Accusato di aver tentato di fregare il boss, il gangster Ugo è costretto a uccidere per non essere ucciso. Un ragazzo si mette dalla sua parte e lo vendica quando la sua donna lo tradisce e lo fa uccidere dal nuovo amante.
Note
Tratto molto liberamente da un giallo di Scerbanenco, uno dei migliori film di fernando Di Leo, il maestro italiano del noir rivalutato di recente. Bella suspence, ottima direzione degli attori..
Significativo primo capitolo di una trilogia diretta da Fernando Di Leo su soggetto di Scerbanenco. Le città italiane (qui Milano) assumono una dimensione "altra" strette nella morsa della malavita e del boss soprannominato -significativamente- l'Americano. Grande esempio di cinema che sfugge al genere in senso stretto per quanto compiuto...
Grande regia per un film precursore del filone pulp. Infatti in Pulp Fiction di Tarantino (così conme in altri suoi film) si notanoparecchi riferimenti a questo film di Di Leo. Ottima, anche se un pò sopra le righe, l'interpretazione di Mario Adorf.
noir coi fiocchi e controfiocchi: suggestiva ambientazione milanese, attori perfetti, sceneggiatura avvincente, regia professionale, musica coinvolgente…cosa chiedere di piu' ad un film?!
“Tu sei appena arrivato, Mercuri, ma l’organizzazione dell’Americano è una cosa grossa: contrabbando di valuta, infiniti passaggi, molti uomini. Sono anni che gli sto col fiato sulla nuca, ma non mi riesce ancora di azzannarlo”.
“Commissario, io sono appena arrivato qui, ma ho studiato molto bene la cosa: secondo me lei fa un’indagine piuttosto unilaterale”.
“Unilaterale?… leggi tutto
Fernando di Leo costruisce il film attorno i tipici stereotipi polizieschi dell'epoca. Se da un lato vengono riscontrati tratti tipici del thriller americano, da l'altro il regista italiano crea un escamotage per le fondamenta di un filone molto proficuo ed apprezzato dell'epoca, il poliziesco italiano. Costituito da frenetici insegnanti con piccole auto sportive, mafia, tanta rabbia espressiva… leggi tutto
Onesto poliziesco all'italiana, ai confini del poliziottesco. Molte ingenuità nella trama e nelle interpretazioni (anche se sono notevoli quelle di Gastone Moschin e Mario Adorf), clima generale da "vorrei ma non posso" (che è poi la cifra stilistica di tutto il poliziesco o poliziottesco all'italiana). Interessanti e a loro modo coraggiose alcune digressioni politiche sulla… leggi tutto
Autore da rivalutare Giorgio Scerbanenco. Con romanzi come TRADITORI DI TUTTI, I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO e VENERE PRIVATA (giusto per citarne alcuni) ci spiegava come la Milano del Duomo, dei Navigli e del panetun, stava cambiando radicalmente faccia (anche per via del bom economico e del conseguente giro di denaro) innescando un'escalation di violenza e criminalità. Tratto…
Fernando di Leo costruisce il film attorno i tipici stereotipi polizieschi dell'epoca. Se da un lato vengono riscontrati tratti tipici del thriller americano, da l'altro il regista italiano crea un escamotage per le fondamenta di un filone molto proficuo ed apprezzato dell'epoca, il poliziesco italiano. Costituito da frenetici insegnanti con piccole auto sportive, mafia, tanta rabbia espressiva…
La Morte schifosa, la Morte lasciva! La Morte! La Morte! La Morte che arriva! La Morte, la Morte, dolcissima e amara, la Morte che avanza nella notte chiara. La Morte di pietra, la Morte di neve la Morte che arriva con…
In questa lista trovate sia i film che mi hanno avvicinato alla settima arte e con i quali sono cresciuto, sia quelli che hanno consolidato la mia passione per essa.
Ugo Piazza (Gastone Moschin) è un delinquente al servizio di un boss mafioso chiamato “Americano”. dopo un colpo in cui sparisce un cospicuo bottino viene arrestato e passa tre anni in prigione. Uscito, gli uomini del boss lo perseguitano credendo che sia stato lui a far sparire il vil danaro.
Buon esempio di poliziesco
(o poliziottesco) all’italiana,…
Scavare il Pieno, Scolpire il Vuoto: il Biancore della Rena: Nitrato d'Argento, Polvere di Marmo: Dettagli e Venature: Homo Faber, Cantiere Aperto.
Cos'è una Cattedrale? Poggia, cresce, sostiene…
Stile asciutto e ritmo serrato, il film si lascia guardare con piacere.
