Hirayama lavora come uomo delle pulizie nei bagni pubblici di Tokyo. Sembra contento della sua vita semplice. Segue una quotidianità strutturata e dedica il suo tempo libero all'amore per la musica e i libri. Hirayama ha anche una passione per gli alberi e, appena può, si prende del tempo per fotografarli. A poco a poco, alcuni frammenti del suo passato vengono gradualmente rivelati attraverso una serie di incontri inaspettati.
Un gran lavoro che mi mancava da tempo girato da Wim Wenders,come mi mancano i cessi pubblici (qua non ci sono piu...o quasi)
....i bagni pubblici (ma ci sono ancora???...e un grande protagonista giusto vincitore a Cannes.Insomma per me imperdibile.
Apprezzabile per la regia, la fotografia, la colonna sonora e la bravura del protagonista, soprattutto nell'ultima scena, ma il film in se mi ha abbastanza annoiata. Non mi ha coinvolta e la.. presunta.. poesia insita nella ripetitività della vita quotidiana non l'ho percepita. Comunque sufficiente. 3 stelle
Come al solito quando un film è diretto da mostri sacri del cinema si fanno solo recensioni positive e quasi nessuno si spreca in giudizi negativi. Dialoghi inesistenti, azioni ripetute all'infinito e una lentezza infinita fino all'esasperazione tutto per capire la personalità di un lavacessi. Ma per piacere ......
Film che capovolge il teorema cinematografico contemporaneo, improntandosi alla lentezza e alla pacatezza. Non è però tutto oro ciò che riluce: l'approccio semi-documentaristico non permette il coinvolgimento dello spettatore, e il protagonista finisce per essere osservato "da fuori", ma non "sentito".
Un film in cui il messaggio di fondo è purtroppo sbagliato. La tristezza, la disperazione (ovviamente nascosta dietro una routine di una semplicità apparentemente serena) e la solitudine non sono cose che si possono accettare solo perchè in fondo tutto può essere vissuto con piccoli momenti (illusori) di felicità. E' una lezione sbagliata
Wim Wenders riesce ottimamente a trasportare lo spettatore nell'ordinarietà di una vita comune, quella del pulitore di bagni pubblici Hirayama, che proprio nel suo semplice affacciarsi ogni giorno alla vita mostra una straordinarietà data dalla mancanza di tutti quegli orpelli che spesso, più che riempire la vita, finiscono solo per appesantirla
ecco il link al sito dove pubblico le mie canzoni e trovate questa per Perfect days adesso è adesso
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=67649
Un delizioso acquarello tratteggiato in chiaroscuro tra realtà e sogno che affronta con raffinatezza e profondità grandi temi dell'esistenza: il rapporto dell'uomo con la natura, il senso della libertà, la complessità dei rapporti familiari tra ferite del passato e incertezza del futuro, in un presente denso di pensiero e di emozioni contrastanti.
semplicemente meraviglioso e ....viceversa, dalla prima nota dei "the animals" all'ultimo sguardo denso di commozione e di felicità mostrato a fine film.
Film delicato e poetico, apparentemente monotono ma che rivela tutta la profondità del suo messaggio, se solo lo si guarda con occhio attento e curioso.
È il bel film poetico, serena riflessione sul senso della vita, che Wim Wenders presentò a Cannes nel 2023 e che valse al suo eccezionale interprete – e coproduttore – la Palma come miglior attore protagonista.
Un film che condensa tutto il cinema di Wenders, dall'amore incondizionato per Ozu alla fede nel potere dello sguardo di inventare la realtà. Questa volta, però, l'elogio della semplicità e della bellezza delle piccole cose potrebbe sollevare, a mio avviso, qualche interrogativo morale in più rispetto al passato.
Un film semplice proprio come il suo protagonista il quale riesce, solo con i piccoli gesti della quotidianità intervallati da musica in cassetta e libri tascabili,a farci innamorare della vita.
-Voto personale 8½
Wim Wenders racconta in ‘Perfect Days’ una vita ordinata a Tokyo. E ben ci riesce grazie a poesia e interpretazione dell’ iconico e sostanzioso Kôji Yakusho. Lo spettatore ipnotizzato dalla ritualità rimane come risucchiato nella vita tranquilla del protagonista, nella sua capacità di cura, nella sensibilità di lavoro, cultura e fotografia.
