C’è un momento in ogni vita in cui si rischia tutto per quello che si è sempre voluto essere: F1 - Il film, al cinema dal 25 giugno con Warner, mette questo momento su quattro ruote e lo fa sfrecciare a 320 km/h lungo il circuito della redenzione. Al centro c’è Sonny Hayes, interpretato da un Brad Pitt magnetico, un ex talento della Formula 1 scomparso dopo un terribile incidente negli anni ’90. Trent’anni dopo, Sonny vive ai margini del mondo che aveva sfiorato, consumato dalla vita on the road, da una van sgangherato e da demoni personali (“giocatore compulsivo, divorzi multipli, ma un talento puro”, lo descrive il produttore Jerry Bruckheimer).
Quando il suo ex compagno di squadra Ruben Cervantes (Javier Bardem) lo richiama in pista per salvare l’ultima squadra della griglia, la APXGP, Sonny accetta. Non per gloria. Non per soldi. Perché, come dice lui stesso, “È sempre stato solo per amore della corsa”. Inizia così un viaggio tra i circuiti di tutto il mondo, ma anche tra le pieghe di un uomo che cerca di rimettersi insieme mentre combatte fianco a fianco - e contro - Joshua Pearce (Damson Idris), il giovane prodigio arrogante, talentuoso e ancora tutto da domare.

Il cinema entra in F1. E la F1 entra nel cinema
Kosinski, regista di Top Gun: Maverick, alza ancora l’asticella. “Abbiamo messo Brad Pitt davvero in una monoposto. A 200 all’ora. Non ci sono green screen, non c’è finzione. C’è solo corsa”, dice fiero. E Pitt conferma: “La forza di queste macchine vuole strapparti la testa dal collo. È una droga. Un’esperienza viscerale come mai prima.”
Girato durante i veri weekend di gara, F1 - Il film ha fatto storia: due auto APXGP sono scese realmente in pista al GP di Silverstone, tra Ferrari e Mercedes. Piloti reali (Hamilton, Verstappen, Leclerc, Sainz) compaiono in cameo. Il set diventa team. Il cinema diventa sport. E viceversa.
Personaggi che bruciano in curva
La forza di F1 - Il film non è solo nei sorpassi, ma nei volti. Sonny Hayes è uno di quei personaggi che ti resta incollato addosso: un cowboy del volante, con cicatrici che parlano e uno sguardo sempre un po’ oltre. “È un outsider, uno che ha sbagliato tutto ma ha ancora qualcosa da dire. Anzi, da correre”, racconta Brad Pitt, che del lungometraggio è anche produttore e anima.
A far da contrappeso c’è Joshua Pearce, interpretato da Damson Idris: giovane, carismatico, ma incapace di capire che in F1, il compagno è anche il primo avversario. Il loro rapporto evolve tra diffidenze, sfide e rispetto.
Al centro dell’equilibrio tecnico c’è Kate (Kerry Condon), direttrice tecnica del team. Brillante, combattiva, reduce da stagioni a zero punti e pronta a riscattarsi. “Sonny la provoca, la sfida, ma anche la ascolta. Insieme cambiano il destino della scuderia”, sottolinea l’attrice.
Ruben (Bardem) è il cuore emotivo. È lui che scommette tutto sul ritorno di Sonny. “È il nostro ultimo jolly”, dice. E quando lo dice, ci credi.

Identità, redenzione e il senso di squadra
F1 - Il film è un film sull’identità: su cosa ci definisce quando il successo non arriva, quando i sogni non bastano. È un film sulle seconde possibilità - “la storia di un uomo che torna, anche se non è più il ragazzo prodigio, perché crede ancora nel fuoco dentro di sé” - e sull’idea che per vincere, a volte, devi prima perdere tutto.
Ma è anche un film sul lavoro di squadra. La Formula 1 non è solo velocità: è ingegneria, strategia, fiducia. E il film lo mostra bene. Dietro ogni curva c’è un meccanico che ha lavorato fino a notte. Una donna in un mondo di uomini che non si arrende. Un tecnico che crede nel miracolo.
Una produzione che rompe il limite
Il lavoro tecnico per F1 - Il film è sbalorditivo. Kosinski e Claudio Miranda (direttore della fotografia) hanno inventato nuove camere, leggere, dinamiche, capaci di riprendere in pieno GP. Apple, produttore del lungometraggio, ha messo a disposizione sensori avanzatissimi, dentro le vere auto. I suoni sono reali, registrati durante le gare. E poi c’è Hans Zimmer: la colonna sonora fonde elettronica e orchestra, ritmo e cuore. “La musica è il pilota, la macchina è il suono. Dove vanno insieme, nasce il brivido”, spiega Zimmer.
Brad Pitt domina la scena. Sì, per il fascino, ma soprattutto per l’impegno totale. Ha guidato, studiato, sofferto, sudato. “C’erano scene dove sentivi il collo cedere. Dovevo solo fidarmi che la macchina avrebbe tenuto. E invece urlavo dentro ‘No, no, no!’”, ricorda. Ma ha tenuto. Come Sonny. Come il film.
F1 - Il film non è solo un film su una macchina che corre. È un film su chi siamo quando non corriamo più. Su quello che ci resta. Sul coraggio di rimettersi il casco, anche se tremano le mani. E su chi spinge, curva dopo curva, per essere ancora qualcosa.
Filmografia
F1 - Il film
Azione - USA 2025 - durata 156’
Titolo originale: F1 - The Movie
Regia: Joseph Kosinski
Con Brad Pitt, Damson Idris, Kerry Condon, Tobias Menzies, Kim Bodnia, Javier Bardem
Al cinema: Uscita in Italia il 26/06/2025
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