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Perfect Days

Regia di Wim Wenders vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Perfect Days

di daveper
8 stelle

Il film celebra la bellezza delle semplici gioie della vita, evidenziando il valore di interessi e passioni personali anche nelle situazioni più ordinarie. Hirayama trova rifugio nella musica, nei libri e nella fotografia, tuttavia, nonostante la sua apparente serenità, il passato inizia a farsi strada nella sua routine, portando con sé ombre e ricordi dolorosi. Nonostante le difficoltà che emergono, Hirayama (interpretato con maestria da Koji Yakusho) rimane un esempio di resilienza e accettazione. Pur affrontando i fantasmi del passato, trova la forza di continuare a cercare la bellezza e la perfezione nelle semplici gioie della vita quotidiana.

Attraverso le lenti della macchina da presa di Wim Wenders, Tokyo si presenta come un labirinto vibrante di vita, colori e contrasti, dove ogni angolo nasconde una storia e ogni strada racchiude un frammento di esperienza umana. La bellezza di Tokyo è un elemento fondamentale che permea ogni fotogramma di Perfect Days, trasformando la città stessa in una protagonista silenziosa ma potente del film. Le riprese meticolosamente curate catturano la ricchezza culturale e la diversità architettonica di Tokyo, dalle luminose luci al neon dei quartieri urbani alla quiete serena dei parchi giapponesi. Ogni scorcio offre uno sguardo affascinante sulla complessità della città, dalle sue strade trafficate e caotiche alle sue oasi di tranquillità e contemplazione.

Attraverso l'occhio sensibile del regista, i bagni pubblici prendono vita come luoghi di bellezza e tranquillità, in netto contrasto con l'agitazione e il caos della città circostante. La cura e l'attenzione che Hirayama dedica al suo lavoro di uomo delle pulizie nei bagni pubblici emergono come uno degli elementi più suggestivi di Perfect Days. Wenders trasforma i bagni pubblici in spazi quasi sacri, dove la pulizia diventa una forma d'arte e il lavoro quotidiano di Hirayama si trasforma in un atto di devozione. I luoghi che il protagonista frequenta diventano, attraverso la lente del regista, dei microcosmi di vita e di significato. L'appartamento di Hirayama, per esempio, è rappresentato non solo come una semplice residenza, ma come un rifugio sicuro e confortevole, dove il protagonista può ritirarsi dal mondo esterno. 

In un film in cui i dialoghi sono ridotti al minimo, la musica diventa un mezzo di espressione essenziale per comunicare gli stati d'animo. Le tracce selezionate riflettono i gusti personali e le esperienze di Hirayama, consentendo allo spettatore di comprendere meglio la sua interiorità senza bisogno di parole. Le canzoni rappresentano un rifugio emotivo per Hirayama, offrendogli conforto e compagnia nei momenti di solitudine e di introspezione. Le note e le melodie diventano una sorta di colonna sonora della sua esistenza, intessendo i momenti della sua giornata e fungendo da catalizzatore per le sue emozioni più profonde. La scelta di ascoltare le cassette anziché utilizzare dispositivi digitali riflette il suo attaccamento alla tradizione e alla nostalgia per un'epoca passata. Hirayama è in grado di immergersi completamente nella sua musica e nei suoi pensieri, trovando conforto e solitudine in un mondo analogico. Questo approccio riflette la sua filosofia di vita, caratterizzata dalla ricerca di momenti di serenità e dal rifiuto delle comodità moderne che possono distogliere dall'esperienza autentica della vita.

La scena finale del film, con il repentino passaggio dal sorriso al pianto sul volto di Hirayama, suggerisce che la sua serenità apparente potrebbe nascondere un peso emotivo e un dolore profondo. Nonostante la sua vita apparentemente tranquilla e soddisfacente, Hirayama deve aver affrontato prove difficili e dolorose per raggiungere quel grado di consapevolezza e accettazione. Il film suggerisce che il passato di Hirayama potrebbe essere segnato da esperienze traumatiche che continuano a tormentarlo, nonostante i suoi sforzi per trovare la bellezza e la perfezione. Il suo sorriso potrebbe rappresentare un tentativo di nascondere il dolore, mentre la tristezza rivela la sua vulnerabilità e la sua lotta interiore. Hirayama sembra aver scelto consapevolmente una vita semplice e solitaria, trovando gioia e significato nelle sue passioni personali e nella routine quotidiana. Il film suggerisce anche che questa serenità potrebbe essere fragile e precaria, minacciata dal dolore e dal trauma del suo passato. 

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