Hopperiana elegia del quotidiano, aperta e chiusa da due omaggi a Tsai Ming-liang (Rizi e Vive l'amour), girata come un documentario sull'ikigai di un taciturno ma dignitoso addetto alle pulizie dei bagni pubblici, avido di letture, ascoltatore di canzoni anni '60, '70 e '80 incise su musicassette, un po’ Charlot, molto simile a Chishu Ryu.
Perfect Days segna il ritorno al cinema di Wim Wenders dopo quasi 5 anni. Non so se anche in questo caso valga la regola secondo la quale il tempo tenda ad affievolire la creatività dei grandi artisti e di sicuro questo lavoro, la cui sceneggiatura è stata scritta a 4 mani con Takuma Takasaki, qualche dubbio lo pone, anche se la sensazione è che Wenders, abbandonando alcune… leggi tutto
La leggenda vuole che anche a Matteo Garrone venne richiesta, inizialmente, un sorta di indagine/documentario sui bagni pubblici dei sobborghi vesuviani Il docufilm evolse poi come Gomorra.
A Wenders fu commissionata una cosa simile per propagandare i nuovi bagni pubblici di Tokyo, installazioni avveniristiche ad altissimo tasso di design. Ne è venuto fuori Perfect days. … leggi tutto
Al primo baluginio del cielo sopra Tokyo (una vecchia passione di Wenders: chi si ricorda di Tokyo-Ga?), come un rito laico comincia la liturgia quotidiana di Hirayama, solitario uomo delle pulizie degli avveniristici bagni pubblici della città: le abluzioni mattutine, una spruzzata alle piantine raccolte nei parchi, qualcosa da bere al distributore automatico, e poi via sul furgone… leggi tutto
Un uomo sulla cinquantina, taciturno e solitario, fermo alla tecnologia degli anni '90, pulisce i bagni pubblici di Tokyo. Nella sua vita non succede mai niente, poi un giorno: sua nipote che non vede da anni si trasferisce a casa sua; il suo aiutante si licenzia; becca la donna che segretamente ama abbracciata a un altro. Fine del film.
Sì, l'idea è poetica, quasi sublime, ed…
Hirayama (Koji Yakusho) lavora come uomo delle pulizie ai bagni pubblici di Tokyo. Tutti i giorni gira con il suo furgoncino per diversi punti della città accompagnato dalle sue amate canzoni rock che ascolta in vecchie musicassette. Coltiva la passione per i libri e ama fotografare gli alberi, va spesso ai bagni pubblici a rigenerarsi, mangia sempre agli stessi posti dove le…
Una scommessa, quella di Wenders, non da poco: in tempi di consumismo esasperato, anche di rapporti e affetti, dedicare due ore di visione a un'opera con pochissimi dialoghi, lenta, ripetitiva, senza alcun colpo di scena o finale a sorpresa. Scommessa audace, ma... vincente?
Perfect Days ci riporta a un modo di vivere che i giovani e giovanissimi neppure conoscono: senza…
In una settimana in cui le cose vanno come devono andare - con Kung Fu Panda 4 che si impossessa della prima posizione, Dune: Parte due che tiene botta e si avvicina ai dieci milioni di euro, May December di Todd…
Nessun grande sconvolgimento per il box office della settimana che vede ancora dominare Dune: Parte due (il secondo capitolo della saga dovrebbe raggiungere i 10 milioni a breve) e La zona d’interesse…
Il film celebra la bellezza delle semplici gioie della vita, evidenziando il valore di interessi e passioni personali anche nelle situazioni più ordinarie. Hirayama trova rifugio nella musica, nei libri e nella fotografia, tuttavia, nonostante la sua apparente serenità, il passato inizia a farsi strada nella sua routine, portando con sé ombre e ricordi…
Hirayama è un sessantenne metodico, abitudinario, con poche, misurate emozioni come il Bartebly di Melville (fotografare gli alberi con la sua macchina fotografica a rullini, passare il giorno festivo girando per Tokyo in bicicletta dopo un bagno rilassante ed un panino al solito, anonimo bar, leggere libri che gli raccontino delle emozioni altrui, quelle quasi del tutto assenti nella sua…
Perfect Days Germania/Giappone 2023 la trama: Hirayama conduce una vita tranquilla scandita da una routine adeguata al carattere del nostro personaggio. Ogni giorno si dedica con cura maniacale e passione alle attività della sua giornata ordinaria, dal lavoro che svolge con attenzione ed impegno. È addetto alle pulizie ed alla igiene dei bagni pubblici di Shibuya, ama…
Gli ingredienti per questo successo c’erano tutti: un regista (Denis Villeneuve) capace di mettere d’accordo tanto il pubblico dei cinefili quanto gli amanti dello sci-fi, l’attore del momento…
