A Forlì, negli spazi di EXATR, un ampio ex deposito delle corriere trasformato in hub culturale, torna Meet the Docs! Forlì Film Fest, prezioso incontro con il cinema documentario. Giunto alla nona edizione, che si svolge dal 15 al 19 ottobre, il festival è guidato dal regista, sceneggiatore e produttore Matteo Lolletti, che abbiamo avuto il piacere di intervistare su Film Tv n. 41/2025. Il tema dell’edizione 2025 è Corpi dissidenti, «corpi che rifiutano di conformarsi, che si sottraggono alle narrazioni dominanti, che reclamano spazio, parola, visibilità», spiega Lolletti.

Attraverso 12 documentari, il programma di quest’anno compie «un’esplorazione cinematografica e culturale dei corpi - fisici, narrativi, collettivi, politici - come luoghi di resistenza, trasformazione e immaginazione. In un contesto sociale attraversato da tensioni identitarie, crisi ambientali, rivendicazioni di diritti e nuove forme di controllo, il corpo diventa un campo di battaglia e insieme uno strumento di riappropriazione del sé».

scena
Real (2024) scena

Ecco allora il corpo ai tempi di internet, dei social, dell’intelligenza artificiale nel documentario di apertura, l’ottimo REAL di Adele Tulli, un film che ragiona sulla trasformazione dell’esperienza umana e fisica nel multiverso virtuale e si (e ci) chiede: cos’è reale oggi, in un mondo iperconnesso, digitale, evanescente come la rete? Sono invece corpi che lottano quelli protagonisti di Come se non ci fosse un domani di Riccardo Cremona e Matteo Keffer, che seguono cinque attivisti climatici impegnati in una campagna di disobbedienza civile non violenta.

scena
Peaches Goes Bananas (2024) scena

Nella galleria di corpi dissidenti trova il suo spazio perfetto quello di Peaches, compositrice canadese femminista e queer, ritratta da Marie Losier in Peaches Goes Bananas, mentre Gianluca Matarrese in GEN_ segue l’operato del dottor Maurizio Bini che, all’ospedale Niguarda di Milano, si occupa di procreazione assistita e affermazione di genere. Il corpo che cambia e si trasforma è al centro dell’autobiografico La mutante, in cui la regista cilena Costanza Tejo Roa scopre di essere incinta e inizia a raccontare, con la macchina da presa, questa esperienza di mutazione, che avviene in una società profondamente maschilista.

scena
GEN_ (2025) scena

La serata di chiusura del festival, domenica 19 ottobre, sarà poi dedicata al Medio Oriente con la proiezione di due documentari: Rule of Stone di Danae Elon affronta il conflitto israelo-palestinese attraverso l’urbanistica, che ha avuto un ruolo nel processo di annessione dei Territori palestinese da parte di Israele; From Ground Zero, invece, è un film collettivo, composto da 22 cortometraggi girati da giovani registi e registe (tra i 19 e i 28 anni) provenienti dalla striscia di Gaza.

scena
From Ground Zero (2024) scena


Novità di quest’anno è la sezione dedicata ai corti Meet the Short!, che ospita sette opere brevi realizzate da filmmaker Under 35 che hanno utilizzato archivi di famiglia. Arricchisce l’evento anche la prima mostra dedicata alla fotografa omosessuale e femminista Anna Baldazzi, dal titolo Sguardo indocile. Tutte le info e il programma completo sul sito meetthedocs.it.

Autore

Giulia Bona

Giulia Bona è nata a Voghera e ha studiato a Milano, dove si è laureata in Lettere moderne e Studi cinematografici con una tesi su Agnès Varda e il riciclaggio creativo. Riempiva quaderni di storie e pensieri, dava inchiostro alla sua penna sul giornalino della scuola, ora scrive per Film Tv. Ama leggere, i sentieri di montagna, la focaccia e sorride quando vede un cane.