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Il sol dell'avvenire

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Regia di Nanni Moretti

Con Mathieu Amalric, Nanni Moretti, Silvio Orlando, Barbora Bobulova, Margherita Buy, Jerzy Stuhr, Benjamin Stender, Elena Lietti... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (8)

Trama

Giovanni (Nanni Moretti) è un regista sempre meno in sintonia con il mondo che lo circonda. Al momento è impegnato con le riprese di un film ambientato nel 1956, la storia del segretario della sezione del partito comunista di un quartiere romano (Silvio Orlando) che non sa come reagire all'invio dei carri armati sovietici in Ungheria. La produttrice del film è sua moglie Paola (Margherita Buy), che ultimamente sta pensando di lasciarlo anche se Giovanni non ne ha idea. Il regista sta anche scrivendo un altro progetto tratto da un romanzo e allo stesso tempo sogna di girare un film che racconti la storia d'amore quarantennale di una coppia, con molte canzoni italiane a fare da sottofondo.

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Commenti (28) vedi tutti

  • Spazzatura. Poco da aggiungere. Se per i complottismi ogni sciocchezza detta in 5 secondi richiederebbe ore per mostrarne l'infondatezza - e visto l'interlocutore sarebbe solo una perdita di tempo e di energia -, ugualmente questo scarto dell'intelletto richiederebbe altrettanta energia sprecata per mostrare quanto altro non sia che spazzatura.

    commento di Karl78
  • Sono sorpresissimo. Moretti torna a fare il Moretti. Non ci sarà la brillantezza di certi capolavori (d'altronde gli anni passano), ma è un dolce senso di deja-vu. Con un paio di momenti esilaranti (i sabot e il colloquio con Netflix: WTF!!). Non aspettatevi un "Bianca", ma c'è davvero tanto da apprezzare e amare in questo film. Promosso!

    commento di silviodifede
  • Grazie Moretti. La scena finale ci ho visto un pizzico di Fellini.

    commento di TreferT
  • Alla fine della fiera, è un film di Moretti: se il regista piace, non si può non vedere il film e pure volergli anche (un po') bene.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Il Zol dell'A-Venire.

    leggi la recensione completa di mck
  • Moretti sta per fare i conti con la sua "demenza senile"?

    commento di iro
  • Mi sono addormentato. Una lentezza assurda

    commento di iacopo73
  • Un film troppo autocelebrativo...a tratti mi ha creato insofferenza...peccato,sono altre le opere che ho amato del regista.

    commento di ezio
  • "Il sol dell'avvenire" è il film più politico di Nanni Moretti, quello in cui il pubblico non può non riflettersi nel privato e al privato non resta che specchiarsi nel pubblico. Si riprendono i tic, le ideosincrasie, le idee e i personaggi di un intera carriera da regista per riflettere sullo stato di salute del (suo) cinema e del (nostro) paese.

    commento di Peppe Comune
  • Film drammatico, nel senso che mette drammaticamente a nudo la fine intellettuale, registica e soprattutto attoriale di Nanni Moretti, che recita in modo monotono, citando i fasti passati tramite tic, tormentoni ed esternazioni che non hanno alcun legame con la trama, ammiccando al pubblico "di una volta". Ciò che non è ripetitivo è squallido.

    leggi la recensione completa di Souther78
  • Un film nel film, originale e strampalato ma che si lascia guardare. Sufficiente.

    commento di gruvieraz
  • Un Moretti delle origini che vale doppio

    leggi la recensione completa di siro17
  • Una lettera aperta al bambino-narciso di settant'anni, moralista lontano dalla realtà tanto da non accorgersi neppure della crisi profonda che da tempo sta insidiando persino il suo matrimonio. Non mi ha convinta.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Non sono un fan di Nanni Moretti ma il film mi e' piaciuto molto soprattutto per l'umorismo con cui ha trattato molti temi di certo non leggeri, e per le tante storie parallele che lo compongono e gli danno trama (leggere la bellissima recensione di Fulvio Wetzl per i dettagli!)

    commento di LordClam
  • bisogna volergli bene a Moretti per sopportarlo, specialmente nella prima parte dove appare quasi una macchietta di se stesso, ma poi l'ottima recitazione degli altri sembra convincerlo a prendere parte anche lui al film, e arriva qualche momento toccante, assieme ad altri (pochi) divertenti

    commento di carloz5
  • In 95 minuti sciorina tutto il catalogo del morettismo: la passione politica a sinistra e quella cinefila d'autore, le paturnie e nevrosi intellettuali, il moralismo intransigente: pare che l'autore abbia inteso questo film come una summa di tutti i suoi precedenti. Opera nostalgica, forse di chiusura di una lunga fase, senza dubbio ben riuscita.

