Con il film Girl, Shu Qi firma il suo esordio alla regia dopo una lunga carriera da attrice. La pellicola, selezionata in Concorso all’82ª Mostra del Cinema di Venezia, propone una narrazione incentrata sul peso delle relazioni familiari e sul legame tra madri e figlie. Ambientato nella Taiwan del 1988, in un contesto segnato da profondi cambiamenti economici e sociali, si concentra su dinamiche interne e relazionali, evidenziando come le esperienze del passato possano influenzare le scelte individuali.


Prossimamente al cinema con I Wonder Pictures.

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Girl (2025) scena

Un incontro che accende la vita

Al centro del film Girl c’è Lin Hsiao-lee, una ragazza che vive in una condizione di isolamento emotivo. La sua quotidianità è segnata da un senso di distanza, da un dolore che si manifesta senza essere nominato. L’incontro con Li Li-li, una coetanea che manifesta un atteggiamento libero da condizionamenti esterni, rappresenta per Hsiao-lee l’apertura verso una nuova percezione del mondo.


Li-li diventa una figura di riferimento, ma anche uno specchio che riflette desideri inespressi e possibilità fino a quel momento rimaste inespresse. La relazione tra le due ragazze si sviluppa in uno spazio in cui la condivisione del vissuto e la ricerca di libertà si intrecciano. Il loro legame diventa così il motore di un percorso personale che interroga l’identità, il passato e il ruolo che ciascuna assume nel proprio ambiente.

Chuan e la memoria del corpo

Nel film Girl, in parallelo al percorso della protagonista, emerge la figura della madre, Chuan. Attraverso brevi frammenti e ricordi, il film ricostruisce la sua traiettoria esistenziale, segnata da scelte compiute in una fase giovanile, quando intravedeva nella relazione con un uomo, Chiang, una possibile via di riscatto. Le conseguenze di quelle scelte emergono nel presente, manifestandosi nei rapporti familiari e nella percezione che la figlia ha di sé.


La relazione madre-figlia viene rappresentata come un intreccio complesso, in cui il non detto gioca un ruolo centrale. La presenza di Chuan è costante, anche quando non è fisicamente in scena: si riflette nei gesti, nei silenzi, nei limiti che Hsiao-lee avverte ma non comprende pienamente. La narrazione suggerisce una continuità tra le due generazioni, una trasmissione non solo di esperienze ma anche di emozioni non elaborate.

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Girl (2025) scena

Taiwan, 1988: il progresso e le sue crepe

L’ambientazione temporale, il 1988, colloca la vicenda in un momento storico di transizione per Taiwan, segnato dall’espansione economica e dall’apertura verso nuove prospettive. Questo contesto, che fa da sfondo alla vicenda personale dei personaggi, introduce un contrasto tra la velocità dei cambiamenti esterni e la persistenza di dinamiche interne radicate nel passato.


Il film Girl utilizza ambienti urbani, spazi domestici e luoghi di passaggio per costruire un paesaggio simbolico in cui la trasformazione del mondo esterno convive con una dimensione intima e statica. In questo scenario, i personaggi si muovono tra aperture e chiusure, cercando direzioni che spesso si rivelano circolari.

Madri, figlie e il trauma della trasmissione

Uno degli assi portanti del film Girl riguarda la trasmissione intergenerazionale delle esperienze e delle emozioni, in particolare all’interno del rapporto madre-figlia. La narrazione si sofferma su come vissuti traumatici possano attraversare il tempo e manifestarsi nelle generazioni successive, anche in assenza di consapevolezza.


La regista Shu Qi ha dichiarato di aver voluto raccontare un’esperienza vicina, ispirandosi a dinamiche osservate nella vita reale e nella società contemporanea. Il film esplora la difficoltà di riconciliarsi con il passato, la paura di ripetere schemi già vissuti e la tensione tra l’appartenenza e il desiderio di autonomia. Nella relazione tra Hsiao-lee e Chuan, così come in quella tra Hsiao-lee e Li-li, si intravedono forme di dipendenza emotiva, tentativi di rottura e momenti di identificazione reciproca.

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Girl (2025) scena

Un percorso che parte da lontano

Il progetto nasce da una lunga elaborazione personale. Shu Qi ha raccontato di aver iniziato a scrivere la sceneggiatura nel 2013, dopo un confronto con il regista Hou Hsiao-hsien. Il percorso di scrittura si è protratto per dieci anni, segnato da riscritture, dubbi e riflessioni. Solo dopo la sua esperienza come giurata alla Mostra di Venezia del 2023, ha deciso di completare il lavoro, scrivendo la versione finale del copione durante un soggiorno a Milano.


Il film Girl è stato realizzato nell’estate del 2024, grazie al sostegno di una produzione che include figure di lunga esperienza nel cinema taiwanese come Yeh Jufeng, già produttrice di My Missing Valentine e The Great Buddha+. Il cast include Roy Chiu nel ruolo di Chiang, 9m88 in quello di Chuan, Bai Xiao-Ying nei panni di Hsiao-lee e Audrey Lin in quelli di Li-li. Le scelte artistiche, dal montaggio di William Chang alla fotografia di Yu Jing-Pin, contribuiscono alla costruzione di un racconto incentrato sulla memoria, sul tempo e sull’identità.

Il passato che ritorna

Girl si presenta come una riflessione narrativa sulle dinamiche familiari, con particolare attenzione al modo in cui le esperienze del passato influenzano il presente. Attraverso la storia di Hsiao-lee e di sua madre, il film indaga la complessità dei legami familiari e la possibilità – o la difficoltà – di emanciparsene.


Nel suo primo lavoro da regista, Shu Qi sceglie di partire da un terreno personale per affrontare questioni che si estendono oltre il privato, toccando dinamiche collettive e culturali. Il film apre così uno spazio di interrogazione sul peso della memoria e sulle forme di continuità emotiva che si manifestano tra le generazioni, soprattutto nel contesto dell’esperienza femminile. In questo dialogo tra passato e presente, tra madri e figlie, si articola il cuore tematico di Girl.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Girl può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

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Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Girl

Girl

Drammatico - Cina, Repubblica di Cina 2025 - durata 125’

Titolo originale: Nühai

Regia: Shu Qi

Con Roy Chiu, Esther Liu, Yu-Fei Lai, Bamboo Chu-Sheng Chen, Xiao-Ying Bai, Pin-Tung Lin