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In Serie (49) : “YellowStone” (stag. 1), of Horses and Women (ep. 1-4) : “È stata un'ottima cosa preparare un focolare!”.
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...era come se fossimo tornati tutti e due indietro nel tempo, io ero a cavallo e attraversavo le montagne di notte. Attraversavo un passo in mezzo alle montagne. Faceva freddo e a terra c’era la neve, lui mi superava col suo cavallo e andava avanti. Senza dire una parola. Continuava a cavalcare, era avvolto in una coperta e teneva la testa bassa, e quando mi passava davanti mi accorgevo che aveva in mano una fiaccola ricavata da un corno, come usava ai vecchi tempi, e io vedevo il corno alla luce della fiamma. Era del colore della luna. E nel sogno sapevo che stava andando avanti per accendere un fuoco da qualche parte in mezzo a tutto quel buio e a quel freddo, e che quando ci sarei arrivato l’avrei trovato ad aspettarmi. E poi mi sono svegliato.     
Cormac McCarthy“No Country for Old Men” – 2005 (Einaudi, 2006 – trad. di Martina Testa)

Pentalogia della Frontiera di Taylor Sheridan:     
- “Sicario” [ * * * ¾ ] di Denis Villeneuve (2015)
- “Hell or High Water” [ * * * ¾ ] di David Mackenzie (2016)
- “Wind River” [ * * * ¾ ] di Taylor Sheridan (2017)
- “Soldado” [---] di Stefano Sollima (2018)
- "YellowStone" [ * * * * ] di Taylor Sheridan (2018)

“Le città sono il tramonto della civiltà, monumenti ad un paesaggio stremato. Gli uomini...sono nomadi per natura. Quello che senti è...l'istinto. Il desiderio di una nuova terra. È intrecciato nel tuo DNA. Ecco perché la nostra specie è sopravvissuta mentre molte altre hanno fallito. Quel...formicolio...è la sensazione di toccare il tuo destino.”
Una via di mezzo tra Don Draper e James Delos a un Gonzo Qualsiasi.
Poi, il fianco di una montagna esplode.

 

    
YellowStone”, ovvero: di cavalli (anche stalloni selvaggi, ancora: “the Misfits”, “Junior Bonner”, “the GodFather”, “All the Pretty Horses”, “Luck”), di cowboy (una via di mezzo tra picciotti/mafiosi e piedipiatti/poliziotti, gangster/fuorilegge e sceriffi/giudici, pistoleri e mandriani, proprietari terrieri capitalisti e hobo, soldatini e astronauti), di indiani (amerindi + boss del gioco d'azzardo) e dinosauri.

- Secondo te un giorno un esploratore troverà le nostre ossa e si chiederà cosa sia successo?
- Tate, io credo che dopo di noi...non ci sarà più niente da esplorare.

E donne (“Duel in the Sun”, “the Furies”, “Johnny Guitar”, “C'era una volta il West”, “True Grit”, “Heaven's Gate”, “Unforgiven”, “DeadWood”, “Meek's CutOff”, “the Hateful Eight”, e ancora, meno incisivamente (vuoi per minutaggio vuoi per il valore del film) ma ultimamente: “Bad Girls”, “Open Range”, “Cold Mountain”, “Appaloosa”, “the HomesMan”, “Jane Got a Gun”, “SweetWater”), certo.

- Mio nonno era solito dire che quando sua moglie morì...uccise l'intera famiglia. C'è una cosa da dire, signore. Che...lei la sua l'ha tenuta insieme.
- Hmpf… Ha ucciso anche la mia. Solo che ci sta mettendo di più a morire.

YellowStone”, creata da Taylor Sheridan e John Linson (figlio d'...Art, regista, sceneggiatore e produttore: “Where the Buffalo Roam”, “Melvin and Howard”, “the Untouchables”, “Casualties of War”, “Dick Tracy”, “Heat”, “Fight Club”, “Spartan”, “Lords of DogTown”, “the Black Dahlia”, “InTo the Wild”, “the RunAways”, “the Comedian”), si dipana lungo la prima stagione per 8 episodi della durata variabile i cui estremi viaggiano dall'ora e mezza ai tre quarti d'ora, tutti scritti e diretti da Taylor Sheridan (“Sons of Anarchy”), alcuni con la collaborazione di John Linson (“Sons of Anarchy”) in fase di sceneggiatura.

“Il marchio non è qualcosa che ti meriti [per il passato]...

...ma qualcosa di cui essere all'altezza [in futuro].”

