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The Pain of Others

Regia di Penny Lane vedi scheda film

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La recensione su The Pain of Others

di mm40
6 stelle

In questo lavoro si alternano videoclip prodotti sul web da una serie di persone accomunate dal morbo di Morgellons, una patologia immaginaria autodiagnosticata che su base psichiatrica convince i pazienti di soffrire di pruriti inarrestabili, eruzioni cutanee, ferite improvvise e di essere ricoperti di misteriose fibre aliene.


Penny Lane ci è o ci fa? L'idea di chi scrive è che l'autrice di questo documentario, il suo terzo dopo Our Nixon (2013) e Nuts! (2016), ricada nella seconda casistica cercando però in ogni modo di sembrare nella prima. The pain of others è un lavoro incentrato su una malattia immaginaria che colpisce persone in difficoltà psicologiche, tale Morgellons, che esisterebbe dall'inizio del ventunesimo secolo e tra le più illustri sue vittime può vantare anche Joni Mitchell; Lane conduce le danze assemblando semplicemente alcuni video presi dal web di persone alle prese con il morbo di Morgellons, a cui aggiunge un paio di inserti da telegiornali americani, e l'escalation di assurdità in tale montaggio è talmente evidente da non lasciare troppi dubbi sull'opzione “Penny Lane ci fa”. Eppure la regista chiude The pain of others invitando a farsi avanti e a non rimanere in silenzio chiunque soffra di Morgellons. Certo, si tratta di persone con problemi mentali che è meglio curare al più presto, ma questo nel film non viene mai specificato. Anzi. Qualche credibilità viene data a questa malattia che si manifesterebbe creando dal nulla delle fibre aliene sotto la pelle di chi ne soffre, e l'unico giudizio che si può trarre sulle protagoniste (le persone che ne soffrono sono tutte donne, qui) lo si deve elaborare da soli. Una è convinta che le fibre aliene si nascondano nei suoi capelli e si rade a zero; un'altra le analizza col suo microscopio e nota come queste fibre si muovano quano la donna dice determinate cose... ma la presenza più forte sullo schermo è quella della donna fiera di bere le sue urine da tre anni per combattere il dannato morbo, che sostiene piagnucolando di volersi suicidare ma che non lo farà (se non era ancora chiara la richiesta di attenzione da parte di tali soggetti problematici) e infine che neppure un milione di persone che le dicono “ti voglio bene” potranno evitarle il folle gesto autodistruttivo finale. Nel video successivo la donna è di nuovo in lacrime, ma per la gioia: grazie al suo video precedente, in cui annunciava di volersi ammazzare, ora ha raggiunto diecimila – vale a dire un centesimo di un milione – followers ed è la persona più felice e realizzata del mondo. Nota conclusiva: il morbo di Morgellons tornerà in auge durante la pandemia di Covid-19 grazie alle teorie complottiste che sostenevano l'inserimento nel vaccino anticovid, tra le varie assurdità, anche delle famigerate fibre aliene. 6/10.

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