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Specchio per le allodole

Regia di Andrew V. McLaglen vedi scheda film

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La recensione su Specchio per le allodole

di medusatouch
6 stelle

Deludente sequel del ben più noto e decisamente migliore "La croce di ferro"(1977) di S.Peckinpah,nonostante un ricco cast  di vecchie glorie,a loro volta circondate da celebri caratteristi tedeschi abbonati ai film di guerra. E' un bellico fiacco,piuttosto verboso con dialoghi banali e,cosa assai grave per il genere,sciatto,poco spettacolare e convenzionale nelle poche scene di battaglia tanto da sembrare un prodotto televisivo.All'epoca fu un clamoroso flop al botteghino,con il pubblico inizialmente attirato dal sontuoso cast che fece, parafrasando il brutto ed involontariamente ironico titolo italiano,da specchietto per allodole... gonze.Tuttavia, a parziale riscatto, gli ultimi venti minuti offrono comunque una discreta suspense.VOTO: 6/10.

Sulla regia di  Andrew V. McLaglen:

Specialista di buoni film d'azione ,tra i quali svetta "I quattro dell'oca selvaggia"(1978) è qui decisamente irriconoscibile per la sciatteria.Ma probabilmente alla cattiva riuscita del film, contribui' anche  un budget piuttosto parsimonioso oltre alla pessima forma di Richard Burton.MEDIOCRE

Su Richard Burton:

A 53 anni,nel ruolo del sergente Steiner che fu ricoperto precedentemente da James Coburn,appare decisamente invecchiato e distratto, a causa dei suoi famigerati vizi alcolici,che lo avrebbero tristemente condotto alla morte  appena cinque anni dopo nell'agosto del 1984.Peccato perchè in "Rappresaglia"(1973) aveva già magistralmente  interpretato un soldato tedesco,nel ruolo del tenente Kappler,storico responsabile dell'eccidio delle fosse ardeatine.Con il regista Mc.Laglen aveva già lavorato l'anno prima in "I quattro dell'oca selvaggia" ,con esiti nettamente migliori, ma se questo film non funziona è sopratutto per colpa sua. Questo fu il suo ultimo film di guerra,genere abbastanza frequentato dal divo gallese,in cui i suoi titoli migliori restano:"I topi del deserto"('53),"Vittoria amara"('57),"IL giorno più lungo"('62) e sopratutto "Dove osano le aquile"('68).Curiosamente,dopo il successo de "La croce di ferro"('77) il ruolo era stato nuovamente affidato a J.Coburn che però declinò.MEDIOCRE

Su Helmut Griem:

A 46 anni nel ruolo del malefico maggiore Stransky ,acerrimo nemico del sergente Steiner,risulta convincente anche se non completamente all'altezza di Maximilian Schell che lo aveva  già interpretato due anni prima.Attore tedesco che agli inizii anni '70, partecipò ad una serie di film di successo come "La caduta degli dei"('69),"Cabaret"('72),"Ludwig"('72),"IL deserto dei tartari"('76) e il "Viaggio dei dannati"('76) che potevano far presagire una carriera sfolgorante,che invece già a partire dagli anni '80 si ridimensionò alla tv tedesca,fino alla sua morte giunta nel 2004 a 72 anni.Nel bellico fu anche protagonista del buon,ma poco noto,"Uomini e filo spinato"('70).Nel complesso anche se il ruolo doveva essere ripreso da M.Schell,che però purtroppo rifiutò, H.Griem risulta un buon sostituto.BUONO

Su Robert Mitchum:

A 61 anni,è già incartapecorito e con la carriera ormai in declino ma a differenza del protagonista R.Burton,s'impegna parecchio risultando ancora carismatico sia pure in un ruolo di secondo piano.Nella sua lunga e luminosa carriera ha girato una quindicina di film di guerra tra cui vanno ricordati "IL giorno più lungo"('62),"Lo sbarco di Anzio"('68) e "La battaglia di Midway('76), mentre per la Tv la fiction "Venti di guerra"('83) ed il suo sequel "Ricordi di guerra"('88).SUFFICIENTE

Su Klaus Lowitsch:

A 42 anni è uno dei due (assieme a Veronique Vendell) a riprendere il ruolo originale ,anche qui di secondo piano,cavandosela ancora dignitosamente.Attore tedesco che ha avuto una carriera perlopiù televisiva,specie nel ruolo dell'investigatore privato "Peter Strohm"(1989-1996),ma che ha anche  girato un pugno di film di R.W.Fassbinder, tra cui "Despair"(78) ed "IL matrimonio di Maria Braun"('79).Per il cinema ha talvolta interpretato ruoli da cattivo in noti thriller spionistici come "Dossier Odessa"('74), "Operazione Rosebud"('75) e "Firefox-Volpe di fuoco"('82).Scomparso nel 2002 a 66 anni per un cancro al pancreas.SUFFICIENTE

Su Michael Parks:

A 38 anni nel piccolo ruolo del sergente americano Anderson,risulta senza infamia e senza lode.Prima di divenire un' attore feticcio di Q.Tarantino e dopo tante partecipazioni televisive,sali' alla ribalta interpretando Adamo nel kolossal "La Bibbia"('66)di John Huston,per poi incredibilmente tornare nell'anonimato televisivo per un decennio.Fu proprio A.V.Mclaglen a riscoprirlo,dirigendolo nel western "Gli ultimi giganti"('76) e nell'action "Attacco:piattaforma Jennifer"('79), prima di questo "Specchio per le allodole",per poi ripiombare nel limbo televisivo per un' altro decennio circa.Finalmente Q.Tarantino, si ricordò di lui e lo volle per l'horror "Dal tramonto all'alba"('96),nel ruolo di uno sceriffo,che in seguito ricopri' anche  in "Kill Bill volume 1"(2003) e nel sequel dell'anno dopo,fino al recente western "Django Unchained"(2012) sempre con Tarantino.Va segnalata  anche la sua partecipazione al film vincitore dell'Oscar "Argo"(2012).In Italia girò anche il thriller "Nightmare Beach-la spiaggia del terrore"('89)di U.Lenzi e, assieme al figlio James Parks,il poco noto spionistico "The listening-In ascolto"(2006)di G.Martelli.SUFFICIENTE

Su Curd Jurgens:   

A 63 anni,nel ruolo del generale Hoffman,pur avendo poco spazio risulta nettamente il migliore del cast,cosa che gli riesce facilmente essendo una vera e propria icona del genere bellico,in cui può vantare una dozzina di film dove interpreta sempre un alto ufficiale aristocratico dell'esercito tedesco,a partire da "IL generale del diavolo"('55), passando per altri famosi titoli come "Vittoria amara"('57),"Duello nell'Atlantico"('57),"IL giorno più lungo"('62),"I lunghi giorni delle aquile"('69) ecc. che lo intrappolarono in un clichè a lui congeniale ,per via del suo aspetto imponente(1.93c.m.) e per la sua burbera ed elegante aria da nobile ma,ironia della sorte,nella vita reale era stato imprigionato proprio dai nazisti(!!) in un capo di concentramento per le sue opinioni contrarie quando,nel 1944,prima ancora di divenire un'attore professionista,scriveva come giornalista. Nella sua altalenante carriera figurano anche altri tipi di film, con cui cerco' invano di affrancarsi dal suo abituale stereotipo,con commedie come "Piace a troppi"('56),di R.Vadim,"La tentazione del signor Smith"('58) di B.Edwards,"Pazzi borghesi"('76)di C.Chabrol,oppure avventurosi come "La locanda della sesta felicità"('58),"IL trionfo di Michele Strogoff"('61),"Lord Jim"('65)di R.Brooks,ma anche un paio d'interessanti e sfortunati horror come "La macchia della morte"('71) e "The Vault of Horror"('73) e persino pellicole di serie "B",spesso italiane,tra cui le più bizzarri sono "Cagliostro"('75) e "Povero Cristo"('76) quest'ultimo addirittura con protagonista Mino Reitano(!!).Ma il pubblico lo aveva ormai marchiato ed infatti uno dei suoi ruoli di maggior successo è quello del paranoico armatore che intende dominare il mondo in "Agente 007-La spia che mi amava"('77),chiaramente ispirato ai suoi abituali ruoli da nazista.Nel 1933,all'età di 18 anni,rischiò la pelle in un'incidente stradale che lo renderà sterile per tutta la vita,che giunse al termine per un'infarto nel giugno del 1982 a soli 66 anni a Vienna.OTTIMO

su Rod Steiger:

A 53 anni,nel ruolo del generale americano Webster è stranamente misurato,quasi dimesso,e molto meno istrionico del suo solito, ma purtoppo compare solo in un paio di banali dialoghi con R.Mitchum.Stranamente ha frequentato di rado il genere bellico con pochissimi film,ma lasciandovi comunque il segno interpretando per ben due volte Benito Mussolini in "Mussolini,ultimo atto"('74)di C.Lizzani e nello sfortunato "IL leone del deserto"('81),partecipò anche al celebre "IL giorno più lungo"('62).SUFFICIENTE

su Véronique Vendell:

A 36 anni è l'unica,assieme a Klaus Lowitsch, a tornare nel ruolo che già ebbe nel precedente "La croce di ferro"('77),ma qui ha ancora meno spazio,usato solo per una fugace scena d'amore con R.Burton.Attrice francese,molto attiva in Italia  nei '60 e '70, spesso interprete di prostitute per via del suo avvenente fisico da "bomba-sexy",in film di successo come "Becket e il suo re"('64),sempre con R.Burton protagonista,"IL commissario Pepe"('69) e "Per grazia ricevuta"('71).Vista anche nell'atipico giallo bellico "La notte dei generali"('67) di A.Litvak e nel fantasy "Barbarella"('68) di R.Vadim.Curiosamente questo "Specchio..." fu il suo ultimo film ritirandosi con una trentina di pellicole all'attivo.SUFFICIENTE

su Gunter Meisner:

Ovviamente non poteva mancare uno dei caratteristi più presenti nei film sui nazisti,con una dozzina di titoli,e che meglio ha incarnato,per via del suo viscido aspetto,il sadismo e la proverbiale crudeltà dei membri delle S.S. a partire da "I sicari di Hitler"('59) e proseguendo poi con titoli come "Parigi brucia?"('66),"IL ponte di Remagen"('69),"La quinta offensiva"('73) e arrivando persino ad impersonare,con una impressionante somiglianza, Adolf Hitler per ben tre volte(un vero record!),una volta per il cinema in "L'asso degli assi"('82) e due per la Tv con le fiction: "Winston Churchill:The wilderness years"('81) e la più celebre "Venti di guerra"('83).Nazista anche in famosi thriller spionistici come "Quiller Memorandum"('66),"Funerale a Berlino"('66), o "Dossier Odessa"('74).Ma incredibilmente, cosi' come accadde  per Curd Jurgens ,anch'egli fu realmente  internato in un campo di concentramento proprio dai nazisti(!!) durante la guerra.Curiosa la sua partecipazione a due film di genere fantastico come "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato"('71) e "Cosi' lontano,cosi' vicino!"('93)di W.Wenders.Scomparirà nel 1994,all'età di 68 anni,a causa di un'infarto mentre stava girando a Berlino, per la Tv tedesca,un'episodio della famosa serie poliziesca "Tatort".Qui,in "Specchio per..",a 52 anni ha però un breve cameo,anche se importante,svolto con la consueta professionalità.BUONO

su Werner Pochath:

A 39 anni risulta convincente come soldato tedesco,anche se solo in una particina.Caratterista austriaco assai attivo nel cinema nostrano, spesso interpretando cattivi nevrotici dall'aspetto viscido ed ambiguo,in film di vario genere(da alcuni spaghetti western al thriller e all'action)ma quasi sempre scadenti  e di serie "B",con rarissime eccezioni come "IL Gatto a nove code"('71) di D.Argento,l'erotico "Kleihnoff Hotel"('76)di C.Lizzani o,nel suo ruolo più noto,l'avventuroso"Piedone l'africano"('78).

