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L'ha fatto una signora

Regia di Mario Mattòli vedi scheda film

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La recensione su L'ha fatto una signora

di Baliverna
8 stelle

Un proverbio latino sentenzia giustamente: MATER SEMPER CERTA. Ma qui no. Al centro di questa scoppiettante commedia c'è un neonato di madre.... molto incerta.

Questa commedia è uno spasso, nella migliore tradizione della commedia sofisticata, che in quegli anni andava forte in America, ma anche in Italia; oppure in paesi insospettabili, come l'Austria.

I dialoghi sono a mitraglia, spiritosi, ricchi di battute ed allusioni; anzi, le prime spesso consistono nelle seconde. Spesso si ride dei personaggi, delle loro goffe pretese e della loro ipocrisia, ma a volte, indirettamente, anche di certi fenomeni sociali e politici... All'apogeo del fascismo, infatti, viene messo in ridicolo l'amministratore dello stabile, che con il suo ditino alzato è di piglio decisamente di regime.

Tutti i personaggi sono almeno un po' ipocriti, perché vogliono mostrarsi bene agli altri e nascondere le spesso poco nobili situazioni e motivazioni. Essi sono tutti seri, e la comicità scaturisce dalle situazioni buffe in cui si trovano, le quali finiscono per palesare a tutti le piccole miserie personali che si erano sforzati di nascondere. Le risate riportano un po' di verità e fanno scendere molti giù dal loro piccolo piedistallo.... Inutile sottolineare le enormi differenze con la commedia odierna, dove manca completamente l'intelligenza dei dialoghi con le loro arguzie, e gli attori si limitano a fare i buffoni.

Tra gli attori, oltre a diversi noti caratteristi, segnalo la giovane Tina Pica, attrice che avrebbe raggiunto la fama solo da vecchia. Già qui, però, dà prova della sua bravura nel personaggio di comare del popolo, pettegola e ficcanaso.E si può notare anche una ancor più giovane Alida Valli.

In certe scene all'aperto si vede la Roma anni '30 con poche automobili, e sono ormai buone per ricerche topografiche e storiche.

Lo sapevo già, ma questa pellicola mi ha confermato che ogni film diretto da Mario Mattoli, con o senza Totò, merita di essere visto.

Infine, segnalo che il film è stato digitalizzato con risultati sorprendenti: immagine chiara, pulita, a fuoco e con un buon contrasto. Mancano un paio di mozziconi qua e là – si nota – ma deve trattarsi di qualche fine rullo di pochi secondi, perché l'azione non ne risente.

 

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