Gli interpreti principali compongono un cast grandioso e sono Kevin Costner (l'ottimo “Dance with Wolves”, il buon “the Postman” e il magnifico “Open Range”) - anche produttore esecutivo con Art Linson -, Kelly Reilly (“Eden Lake”, “Calvary”, “True Detective”, “Britannia”), Danny Huston (“Birth”, “Children of Men”, “the Congress”), Gil Birmingham (“Hell or High Water”, “Wind River”), Luke Grimes, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille Chow (“Wind River”), Jefferson White, Dave Annable, Jill Hennessy, Gretchen Mol, Luke Peckinpah, Ian Bohen, Tokala Black Elk… Utah e Montana interpretano Montana e Wyoming.

- Continua per questa strada, li libereremo nel terreno di pascolo.
- Sono parecchi: si sparpaglieranno ovunque e scapperanno.
- Si, beh...a questo servono i cowboy.

Fotografia di Ben Richardson (“Beasts of the Southern Wild”, “Wind River”, “1922”, “the Chi”), montaggio di Evan Ahlgren, Gary D. Roach (“Prisoners”, “In Dubious Battle”, “Wind River”) e Chad Galster, musiche del modesto Brian Tyler, che qui si limita a un sottofondo partecipe, mentre un'eterogenea scelta di canzoni country, folk, rock, pop si contende il diritto a coro greco col vento tra l'erba e gli alberi, lo sfrociante nitrire dei cavalli e il silenzio delle praterie.

- Ho calcolato che servirebbero circa 14 miliardi di dollari per comprare tutto.
- “Tutto” cosa?
- La valle. E per prima cosa comprerò il tuo ranch. Subito dopo la tua morte. Quando i tuoi figli non potranno permettersi le tasse di successione. E poi farò sparire ogni recinzione, e ogni traccia dell'esistenza della tua famiglia. Sarà estirpata dalla proprietà. Avrà l'aspetto di una volta. Quando era nostra. Vi cancellerò dal futuro. E poi farò lo stesso con il ranch successivo. E con quello che verrà dopo. E non c'è nulla che tu possa fare per fermarmi. Vedi, io sono l'opposto del progresso, John. Io sono il passato, che viene a regolare i conti.
- No. Sei un ladro. E andrai in prigione, dove il passato regola i conti con tutti.

 

    
Ep. 1-4 ("DayBreak", "Kill the Messenger", "No Good Horses", "the Long Black Train"). Ep. 5-7: qui. Ep. 8-9: qui

La donna mezza ubriaca di colpo apre la portiera e sembra stia per vomitare: eccola che scende dall'auto parcheggiata di fronte al banchetto dei lupi, il pelo grigio acciaio dei ringhianti grugni ferini impregnati di sangue è rosso striato e gocciolante, e invece di chinarsi in avanti nella mimesi di un'emesi inizia a correre verso il carnaio, urlando contro le fiere masticanti le carcasse sino a farle scappare.

- “Mi mancherai, ragazzo.”
- “Dov'è che vai?”
- “Da nessuna parte, ma...tu crescerai, e io invecchierò. Sarò vecchio e raggrinzito, fermo in un angolo a raccontarti storie che non vorrai sentire. Ma questa è la vita. È così che va.”
- “Abbiamo comunque il presente.”
- “E quei bastardi non ce lo porteranno via.”
- “Nnnoo! … Cos'è un bastardo?”

La donna non ancora ubriaca in sandali e vestaglia si dirige svelta a passo deciso, sigaretta accesa in bocca, verso l'abbeveratoio dei cavalli pieno d'acqua. In mano tiene un grosso resistore attaccato a una prolunga, l'accappatoio mezzo aperto svolazza davanti e dietro. Il sole picchia s'una falce di culo. La donna getta il resistore incandescente nell'acqua, e si sente un leggerissimo sfrigolio. Poi ritorna sui propri passi. Secondo viaggio: questa volta uscendo di casa passando per la veranda e attraversando il cortile verso l'abbeveratoio adibito a tinozza tiene una magnum di champagne in ogni mano. Passandosi una delle grosse bottiglie tra l'ansa di un gomito e l'incavo di un'ascella, con la mano rimasta libera prende la sigaretta dalle labbra e la getta a terra lontano. Il sole picchia. La donna si slaccia la veste sciogliendone il cordone, per poi lasciarla scivolare sul terreno brullo. Il mondo è un posto terribile. E bellissimo.   

* * * * ¼ (½)  

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