Con il film Bambi, nei cinema italiani dal 26 giugno con Lucky Red, Michel Fessler firma una trasposizione dal vero del celebre romanzo di Felix Salten, liberandolo dall’immaginario disneyano e riportandolo alla sua essenza: la lotta quotidiana per la sopravvivenza nella natura. Girato nelle immense foreste del Loiret, il film è una dichiarazione d’amore per la vita selvaggia, un racconto asciutto ed emozionante, capace di parlare a ogni generazione.

Crescere nella natura, senza filtri
La storia del film Bambi segue Bambi, giovane cerbiatto che cresce nei boschi, imparando a sopravvivere ai pericoli naturali e agli uomini. È un percorso di formazione scandito da incontri, separazioni, scoperte e tragedie, in un ambiente magnifico quanto crudele.
Fessler rifiuta ogni antropomorfizzazione: gli animali non parlano, non ammiccano, non cercano l’emozione facile. Sono, semplicemente, se stessi. “Volevo rispettare la dignità degli animali”, ha spiegato il regista. “Restituire la loro vera vita, senza artifici”.
La natura come unico protagonista
Non ci sono attori nel film Bambi: il cast è formato da cervi, cinghiali, volpi e aquile reali. Grazie al lavoro straordinario di Muriel Bec e della sua équipe di Animal Contact, gli animali sono stati diretti con un approccio rispettoso e creativo.
“Lontano dal dressage tradizionale, noi parliamo di messa in scena animale”, dice Bec. “Non si tratta di imporre, ma di collaborare, sfruttando le capacità e il desiderio di comunicare degli animali”. E il risultato è sorprendente: ogni scena restituisce autenticità, senza mai sembrare forzata.

La vera storia di un mondo selvaggio
Il film Bambi non racconta solo la crescita di Bambi, ma anche il fragile equilibrio della natura. Gli uomini appaiono come minaccia invisibile, più temibile di predatori o tempeste.
Gli animali non sono intrattenitori: sono individui che soffrono, provano paura, desiderano vivere: questa filosofia attraversa l’intero lavoro di Fessler, sostenuta da una fotografia mozzafiato di Daniel Meyer e dalle musiche poetiche di Laurent Perez del Mar.
Il vero Bambi nasce dalla penna di Felix Salten nel 1923. Austriaco di origini ungheresi, Salten si ispirò alle sue osservazioni nelle Alpi per scrivere Bambi, una vita nel bosco. Il romanzo, molto più duro e realistico rispetto alla versione Disney del 1942, racconta senza filtri la crudeltà e la bellezza della natura.
Il film si riallaccia direttamente a quell’opera, riportando Bambi al suo significato originario: il racconto sincero di una creatura che lotta, sopravvive e trova il proprio posto nel mondo.
Bambi è un’opera sobria e rispettosa. Non indulge nella nostalgia o nella retorica animalista: mostra la natura per quello che è, con la sua durezza e il suo splendore. Un lungometraggio che invita non solo a emozionarsi, ma a guardare il mondo naturale con occhi nuovi. Perché, come ricorda Fessler, “bisogna osare avventurarsi nel bosco per ritrovare un pezzo della nostra umanità”.
Filmografia
Bambi
Drammatico - Francia 2024 - durata 85’
Titolo originale: Bambi, L'histoire d'une vie dans les bois
Regia: Michel Fessler
Con Mylène Farmer
Al cinema: Uscita in Italia il 26/06/2025
Bambi
Animazione - USA 1942 - durata 69’
Titolo originale: Bambi
Regia: David Hand
in streaming: su Disney Plus
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