Cattivissimo anche in un paio di buoni thriller d'azione come "Gli uomini falco"('76) e "Target-Scuola omicidi"('85)di A.Penn.Ha invece assai di rado frequentato il genere bellico,a parte questo,lo ricordiamo soltanto nel misconosciuto "Tempi di guerra"('87) di U.Lenzi e per la Tv nella nota fiction "Ricordi di guerra"('88) di D.Curtis.Conta anche alcune partecipazioni a vari telefilm poliziechi di successo da "L'ispettore Derrick" a "Tatort" fino al "IL commissario Koster".Prematuratamente scomparso, a soli 53 anni,nel 1993 a causa dell'Aids.BUONO

su Joachim Hansen:

A 48 anni compare  nel breve ruolo del capitano Kister.Altro attore tedesco che ha spesso ricoperto ruoli da nazista,in una decina di film, a partire da "L'avamposto degli Stukas"('57), passando per i più noti "Parigi brucia?"('66),"IL ponte di Remagen"('69) o "La notte dell'aquila"('76), e per la Tv la celebre fiction "Venti di guerra"('83) ed il suo sequel "Ricordi di guerra"('88).Scomparso a 77 anni nel 2007 per un' emorragia cerebrale. SUFFICIENTE

su Horst Janson:

A 43 anni, nel breve ruolo del capitano Berger.Caratterista tedesco,perlopiù televisivo,che ha partecipato,ma sempre in piccoli ruoli, ad un poker di noti film di guerra, a partire da "Uomini e filo spinato"('70) per proseguire con "L'uomo che venne dal Nord"('71),e "Ci rivedremo all'inferno"('76).In italia girò anche un paio di spaghetti-western come "Viva la muerte... tua!"('71) e "La vita,a volte,è molto dura,vero Provvidenza?"('72).Ma l'unica pellicola in cui recitò da protagonista fu il misconosciuto horror,prodotto dalla britannica Hammer,"Capitan Kronos-Cacciatore di vampiri"('74).SUFFICIENTE

Sulla colonna sonora:

Insignificanti musiche di Peter Thomas, prolifico compositore tedesco di numerosi thriller-gialli perlopiù diretti dallo specialista Alfred Vohrer,i cui titoli più noti sono "La porta dalle 7 chiavi"('63),"IL laccio rosso"('63) e "IL teschio di Londra"('68).Curiosamente compose anche la colonna sonora de "IL furore della Cina colpisce ancora"('71) per il mercato europeo.

Negli anni '70 e '80, scrisse  anche le musiche per alcuni episodi di telefilm di successo come "L'ispettore Derrick" e "IL commissario Koster".PESSIMA

Cosa cambierei:

1)Più scene spettacolari, 2)Un cattivo più carismatico al posto del pur bravo H.Griem,ad es. con il ritorno di Maximilian Schell,oppure Klaus Kinski,3)Piu' spazio per Curd Jurgens,4)Un compositore migliore di Peter Thomas, ad es. Roy Budd che aveva già brillantemente lavorato con A.V.Mclaglen  ne "I quattro dell'oca selvaggia"('78) e ne "L'oca selvaggia colpisce ancora"('80),oppure affidare nuovamente l'incarico a Ernest Gold,autore dell' originale "La croce di ferro"('77),od anche rivolgersi a nomi più esperti nel genere bellico come Lalo Schifrin ("Duello nel Pacifico" '68, "I guerrieri" '70, "La notte dell'aquila" '76), Elmer Bernstein ("Uomini in guerra" '57, "La grande fuga" '63, "IL ponte di Remagen" '69), Ron Goodwin ("Operazione Crossbow" '65, "Dove osano le aquile" '68, "Forza 10 da Navarone" '78), Malcolm Arnold ("IL ponte sul fiume Kwai" '57, "Dunkerque" '58, "Gli eroi di Telemark" '65), John Williams (" La tua pelle o la mia" '65, "La battaglia di Midway" '76, "Salvate il soldato Ryan" '98), Jerry Goldsmith ("IL colonnello Von Ryan" '65, "I morituri" '65,"Tora!Tora!Tora!" '70),5)Avrei messo un titolo più logico come "La croce di ferro II "Invece del brutto titolo italiano, oppure un più banale,ma suggestivo,"La resa delle aquile".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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