A oltre quarant’anni dall’inizio della saga, il film Tron: Ares porta il concetto di mondo digitale oltre i confini conosciuti. Al cinema dal 9 ottobre con Disney, Tron: Ares, diretto da Joachim Rønning, introduce una novità nella serie: l’intelligenza artificiale entra nel mondo reale, con un Programma, Ares, che attraversa la soglia tra codice e materia.


Così facendo, il lungometraggio prosegue la riflessione sul rapporto tra tecnologia e umanità, spostando l’asse narrativo su una dimensione più concreta e, al tempo stesso, più attuale.

Jared Leto
Tron: Ares (2025) Jared Leto

Oltre la linea

Il primo Tron arriva nelle sale nel 1982, con la regia di Steven Lisberger. All’epoca, l’uso della grafica computerizzata rappresentava una novità nel linguaggio cinematografico. Il seguito, Tron: Legacy (2010), ha esteso quell’universo mantenendo una coerenza estetica con l’originale. Il terzo film, Tron: Ares, si distingue per l’ingresso di un Programma nel mondo reale. La linea narrativa si allontana dalle dinamiche interne alla Rete per confrontarsi con le implicazioni materiali e sociali dell’intelligenza artificiale.


Ares è un Programma avanzato, sviluppato da Julian Dillinger come parte di un sistema di sicurezza informatico. Viene inviato nel mondo reale per una missione che, fin da subito, lo espone a dinamiche impreviste. L’incontro con l’umanità modifica i suoi parametri interni, dando inizio a una trasformazione.

Durante il suo percorso, Ares entra in contatto con Eve Kim, CEO di ENCOM e programmatrice alla ricerca del “Codice di Permanenza” lasciato da Kevin Flynn. I due si trovano a condividere obiettivi in un contesto in cui la distinzione tra digitale e umano diventa sempre meno netta.

Ares e gli altri

Il personaggio di Ares si muove lungo un percorso di cambiamento: da strumento operativo a entità che interagisce con l’ambiente umano in modi sempre più complessi. Jared Leto interpreta questo processo di transizione. Eve Kim, interpretata da Greta Lee, guida ENCOM ed è coinvolta in una ricerca che ha implicazioni dirette sul funzionamento stesso della tecnologia.


Julian Dillinger, interpretato da Evan Peters, è responsabile della creazione di Ares. Il suo approccio è orientato all’innovazione spinta e al superamento dei limiti esistenti. Athena (Jodie Turner-Smith) rappresenta un altro tipo di Programma, caratterizzato da obbedienza assoluta e rigidità operativa.


Accanto a questi personaggi principali, la narrazione del film Tron: Ares si arricchisce di figure come Ajay (Hasan Minhaj), Seth (Arturo Castro), Elisabeth Dillinger (Gillian Anderson) e Kevin Flynn (Jeff Bridges), ognuno con un ruolo specifico all’interno delle tensioni tra controllo, etica e identità.

Greta Lee
Tron: Ares (2025) Greta Lee

L’algoritmo del cuore

Al centro della storia del film Tron: Ares ci sono il confronto tra intelligenza artificiale e coscienza umana, e la possibilità che l’interazione tra i due ambiti generi nuove forme di consapevolezza. L’opera esplora concetti come empatia, autonomia, e scelta. Il limite temporale imposto ad Ares (29 minuti nel mondo reale) diventa un elemento narrativo ricorrente, utilizzato per riflettere sul tempo come risorsa finita.


Vengono messi a confronto tre modelli di relazione con la tecnologia: quello espansivo e rischioso di Julian Dillinger, quello progressivo e dialogico di Eve Kim, e quello sperimentale di Ares. Le domande sollevate riguardano l’identità, la responsabilità nella creazione di sistemi intelligenti e il ruolo dell’uomo in un contesto sempre più automatizzato.

La costruzione del mondo

Nel mondo di Tron, i Grids sono ambienti digitali autonomi, simili a mondi virtuali chiusi, costruiti all’interno di sistemi informatici avanzati. Ospitano Programmi – entità digitali dotate di funzioni specifiche – che interagiscono tra loro secondo regole codificate dal creatore del Grid.


Ogni Grid ha una propria identità visiva, una struttura logica interna e finalità differenti. Non si tratta di semplici simulatori: sono veri e propri ecosistemi digitali con architetture, gerarchie, territori e conflitti.


Nel film Tron: Ares compaiono tre Grids distinti:

ENCOM Grid. Creato da Kevin Flynn, è strutturato come un sistema protettivo. Ha un’estetica dominata dal verde e contiene ambienti visivi ispirati a castelli, cattedrali e strutture simboliche del sapere.

Dillinger Grid. Costruito da Julian Dillinger, è più aggressivo e militarizzato. Il rosso è il colore principale, con superfici lucide e un’estetica più estrema. Rappresenta un utilizzo strumentale e autoritario della tecnologia.

Flynn’s Grid. È il Grid storico, già noto ai fan della saga, caratterizzato dal blu. Rappresenta l’origine e lo sviluppo iniziale dell’universo digitale di TRON.


Questi spazi non sono soltanto scenografie: funzionano come metafore informatiche e strutture narrative che riflettono ideologie, limiti e visioni diverse sul rapporto tra uomo e macchina. La produzione ha fatto largo uso di set pratici, girando numerose sequenze in-camera. Gli ambienti sono stati costruiti fisicamente, con materiali specifici e una forte attenzione alla resa visiva della luce.


Le light cycles sono state progettate su telai reali, con interventi successivi in CGI solo per completare alcune sequenze. Le tute luminose, realizzate da Wētā Workshop, integrano LED e sono costruite con materiali flessibili, resistenti e adatti all’uso in scena. I dischi cambiano forma e funzione in base alla posizione gerarchica del Programma che li utilizza. Tutti questi elementi concorrono alla rappresentazione di un mondo coerente con l’immaginario della saga ma adattato a nuove esigenze narrative e tecniche.

Jodie Turner-Smith
Tron: Ares (2025) Jodie Turner-Smith

Il codice e la scelta

Il film Tron: Ares si inserisce in un contesto culturale in cui il dibattito sull’intelligenza artificiale è centrale. Utilizza l’universo Tron per porre interrogativi sulla possibilità che la tecnologia non sia solo strumento ma soggetto. L’introduzione di Ares nel mondo reale serve a mettere in discussione le definizioni tradizionali di umano, cosciente, programmabile. L’obiettivo è un racconto che esplora il punto in cui codice e coscienza si sfiorano, lasciando spazio a possibilità ancora in via di definizione.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto la serie. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Tron: Ares può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Tron: Ares

Tron: Ares

Fantascienza - USA 2025 - durata 0’

Titolo originale: Tron: Ares

Regia: Joachim Rønning

Con Jared Leto, Greta Lee, Evan Peters, Cameron Monaghan, Jodie Turner-Smith, Sarah Desjardins

Al cinema: Uscita in Italia il 09/10/2025

locandina Tron Legacy

Tron Legacy

Fantascienza - USA 2010 - durata 127’

Titolo originale: Tron Legacy

Regia: Joseph Kosinski

Con Jeff Bridges, Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Michael Sheen, John Hurt, Serinda Swan

Al cinema: Uscita in Italia il 29/12/2010

in streaming: su Apple TV Amazon Video Timvision Google Play Movies Rakuten TV Disney Plus

locandina Tron

Tron

Fantasy - USA 1982 - durata 96’

Titolo originale: Tron

Regia: Steven Lisberger

Con Bruce Boxleitner, Jeff Bridges, David Warner

in streaming: su Apple TV Amazon Video Timvision Google Play Movies Disney Plus