    leggi la recensione completa di port cros
  • Abbiamo 70 anni (io li ho appena compiuti, lui li compie ad agosto). Ci conosciamo dal 1976, quando mi prestò la Canon super8 muta con cui aveva girato "Io sono un autarchico", gelosamente conservata da Andrea Parlatore, ai tempi assistente di Nanni, per permettermi di concludere il mio super8 di esordio "L'amore è un salto di qualità".

    leggi la recensione completa di FulvioWetzl
  • Un film di NanniMoretti per morettiani. Bellocchio ha nella vicenda di Aldo Moro il suo appuntamento mancato con la storia. Da oggi Nanni ha il suo.

    commento di mafara
  • Avvio rigido e sgraziato che rischia di allontanare lo spettatore troppo presto da un film che, invece, via via trova scorrevolezza e alcuni momenti di genialità, sul solco del miglior Moretti. Il 'leone di 'Monteverde' torna all'antico con autocitazioni e omaggi a Fellini e Avati. Cinema nel cinema, anche se Nanni non ha la spontaneità d'un tempo

    commento di gerkota
  • Giovanni che fa film ogni cinque anni e guarda Lola come rito scaramantico vuole gli elefanti in scena l'effige di Trotsky in corteo e non sa che farsene dei 190 paesi di Netflix : Nanni Moretti è tornato con un Capolavoro.

    leggi la recensione completa di luabusivo
  • Moretti torna a dirigere un film 'morettiano'. Autocitazionista ma non autoreferenziale, lo riscopriamo cronista severo del presente italiano ed internazionale con i personalismi che gli ricordiamo. Fino alla catarsi finale.

    leggi la recensione completa di starbook
  • In arte l' etica conta più della estetica ? Che idea...

    leggi la recensione completa di laszlo
  • Film proveniente dal Pleistocene. Un dinosauro che narra nello stesso modo di 40 anni fa assemblando immagini ad capocchiam e scimmiottando Sorrentino e Fellini

    commento di Micliuz
  • Autocelebrazione e poco altro.

    leggi la recensione completa di marcelloantonelli1962
  • Ci son libri, film, trasmissioni radio.televisive legate a filo doppio una particolare stagione. Il tentativo di riproporle a distanza di tempo denota o una mancanza di nuove idee e a un tempo una stanca nostalgia di un mondo che non c'è più. Il divertimento, la satira i motteggi al di fuori del contesto nel quale sono nati appaiono solo tristi

    commento di gianfry43
  • Moretti sul Moretti privato e professionale. Un riflessivo e ironico film sull’invecchiare, sul Tempo perduto, e sulla difficoltà ad adattarsi al mondo che cambia veloce. Da un passato che lascia delusioni e cadute di certezze, a un presente confuso e caotico, il regista/sceneggiatore prova a reagire alle sconfitte e si apre fiducioso all’avvenire.

    commento di Antonio_Montefalcone
  • Sulle orme di Fellini, Allen e Truffaut, il bellissimo ultimo film di Nanni Moretti.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Poetico, teorico e delizioso. Tutto ciò che c’è di meraviglioso nel cinema di Nanni Moretti

    leggi la recensione completa di Leman
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Recensioni

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Leman di Leman
9 stelle

  In questi 2 anni, pensando al cinema di Nanni Moretti, è sempre stato difficile inquadrare Tre Piani all’interno della sua filmografia. E nonostante abbia sempre apprezzato quel film e molti siano riusciti a trovarci all’interno parte del cinema Morettiano, credo che solo con l’uscita del Sol dell’Avvenire possiamo capire al 100% quella parte della vita… leggi tutto

21 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

alan smithee di alan smithee
5 stelle

AL CINEMA Un regista si affanna a portare a termine le riprese del suo film ambientato nella Roma del 1956, in un quartiere popolare che si accinge ad accogliere un circo ungherese, proprio alla vigilia dell'invasione russa di quel paese. La tensione per il lavoro rende insopportabile il regista e la moglie cerca sostegno psicologico per riuscire a trovare il coraggio di lasciarlo. Ansie,… leggi tutto

5 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

laulilla di laulilla
2 stelle

  Che delusione, caro Nanni: questo film te lo potevi risparmiare: non aggiunge nulla a ciò che tutti noi - che ti amassimo o che non ti amassimo - sapevamo di te, eterno narciso, infante viziato e incapace di crescere.   Purtroppo, invece, questo film toglie molto ai tuoi meriti cinematografici. Nel panorama - non proprio esaltante - del cinema italiano di questl nostri… leggi tutto

9 recensioni negative

2024
2024

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V'ho chiamato magnifici ma, mi raccomando, non montatevi troppo la testa. Che criterio ho adottato per seguire altri utenti di filmtv? Una delle discriminanti, letta una recensione interessante, consiste nello…

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2023
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mm40 di mm40
7 stelle

