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The Suicide Squad - Missione suicida

Regia di James Gunn vedi scheda film

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La recensione su The Suicide Squad - Missione suicida

di supadany
8 stelle

In ambito cinematografico, una delle lamentale più diffuse degli ultimi anni riguarda il controllo eccessivo esercitato dalle produzioni, che ha portato a un indubbio appiattimento dell’offerta. Di conseguenza, siamo stati inondati da sequel forzati, da film che – con infaticabile costanza - ne replicano fedelmente altri, rispettando formule prestabilite a tavolino per coccolare il pubblico generalista, che decreta regolarmente la distinzione tra successi e flop.

Questa dinamica è ancora più implementata quando parliamo di blockbuster e quindi è quanto mai invasiva negli universi legati ai supereroi, nei quali prevale un discorso su ampia scala, la necessità di non incrinare la continuità, di non correre alcun rischio.

The suicide squad – Missione suicida estirpa alla radice la regola appena enunciata ed è – a oggi – un unicum. Affida anima e corpo a James Gunn, concedendogli la libertà di esprimersi, di porre l’ultima parola senza ripiegare su controproducenti compromessi, di sintetizzare cinema di classe A e Z sotto lo stesso tetto semplicemente attingendo al suo sfaccettato background.

Per fronteggiare la minaccia correlata all’attività – denominata progetto Starfish - di Thinker (Peter CapaldiDoctor Who) , Amanda Waller (Viola DavisLe regole del delitto perfetto) spedisce due squadre di pericolosi criminali, in cerca di uno sconto della pena, sull’isola di Corto Maltese, la prima capitanata dal colonnello Rick Flag (Joel Kinnaman - RoboCop), spalleggiato tra gli altri da Harley Quinn (Margot Robbie - Tonya), Savant (Michael RookerHenry pioggia di sangue) e Blackguard (Pete DavidsonIl Re di Staten Island), la seconda guidata da Bloodsport (Idris ElbaLuther), affiancato da Peacemaker (John Cena12 rounds), Ratcacher 2 (Daniela MelchiorThe black book) e King shark (Sylvester Stallone - Rambo).

Dopo un approdo sanguinoso, i sopravvissuti dei due gruppi si uniranno per attraversare vari ostacoli, fino ad arrivare al cospetto del nemico designato, per poi trovarsi di fronte a qualcosa che va oltre ogni loro possibile immaginazione.

 

David Dastmalchian, John Cena, Idris Elba, Daniela Melchior

The Suicide Squad - Missione suicida (2021): David Dastmalchian, John Cena, Idris Elba, Daniela Melchior

 

Cinque anni dopo il disastroso Suicide squad, torna in azione il medesimo soggetto ma totalmente rivitalizzato, risvoltato come un calzino. Di fatto, un abisso separa la visione cinematografica di James Gunn da quella – da cestinare, salvo rarissime eccezioni - di David Ayer, per estro, gusto complessivo, formazione, l’abilità di caratterizzare ogni singola scena e di ratificare un tono mescolando una considerevole quantità di addendi.

Dunque, il regista di Saint Louis rovista a piene mani nelle sue conoscenze, coagulando la sua esperienza per la Troma con lo scanzonato gioco di squadra di Guardiani della galassia, le singole definizioni di Super – Attento crimine!!! con i parassiti di Slither.

Parte in quarta, scrollandosi immediatamente di dosso le dannose scorie del predecessore, e poi comincia a macinare gioco e a divagare, regalando a tutti i personaggi principali una finestra personalizzata, traccheggia per poi esplodere con forcing indiavolati, addobbando senza soluzioni di continuità una trama di stampo pretestuoso che altrimenti, come costituzione di base e parabola, non avrebbe granché da aggiungere a quanto già visto in questi anni.

Così, James Gunn non perde occasione per formulare siparietti, fa saltare le marcature e sollecita nervi scoperti, mettendo in luce un atletismo ruspante e un’encomiabile prontezza di riflessi.

Da questa impostazione aizzante, scaturisce un film fuori scala, proteso all’arrembaggio, che possiede l’argento vivo e inibisce i freni inibitori, un luna park ad libitum frequentato da gente poco raccomandabile. Personaggi che portano fieno in cascina anche quando bighellonano per i fatti propri, coadiuvati da interpreti in palla e volenterosi, cominciando da Margot Robbie, che fa la parte del leone, transitando dal corpulento Idris Elba, per finire a John Cena, che da tempo ha appreso la meritevole arte dell’autoironia.

 

Margot Robbie

The Suicide Squad - Missione suicida (2021): Margot Robbie

 

Facendo due rapidi calcoli, il DC Extended Universe farebbe bene a blindare James Gunn (ndr, in effetti, parrebbe sia così). The suicide squad – Missione suicida è folgorante e felicemente inopportuno, distruttivo e pungente. Sfrutta la briglia sciolta con un timing scatenato e fa la voce grossa in corrispondenza del pirotecnico epilogo, governa uno spirito politicamente scorretto, ha piacere a eliminare precocemente potenziali asset a furia di sciabolate e possiede una considerevole passione per le creature di fantasia (King Shark è una forza della natura, mentre i parassiti richiamano tanto altro cinema, a partire da Alien), così come per gli squartamenti, generando un folle effetto da sbornia per debordante eccesso di irriverente creatività.

Imbizzarrito ed esaltante, belligerante e spassoso.

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