Regia di Osvaldo Civirani vedi scheda film
Scritto dal regista, Roberto Gianviti e Maria Del Carmen Martinez Roman, Operazione poker è l'ennesimo tentativo all'italiana (o italo-spagnola, per meglio dire, vista la produzione) di ripercorrere le gesta di James Bond con quattro soldi, puntando tutto sull'azione, sui buoni sentimenti, sull'intrigo fantascientifico. Con tanto di bella donna facile conquista dell'eroico agente segreto, di armi all'avanguardia (qui al centro della storia c'è un congegno che permette la visione a raggi X), di cattivi presuntuosi con smanie di dominio del pianeta. Civirani veniva dalla fotografia di scena e si era piazzato da pochi anni dietro la macchina da presa; per dirigere lavoretti di simile scarno stampo (non andò mai oltre il 'genere' nei circa quindici anni di carriera registica) non servono comunque grandi doti. Il budget striminzito gli concede un paio di nomi di secondo piano (Roger Browne ed Helga Linè), mentre il resto del cast, opportunamente suddiviso fra interpreti nostrani e iberici, è pressochè del tutto anonimo. Piero Umiliani licenzia una colonna sonora non fra le sue migliori, ma perfettamente in tema con il lavoro (e persino con le sue carenze di originalità, verrebbe da dire). Nonostante gli sbadigli, dovuti anche alla smodata lunghezza del lavoro (quasi due ore), Civirani dimostrerà di essersi trovato a suo agio, tanto che immediatamente girerà un'altra pellicola di azione, L'affare Beckett. 2,5/10.
Uno scienziato scopritore di un potentissimo congegno visivo a raggi X scompare; un agente segreto lo rintraccia seguendo le tracce di un 'fortunatissimo' giocatore d'azzardo.
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