La scorsa settimana, in edicola, FilmTv definiva La zona d’interesse un “capolavoro contemporaneo”. Sul sito, segnalavamo però il rischio preso da IWonder per un regista decisamente radicale…
Come da (intelligente) copione Past Lives si piazza primo nel week end, approfittando di un San Valentino infrasettimanale per innestare un buon passaparola su un film che pur non essendo il classico film di San…
Un film poetico a cui pensare e ripensare per apprezzarlo. Libri e canzoni di cui appuntare titoli, magari conosciiuti , ma mai letti o il cui testo non era stato mai preso così tanto in considerazione e , di certo, mai calato in un contesto simile. Giornate apparentemente tutte uguali, ma perfette. Solo in Giappone il lavoro del protagonista poteva essere svolto con così tanta…
Tutto secondo le aspettative. Rispetto alla settimana scorsa non ci sono molte novità da segnalare. Povere creature! continua la sua grande marcia, restando in testa anche questa settimana e puntando a sfondare…
Al primo baluginio del cielo sopra Tokyo (una vecchia passione di Wenders: chi si ricorda di Tokyo-Ga?), come un rito laico comincia la liturgia quotidiana di Hirayama, solitario uomo delle pulizie degli avveniristici bagni pubblici della città: le abluzioni mattutine, una spruzzata alle piantine raccolte nei parchi, qualcosa da bere al distributore automatico, e poi via sul furgone…
ciao come contributo vi mando la canzone che ho dedicato al film
https//studio.youtube.com/video/NriDu0xlfvg/edit
Ho scritto questa canzone appena uscito dalla sala dopo la visione del film, durante il viaggio in treno verso casa. L’ho scritta in inglese ma poi è venuta senza fatica la versione in italiano.
Mi ha emozionato notare quanta importanza…
Grandi risultati per gli esordienti della settimana, alcuni annunciati, altri meno. Nella prima categoria rientra sicuramente Povere creature! che, grazie alla sua protagonista Emma Stone, il leone d’oro a…
Hirayama è un uomo semplice che conduce una vita semplice. Lavora come uomo delle pulizie nei bagni pubblici di Tokyo e, nel tempo libero, legge, ascolta musica e fotografa gli alberi.
Tutto qui. Eppure in queste due righe, nel modo in cui il regista decide di raccontarcele e metterle in scena, c’è tutto l’immenso cinema del maestro Wim Wenders. In…
"Niente vita amorosa, per chi è al verde".
"Le musicassette sono tornate di moda alla grande non lo sapevi?"
"Ma tu sei da solo, ce l'hai una moglie? E come ci si sente, rimasti da soli alla tua età?"
Con più di un tratto in comune con l'ancora più emotivamente potente "Still Life" di Uberto Pasolini, Wenders realizza perlomeno il suo film…
Cosa vuoi fare da grande?
Di giorni perfetti, dopo che ci hanno fatto la fatidica domanda, non ne abbiamo mai visti. Quello su cui Perfect Days cerca di ragionare, va nella direzione opposta al futuro inteso come crescita, piuttosto un futuro futuribile, cioè che mette in discussione il nostro intero passato. E' pur sempre l'umile storia di Hirayama (Koji Yakusho),…
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Commenti (21) vedi tutti
Un film che riesce a cogliere la profondità di una vita apparentemente banale
leggi la recensione completa di darkglobeUn gran lavoro che mi mancava da tempo girato da Wim Wenders,come mi mancano i cessi pubblici (qua non ci sono piu...o quasi) ....i bagni pubblici (ma ci sono ancora???...e un grande protagonista giusto vincitore a Cannes.Insomma per me imperdibile.
commento di ezioSicuramente, al termine della visione, avrete imparato a pulire i cessi.
commento di gruvierazApprezzabile per la regia, la fotografia, la colonna sonora e la bravura del protagonista, soprattutto nell'ultima scena, ma il film in se mi ha abbastanza annoiata. Non mi ha coinvolta e la.. presunta.. poesia insita nella ripetitività della vita quotidiana non l'ho percepita. Comunque sufficiente. 3 stelle
commento di xale78xCome al solito quando un film è diretto da mostri sacri del cinema si fanno solo recensioni positive e quasi nessuno si spreca in giudizi negativi. Dialoghi inesistenti, azioni ripetute all'infinito e una lentezza infinita fino all'esasperazione tutto per capire la personalità di un lavacessi. Ma per piacere ......
