderson, Francis Ford Coppola, di cui verrà proiettato Megalopolis (alla grande artista del cinema italiano è dedicata la puntata #190 della newsletter Singolare, femminile).

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Dracula (2025) scena

Nel Concorso internazionale 18 titoli provenienti da tutto il mondo: dall’atteso Dracula di Radu Jude (che «decostruisce il mito di Dracula») a Mektoub, My Love: Canto Due del controverso regista Abdellatif Kechiche, dal terzo lungo del georgiano Alexandre Koberidze, il road movie Dry Leaf, all’unico italiano a gareggiare per il Pardo d’oro Le bambine della Valentina Bertani di La timidezza delle chiome, che firma qui la regia insieme alla sorella Nicole (le abbiamo intervistate su Film Tv n. 31/2025); poi i bambini che osservano le incertezze del mondo in Mare’s Nest di Ben Rivers, le relazioni post-pandemia nel Giappone di Yakushima’s Illusion di Naomi Kawase, l’affresco dell’Alentejo portoghese in As estações di Maureen Fazendeiro, la memoria e la perdita in With Hasan in Gaza di Kamal Aljafari.

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The Seasons (2025) scena

La sezione Cineasti del presente propone opere prime e seconde per scoprire gli autori del cinema di domani (dall’Italia l’esordio Gioia mia di Margherita Stampinato), mentre i Pardi di domani racchiudono corti e mediometraggi e formano un «terreno di ricerca espressiva e poetica in formati innovativi» (tra i titoli, Su cane est su miu di Salvatore Mereu). Uno sguardo al passato con Histoire(s) du Cinéma, spazio dedicato a film sul cinema, saggi documentaristici, restauri, come quelli di Reazione a catena di Mario Bava, Anno uno di Roberto Rossellini, I cannibali di Liliana Cavani.

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Made in England: I film di Powell e Pressburger (2024) scena

La retrospettiva di quest’anno è invece dedicata al cinema britannico postbellico: con il titolo Great Expectations: British Postwar Cinema 1945-1960, presenta 45 film, da quelli firmati dai grandi registi come David Lean (The Passionate Friend), Carol Reed (The Fallen Idol, Odd Man Out), Powell & Pressburger (I Known Where I’m Going!) fino a opere di autori meno noti del periodo come Seth Holt e Lance Comfort. Arricchiscono il programma i film presentati Fuori concorso (Bobò - La voce del silenziodi Pippo Delbono, Silencio di Eduardo Casanova), la sezione non competitiva Open Doors Screening, dedicata a lunghi e corti del cinema africano, Locarno Kids Screenings per gli spettatori più piccoli. Tutte le informazioni sul sito ufficiale Locarnofestival.ch.

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Silence (2025) scena

Autore

Giulia Bona

Giulia Bona è nata a Voghera e ha studiato a Milano, dove si è laureata in Lettere moderne e Studi cinematografici con una tesi su Agnès Varda e il riciclaggio creativo. Riempiva quaderni di storie e pensieri, dava inchiostro alla sua penna sul giornalino della scuola, ora scrive per Film Tv. Ama leggere, i sentieri di montagna, la focaccia e sorride quando vede un cane.