Il film Karate Kid: Legends, al cinema dal 5 giugno con Sony Pictures via Eagle Pictures, non è un sequel qualunque. È un passaggio di testimone. È la fusione di due universi, quello del karate e quello del kung fu, in un’unica, potente storia che parla di crescita, radici, perdita e riscatto. È un film che costruisce il futuro, ma ha ben chiaro da dove viene.
Diretto da Jonathan Entwistle, scritto da Rob Lieber e prodotto da Columbia Pictures, questo nuovo capitolo della leggendaria saga parte da un concetto tanto semplice quanto potente: “Due rami, un solo albero”. Lo dice lo stesso regista, ma potrebbe essere il cuore dell’intero film.

Un nuovo inizio, la stessa lotta
Li Fong (Ben Wang), al centro del film Karate Kid: Legends, è un prodigio del kung fu costretto a lasciare Pechino con la madre, la dottoressa Fong (Ming-Na Wen), per ricominciare una nuova vita a New York. Sradicato e spaesato, Li trova rifugio in un’amicizia con Mia (Sadie Stanley) e suo padre Victor (Joshua Jackson), ex pugile in cerca di riscatto. Ma la tranquillità dura poco.
L’attenzione di Conor (Aramis Knight), campione locale di karate e perfetto antagonista, mette in moto una spirale di sfida e autodifesa che porta Li ad allenarsi per un torneo ad altissima posta in gioco.
La sua guida? Due leggende: lo zio Han (Jackie Chan) e il mitico Daniel LaRusso (Ralph Macchio).
Insieme, insegnano a Li come fondere le discipline di kung fu e karate, in una sinergia che non è solo tecnica ma anche filosofica. “È una storia di famiglia e di ritrovare ciò che conta davvero”, dice la produttrice Karen Rosenfelt. E ha ragione: Karate Kid: Legends è, prima di tutto, una storia di legami.
Tra maestri e discepoli
Li Fong è il cuore del film Karate Kid: Legends. Ben Wang riesce nell’impresa non semplice di incarnare un nuovo Karate Kid credibile e carismatico. “È il Marty McFly della nostra generazione”, afferma Rosenfelt. Ma è Ralph Macchio a sottolinearne l’essenza: “Non dà nulla per scontato. Ha un’etica del lavoro incredibile. E soprattutto… è in ogni scena, proprio come me nel 1984”.
Accanto a lui, c’è Jackie Chan. Il suo Han è il maestro saggio, severo ma profondamente umano. “Abbiamo aspettato la storia giusta. Ora è arrivata”, dice Chan. La sua alchimia con Macchio è autentica, fatta di rispetto reciproco e intesa naturale.
Il cast secondario è tutt’altro che secondario. Sadie Stanley dà a Mia una grinta ironica e un’empatia disarmante, mentre Joshua Jackson è un padre imperfetto ma presente, un ex pugile che ritrova se stesso nel sostenere Li. Ming-Na Wen, nel ruolo della madre, porta dignità, amore e una profondità emotiva che arricchisce ogni scena.

Identità, famiglia, cultura, crescita
Se la lotta è lo scheletro del film Karate Kid: Legends, i suoi muscoli sono i temi universali. Il senso di dislocamento, la ricerca di un posto nel mondo, la voglia di appartenere senza perdere se stessi. Li Fong è l’incarnazione di tutto questo. “Mi emoziona l’idea di arrivare in un posto nuovo, iniziare da zero e trovare chi ti aiuta lungo la strada”, dice Wang.
Il film è anche una riflessione sulle relazioni intergenerazionali. Mr. Han e Daniel non sono solo allenatori, ma figure paterne complementari. Insegnano con i piedi per terra e la testa tra i ricordi: il primo con la disciplina del kung fu, il secondo con la saggezza ereditata da Mr. Miyagi. “C’è un altro ragazzo là fuori che ha bisogno di aiuto. Condividere la saggezza di Miyagi non sarà mai una scelta sbagliata”, dice Macchio.
E poi c’è il valore della famiglia trovata. Dal legame tra Li e Mia alla fratellanza forgiata nell’allenamento con Alan (Wyatt Oleff), ogni relazione sottolinea che i legami più forti non sempre sono scritti nel sangue.
Azioni reali, emozioni vere
La fisicità del film Karate Kid: Legends è tangibile. Jonathan Entwistle ha voluto che ogni colpo, ogni caduta, ogni movimento fosse reale. Addestrato sotto l’occhio vigile di Jackie Chan e del leggendario stunt coordinator Peng Zhang, Ben Wang ha eseguito gran parte delle sue acrobazie. “All’inizio era un attore. Ora è un combattente. Lo si vede negli occhi”, dice Zhang.
Le sequenze d’azione, lontane dalla CGI, sono concrete, brutali e al tempo stesso poeticamente coreografate. Dai vicoli fittizi ispirati a Cortlandt Street agli interni imbottiti di Victory Pizza, ogni ambientazione è stata progettata per sostenere la narrazione senza mai sacrificare la credibilità.
Anche i costumi (firmati da Mirren Gordon-Crozier) e le scenografie (Maya Sigel) fanno la loro parte per dare al film un’atmosfera senza tempo. Si mescolano estetiche retrò e sensibilità moderne, rosso cinese e rosso pomodoro, kung fu e street style newyorkese.
Un’eredità rispettata, un futuro costruito
Karate Kid: Legends non cerca di sostituire il film originale. Lo rispetta. Lo cita. E lo onora. Ma ha il coraggio di guardare avanti. “Abbiamo fatto un film con cuore, umorismo e azione”, dice Entwistle. “È una storia su cosa vale la pena combattere. E crescere significa capirlo”.
In un’epoca in cui i reboot spesso annacquano la memoria per rincorrere il presente, il film sceglie una strada più difficile: la coerenza. Sceglie di raccontare qualcosa di nuovo che abbia radici solide. E in fondo, è proprio questo che ci ha insegnato Mr. Miyagi. Radici forti, rami aperti.
Karate Kid: Legends è, dunque, più di un ritorno. È un nuovo inizio. Un film che riesce nell’impresa di parlare ai fan di sempre e ai ragazzi di oggi, di mescolare il cuore con i pugni, la memoria con la scoperta. Li Fong non è solo il nuovo Karate Kid. È il simbolo di una generazione che combatte per trovare se stessa.
Come dice Han: “Non conta solo come combatti. Conta perché combatti”.
Filmografia
Karate Kid: Legends
Azione - USA 2025 - durata 94’
Titolo originale: Karate Kid: Legends
Regia: Jonathan Entwistle
Con Ben Wang, Ralph Macchio, Jackie Chan, Sadie Stanley, Joshua Jackson, Shaunette Renée Wilson
Al cinema: Uscita in Italia il 05/06/2025
Karate Kid. Per vincere domani
Commedia - USA 1984 - durata 123’
Titolo originale: The Karate Kid
Regia: John G. Avildsen
Con Noriyuki Pat Morita, Ralph Macchio, Elisabeth Shue, Martin Kove
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads Apple TV Microsoft Store Timvision Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video
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