commento di Tommy1810Film che capovolge il teorema cinematografico contemporaneo, improntandosi alla lentezza e alla pacatezza. Non è però tutto oro ciò che riluce: l'approccio semi-documentaristico non permette il coinvolgimento dello spettatore, e il protagonista finisce per essere osservato "da fuori", ma non "sentito".
leggi la recensione completa di Souther78Un film in cui il messaggio di fondo è purtroppo sbagliato. La tristezza, la disperazione (ovviamente nascosta dietro una routine di una semplicità apparentemente serena) e la solitudine non sono cose che si possono accettare solo perchè in fondo tutto può essere vissuto con piccoli momenti (illusori) di felicità. E' una lezione sbagliata
commento di sisifo1Wim Wenders riesce ottimamente a trasportare lo spettatore nell'ordinarietà di una vita comune, quella del pulitore di bagni pubblici Hirayama, che proprio nel suo semplice affacciarsi ogni giorno alla vita mostra una straordinarietà data dalla mancanza di tutti quegli orpelli che spesso, più che riempire la vita, finiscono solo per appesantirla
leggi la recensione completa di galavernaNel mondo sono contenuti tanti piccoli mondi e ........ non comunicano tra di loro. Benvenuti nel magico mondo di “Perfect days”.
leggi la recensione completa di claudio1959ecco il link al sito dove pubblico le mie canzoni e trovate questa per Perfect days adesso è adesso https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=67649
leggi la recensione completa di paolo23CineUn delizioso acquarello tratteggiato in chiaroscuro tra realtà e sogno che affronta con raffinatezza e profondità grandi temi dell'esistenza: il rapporto dell'uomo con la natura, il senso della libertà, la complessità dei rapporti familiari tra ferite del passato e incertezza del futuro, in un presente denso di pensiero e di emozioni contrastanti.
commento di leoposnersemplicemente meraviglioso e ....viceversa, dalla prima nota dei "the animals" all'ultimo sguardo denso di commozione e di felicità mostrato a fine film.
commento di giulmarFilm delicato e poetico, apparentemente monotono ma che rivela tutta la profondità del suo messaggio, se solo lo si guarda con occhio attento e curioso.
commento di pattilucchiniÈ il bel film poetico, serena riflessione sul senso della vita, che Wim Wenders presentò a Cannes nel 2023 e che valse al suo eccezionale interprete – e coproduttore – la Palma come miglior attore protagonista.
leggi la recensione completa di laulillaUn film che condensa tutto il cinema di Wenders, dall'amore incondizionato per Ozu alla fede nel potere dello sguardo di inventare la realtà. Questa volta, però, l'elogio della semplicità e della bellezza delle piccole cose potrebbe sollevare, a mio avviso, qualche interrogativo morale in più rispetto al passato.
leggi la recensione completa di maldoror"Un'altra volta è un'altra volta, adesso è adesso...!"
leggi la recensione completa di imperiormax89Un film semplice proprio come il suo protagonista il quale riesce, solo con i piccoli gesti della quotidianità intervallati da musica in cassetta e libri tascabili,a farci innamorare della vita. -Voto personale 8½
commento di SicFilm discreto ma nulla di esaltante.
commento di primavera63Wim Wenders racconta in ‘Perfect Days’ una vita ordinata a Tokyo. E ben ci riesce grazie a poesia e interpretazione dell’ iconico e sostanzioso Kôji Yakusho. Lo spettatore ipnotizzato dalla ritualità rimane come risucchiato nella vita tranquilla del protagonista, nella sua capacità di cura, nella sensibilità di lavoro, cultura e fotografia.
leggi la recensione completa di gaiartHopperiana elegia del quotidiano, aperta e chiusa da due omaggi a Tsai Ming-liang (Rizi e Vive l'amour), girata come un documentario sull'ikigai di un taciturno ma dignitoso addetto alle pulizie dei bagni pubblici, avido di letture, ascoltatore di canzoni anni '60, '70 e '80 incise su musicassette, un po’ Charlot, molto simile a Chishu Ryu.
commento di Leo MaltinVoto: 7,3333 su 10
leggi la recensione completa di port cros