I modelli a cui si fa riferimento però (da Melville a Siegel) sono ancora lontani. Soprattutto manca la profondità che il regista francese sapeva dare ai suoi personaggi.
Suona abbastanza ridicolo il tentativo di dare un senso politico al film nei dialoghi tra il commissario di polizia e il suo…
Al termine della visione di "Milano calibro 9" si ha l'impressione di aver finito di leggere un libro più che un film. La sceneggiatura (curata dal regista) è il punto di forza del film, la cui vicenda procede ritmata fino all'incredibile finale, capolavoro non a caso di scrittura prima che di cinema; anche i dialoghi (su tutti quello di Pistilli) sono mordenti ed efficaci.…
Nei titoli di testa di Milano calibro 9 invece della consueta categoria "Musiche di... eseguite da..." appare un più impegnativo: "Commento musicale di Luis Enriquez Bacalov". Ambizioso ma giustificatissimo. La musica, pardon, il commento musicale di Bacalov è la componente più riuscita di questa pellicola, che anche per il resto è molto buona. La vidi per la prima…
Ugo Piazza (Gastone Moschin) esce dal carcere dopo aver scontato una pena ridotta, grazie agli estremi di buona condotta. Come un'ombra Rocco (Mario Adorf), dietro ordine dell'Americano (Lionel Stander) capobanda di una cosca mafiosa, lo segue mettendolo sotto pressione: durante un losco traffico di denaro sono scomparsi 300.000 dollari e l'ultimo che gli ha avuti tra le mani è…
Sto elencando una serie di film perchè mi annoio, le ragazze non mi si filano e ho deciso di uccidere il tempo a colpi di tastiera. Eppure sto stronzo sembra non voler morire.
Alcuni dei miei film preferiti, quelli che mi vengono in mente sul momento. Certamente non tutti. Come dicevo per gli attori e registi, dai film elencati si capiscono bene i miei gusti.
Poliziesco, noir, thriller, film che ci ricordano quanto poco sicure siano le strade! L'intento era raccogliere i film più interessanti di questo genere dagli anni '70 ad oggi.
Sono gradite aggiunte,…
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Commenti (16) vedi tutti
Facente parte di una trilogia ,uno dei migliori polizieschi con vene noir
commento di 90000Significativo primo capitolo di una trilogia diretta da Fernando Di Leo su soggetto di Scerbanenco. Le città italiane (qui Milano) assumono una dimensione "altra" strette nella morsa della malavita e del boss soprannominato -significativamente- l'Americano. Grande esempio di cinema che sfugge al genere in senso stretto per quanto compiuto...
leggi la recensione completa di undyingDiscreto.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiEsempio di poliziesco con tutte le carte in regola.
leggi la recensione completa di emilLa musica, pardon, il commento musicale di Bacalov è forse la componente più riuscita di questa pellicola, che anche per il resto è molto buona.
leggi la recensione completa di andenkoMa chi le scrive le sinossi? Un ubriaco? :)
commento di Karl78Capolavoro noir con una bella trama e gran finale
commento di rash91Certamente il miglior Noir della storia del cinema
commento di scerbanenco1986Un po' troppo ripetitivo con le sue continue sparatorie ma il finale è straordinario.
commento di florentia violaUn capolavoro incompreso (all'epoca).
commento di ligetiUn inizio e un finale da antologia!In mezzo cinema cinico,realista,pessimista,necessario!Straordinario Di Leo,ottimi gli attori!Capolavoro!
commento di CERAUNAVOLTAGrande regia per un film precursore del filone pulp. Infatti in Pulp Fiction di Tarantino (così conme in altri suoi film) si notanoparecchi riferimenti a questo film di Di Leo. Ottima, anche se un pò sopra le righe, l'interpretazione di Mario Adorf.
commento di jeffwineCon La mala ordina è il film più bello di Fernando Di Leo. Un tipo di cinema che in Italia non rivedremo più. Spettacolare!!!
commento di mise en scene 88Memorabile.
commento di moviemannoir coi fiocchi e controfiocchi: suggestiva ambientazione milanese, attori perfetti, sceneggiatura avvincente, regia professionale, musica coinvolgente…cosa chiedere di piu' ad un film?!
commento di ed woodUN CAPOLAVORO DEL NOIR,CHE DI LEO DIRIGE ALLA PERFEZIONE.GRANDE LA STORIA E PERFETTI GLI ATTORI.NIENTE DI PIU' DA DIRE:UN MITO! *****
commento di superficie 213