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Johan Padan a la descoverta de le Americhe

Regia di Giulio Cingoli vedi scheda film

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La recensione su Johan Padan a la descoverta de le Americhe

di speedy34
8 stelle

Era il 1991 e Dario Fo debuttava con il monologo "Johan Padan - A la descoverta de le Americhe": tempi allora insospettabili per un'affermazione al Parlamento di forze politiche poco vicine (per non dire lontanissime!) agli ideali del nostro autore teatrale, scrittore, attore, menestrello ed eminente figura del panorama culturale italiano più conosciuto ed apprezzato all'estero. L'idea della commedia era il frutto di una ricerca sulla vita di alcuni naufraghi europei nei primi del 1500 nelle Americhe e su alcuni episodi di resistenza fatta dagli indiani, che vivevano lungo le rive del Missisipi,ai soldati europei invasori.

Ma nella trasposizione cinematografica a fumetti del testo di Dario Fo ad opera di Guido Cingoli è inevitabile leggere (ed in particolar modo nel personaggio di Johan Padan ,giovane bergamasco accolto dagli indios e che decide di stabilirsi definitivamente nel Nuovo Mondo)l'impronta ancor più marcata e "profetica" dell'autore che non ha mai fatto mistero, dopo le ultime elezioni vinte dalla coalizione di centrodestra, dei suoi progetti di trasferirsi in Terre più tranquille e lontane possibili.

Al di là della lettura "politica" del testo, si segnala il tratto grafico avvolgente, semplice e naturale (l'impiego di software specializzati è ben mimetizzato!), la ricchezza della tavolozza di colori e l'uso di invenzioni stilistiche inaspettate che fanno del cartoon una divertente e colorata parabola sull'odissea di un uomo qualunque protagonista involontario della Storia.Ed è infatti quello che accade al padano Johan (personaggio forse veramente esistito ed a cui Rosario Fiorello presta la sua voce allegra e grintosa) che casualmente si ritrova in viaggio verso le Americhe e qui diventa, per fortuite e divertenti copincidenze, lo sciamano di un gruppo di indios guidandoli nella rivolta contro la violenza dei soldati spagnoli che occupano le loro Terre. Ed in mezzo a loro Johan decide di trascorrere la sua vecchiaia (i tratti grafici adesso ricordano il nostro Dario Fo) lasciandoci così addosso la malinconia che un'evenienza del genere possa realmente realizzarsi e così veder allontanarsi il nostro arguto menestrello che, come giustamente hanno motivato i membri dell'Accademia di Svezia che nel 1997 gli hanno assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, "con una fusione di divertimento e di ingegno apre i nostri occhi agli abusi e alle ingiustizie sociali, collocandoli nella più ampia prospettiva storica".

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