Casa in fiamme è il nuovo, intenso film di Dani de la Orden, una tragicommedia familiare che parte dal tono leggero per scavare fino alle fondamenta bruciate di un microcosmo disfunzionale. Al centro, una madre, una casa e un’idea: quella di famiglia come nucleo emotivo e rifugio. Ma cosa resta quando quel nucleo implode? Quando la casa che doveva unire diventa teatro di scontri, silenzi e segreti?
Scritto da Eduard Sola, uno degli sceneggiatori più acuti della scena catalana contemporanea, Casa in fiamme ci invita in un fine settimana apparentemente banale sulla Costa Brava, in una villetta estiva che ben presto si trasforma da cornice idilliaca a cratere affettivo. Al cinema dal 17 luglio con Movies Inspired.

Un’esplosione a rilascio lento
All’inizio del film Casa in fiamme, Montse (Emma Vilarasau) organizza un weekend con la sua famiglia nella vecchia casa di villeggiatura. Ma il suo desiderio di riunione, più che un gesto di affetto, è un atto disperato: Montse è sola, dimenticata, relegata ai margini della vita dei suoi figli e del suo ex marito. Ha un solo obiettivo: riconquistare, anche con la forza dell’imposizione emotiva, quel ruolo centrale che crede ancora di meritare.
La famiglia arriva, ma invece di trovare armonia, emergono fratture profonde: David (Enric Auquer) e la sua relazione entrano in crisi; Julia (María Rodríguez Soto) viene smascherata nei suoi segreti; Carlos (Alberto San Juan), l’ex marito, si ritrova coinvolto in un confronto scomodo, mentre Blanca (Clara Segura), la compagna di David, diventa inaspettatamente la miccia che innesca la deflagrazione finale rivelando un segreto che coinvolge Carlos.
E poi c’è la nonna, o meglio, il suo cadavere abbandonato. Una scoperta agghiacciante che rende palpabile l’instabilità mentale e affettiva di Montse, gettando una luce cupa sulle sue intenzioni: è una donna fragile, oppure una madre manipolatrice? Probabilmente entrambe.
Il personaggio di Montse: cuore, crepa e combustibile
Montse è il vero fulcro del film Casa in fiamme. Ex madre elicottero, ex moglie, ex tutto. È un personaggio che vive nel passato, nel ricordo di quando era necessaria. La sua crisi identitaria è specchio di tante donne che hanno sacrificato tutto per la famiglia e, una volta “liberate”, scoprono che la libertà assomiglia pericolosamente all’abbandono.
De la Orden la tratteggia con umorismo nero e malinconia: è tragicomica quando cerca di gestire i sentimenti dei figli con goffe intromissioni, e straziante quando ammette a se stessa che non è più indispensabile. La sua parabola si consuma nella metafora finale: “sarebbe capace di dare fuoco alla casa per riavere la famiglia che un tempo viveva lì”. E quel fuoco, emotivo prima che reale, è ciò che davvero alimenta tutto il film.

Una famiglia come tante
David, Julia e Carlos sono personaggi che si muovono attorno a Montse senza orbitarvi davvero. Ognuno ha trovato una strada, un modo per essere sé stesso lontano da quel centro opprimente che la madre rappresentava. Ma proprio il ritorno in quella casa rivela quanto fragile sia la loro nuova indipendenza: basta una frase di troppo, uno sguardo evitato, una verità non detta, e tutto rischia di crollare.
E quando la verità viene detta, troppo tardi o nel modo sbagliato, non c’è redenzione facile. La famiglia si mostra per quello che è: un sistema affettivo costruito su compromessi, omissioni e paure, spesso più per abitudine che per reale desiderio di unità.
Sotto il sole della Costa Brava
Nel film Casa in fiamme, sotto il sole e la spensieratezza apparente della Costa Brava, viene lentamente disvelata una verità dolorosa: la maternità non dura per sempre. Montse si ritrova protagonista di un’inarrestabile crisi identitaria che la mette a confronto con il suo stesso passato di donna che ha sacrificato tutto (lavoro, passioni, libertà) per costruire una famiglia.
Il film ci porta a riflettere su quanto possa essere egoista, a volte, l’amore materno, quando diventa ossessione di controllo e bisogno di centralità. La leggerezza del contesto vacanziero agisce da contrappunto: la bellezza del paesaggio intensifica il vuoto emotivo.
Anche i legami familiari, apparentemente saldi, mostrano crepe invisibili, conforto fatto di silenzi e omissioni. E quando Montse cerca di tornare al centro, emerge con forza il dramma della solitudine affettiva: ogni gesto compiuto per riavvicinarsi alla famiglia rivela l’inconsistenza di un nucleo che, nel tempo, ha imparato a vivere senza di lei.
La commedia scorre naturale e discreta, ma dietro le battute, tra i dialoghi sospesi, pulsa un cuore di tragedia. Il film ci ricorda che per ricostruire il calore di una volta, spesso bisogna distruggere ciò che rimane e che l’amore, se non nutrito con attenzione e rispetto, può trasformarsi dal più grande dono al più doloroso tradimento.
Naturalezza e crudo realismo
Dopo i successi leggeri ma intelligenti come El mejor verano de mi vida o Hasta que la boda nos separe, De la Orden firma qui uno dei suoi lavori più maturi. Torna al catalano, la sua lingua madre, e si riappropria di una voce più intima, più sincera.
La regia privilegia i tempi lunghi, i dialoghi tesi ma realistici, le situazioni quotidiane cariche di sottotesto. La luce estiva e la casa di villeggiatura contrastano con il crescendo emotivo, e quando tutto esplode, lo spettatore è già dentro, coinvolto, ferito.
Casa in fiamme è un film utile in un’epoca che celebra l’autonomia ma dimentica il prezzo delle relazioni. Un film che racconta il lato più oscuro della maternità, dell’amore filiale, della convivenza emotiva. È una commedia, sì, ma una di quelle che fanno male. Che ridono mentre mostrano il dolore.
E soprattutto, è un film che, con grande coraggio, ci dice che l’amore non basta. Che voler bene a qualcuno non significa necessariamente farlo sentire amato. E che a volte, per ritrovare ciò che si è perso, bisogna prima accettare di averlo lasciato andare.
Filmografia
Casa in fiamme
Commedia - Spagna 2024 - durata 105’
Titolo originale: Casa en flames
Regia: Dani de la Orden
Con Emma Vilarasau, Enric Auquer, Maria Rodríguez Soto, Alberto San Juan, Clara Segura, Jose Pérez-Ocaña
Al cinema: Uscita in Italia il 17/07/2025
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