Giovanni, regista famoso, sta girando un film ambientato nel 1956 nel quale una compagnia circense ungherese in fuga dalla madre patria si rifugia in Italia grazie all'accoglienza offerta da un segretario di sezione comunista. Nel frattempo succede di tutto: Paola, moglie di Giovanni, decide di lasciarlo proprio mentre sta lavorando come produttrice di una pellicola truce diretta da un giovane e…

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Utile per 5 utenti

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tobanis di tobanis
7 stelle

Come già altre volte, Moretti è molto severo verso sé stesso, e molto autoironico. Occhio a qualche spoiler minore. In questo film, ad esempio, è un regista di mezza età e di rara pesantezza. La sua autorevolezza ed esperienza impediscono che il cast lo mandi a quel paese; non ne può più invece la moglie, che lo molla dopo decenni di vita in…

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Dakhno di Dakhno
1 stelle

Grossa delusione. Aspettavo con ansia di vedere l'ultima "fatica" del grande Moretti e invece lo scopro senza idee, che beatifica se stesso, con una sceneggiatura debole e banale (non da lui), piena di scene inutili, senza senso e noiose. Personaggi per nulla approfonditi e, direi, sprecati (Orlando, la Bobulova e, perchè no, Valentina Romani). La sfilata finale dei "suoi amici", poi, non…

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Gangs 87 di Gangs 87
6 stelle

Giovanni è un regista d’altri tempi. Durante le riprese del suo ultimo film, ambientato nel 1956 e che racconta la storia del segretario della sezione del partito comunista di un quartiere romano che non sa come reagire all'invio dei carri armati sovietici in Ungheria, sembra perdere gradualmente il suo rapporto con il mondo che lo circonda fino a mettere a rischio anche il rapporto…

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mck di mck
9 stelle

    “Stràpp!” Le premesse c’erano tutte, sin dai primi momenti dal set del film nel film – nel quale ad un certo punto accadrà che “L’acqua Rosa [Luxemburg, inventata per l’occasione; NdA] è in posizione!”, i titoli dell’Unità vengono redatti perché troppo lunghi e discorsivi…

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stefanocapasso di stefanocapasso
8 stelle

Giovanni è un regista un po' nostalgico, non più al passo coi tempi e per questa ragione il film a cui sta lavorando perde i finanziamenti. Allo stesso tempo sua moglie Paola, da sempre produttrice dei suoi film, ha deciso di lasciarlo non solo nella vita ma anche nel lavoro, per dedicarsi a progetti più “attuali”. Mentre pensa ad un film sull’amore…

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axe di axe
8 stelle

Giovanni è un regista impegnato nella direzione di un film ambientato nella Roma del 1956, il quale racconta delle azioni dei responsabili di una sezione del P.C.I. a seguito dei "fatti d'Ungheria". Lo sceneggiatore immagina che durante l'invasione sovietica, a Roma sia presente un circo ungherese, i cui artisti abbiano preso posizione a fianco degli insorti, sollecitando una risposta dei…

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Utile per 9 utenti

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Mulligan71 di Mulligan71
6 stelle

L'ultimo film di Nanni che ho apprezzato, anche per il momento storico, è stato "Il Caimano", 2006. Eravamo tutti più giovani, Nanni compreso, e l'idea politica di avere ancora una certa sinistra, era ancora viva, seppure agonizzante. Dopodiché la china del Cinema morettiano è calata inesorabilmente: una delusione dopo l'altra. Con grande scetticismo ho approcciato…

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Souther78 di Souther78
3 stelle

Mi ricordo. Mi ricordo. Mi ricordo. C’era, anzi ci fu, un tempo in cui Nanni Moretti, con le sue idiosincrasie (le ciabatte!), le sue fissazioni (ma come parla?!), la sua passione politica, i suoi tormentoni (mi ricordo!), le sue espressioni stralunate, mi entusiasmava. Come dichiarava di se stesso in Sogni d’oro, Nanni era Nanni e come lui non c’era nessuno. Quella fase si…

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Giova85 di Giova85
6 stelle

Recensisco di rientro dal Cinema. L'ultima opera di Moretti mi ha lasciato con sensazioni diverse. Comincio dalla positiva: nella parte centrale del film ha luogo una riflessione dell'Autore sulla violenza e sull'arte profonda e toccante. La sola sequenza a mio giudizio è degna di essere ricordata non solo nel cinema, come arte, ma nella coscienza civica del nostro popolo. In essa…

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chinaski di chinaski
7 stelle

Quando Nanni si stringe il cappio intorno al collo ti viene da chiederti se non sia quello il vero messaggio del film, farla finita una volte per tutte, perché intanto il mondo intorno è cambiato e dei sogni (d’oro) e delle utopie della gioventù poco è rimasto. Nanni comunque resiste, coerente con sé stesso e le sue idee. E allora Il sol…

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