La recensione su Caprice

di fratellicapone

6 stelle

...l'amore arriva quando meno te lo aspetti e ti cambia la vita...

L’amore è una cosa misteriosa e ingovernabile. Viene nei momenti più imprevisti e ti cambia la vita.
Così succede a Clement un giovane insegnante in una scuola elementare. Clement è divorziato e ha un figlio. Gli viene richiesto da una famosa e bella attrice di teatro di dare lezioni al figlio. Clement che ama il teatro e ha visto molte volte la piece teatrale in scena ed interpretata dalla bella Alice di cui era già innamorato. L’incontro e la frequentazione con Alice farà arrivare l’amore e Clement si trasferisce a casa di lei.
Va tutto bene, sono innamorati come due ragazzini di un amore appassionato, Clement è un papà perfetto per i due ragazzi e tutto sembra procedere per il meglio. Casualmente nella sua vita irrompe la giovane Caprice, con la quale si era già incontrata per caso a teatro ma di cui lui non si ricordava. Caprice è una ragazza giovane e simpatica e irruenta che si innamora di Clement e in qualche modo lo opprime con la sua invadenza. Ma si sa chi è innamorato non teme di essere importuno o di infastidire.
In qualche modo la vita tra Clement e Alice viene scossa perché stupidamente lui le confessa il casuale ed unico tradimento.
Le cose tornano, o sembrano, tornare come prima. Caprice capisce che Clement non la ama o la ama ma preferisce la bella e affermata attrice.
Un film gradevole, ambientato in una città francese con belle case dove si può passeggiare e incontrarsi e parlare. Un po' strano che una donna così bella e sicura di se si innamori di un uomo non di successo e timido e insicuro. Ed infatti poi dirà che una chiromante le aveva predetto che si sarebbe innamorato di un uomo che lavorava con i ragazzi.
Molto brava è Anais Demoustier che è Caprice, diretta, sincera e appassionata. L'ho vista altre volte in film completamente diversi e in particolare in uno dove interpreta una ragazza malvagia (l'enfance du mal) con altrettanta bravura.
Un film che si vede volentieri ma penso che sarà presto dimenticato.

(visto all'Institut Francais di Palermo con sottotitoli)

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