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La porno detective

Regia di Andy Sidaris vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su La porno detective

di Marco Poggi
6 stelle

La trama è una scusa, il titolo italiano non c'entra quasi niente: se nella prima parte si passa comunque da un letto all'altro (senza comunque arrivare ad essere un porno vero e proprio), la seconda è un tipico film d'azione anni '70, con la bionda protagonista, Anne Randall, che se cava nelle sparatorie e negli inseguimenti a piedi e in auto.

La trama (che vede la bella 'investigatrice privata Stacey indagare, per conto di una vecchia signora sulla moralità dei suoi tre eredi, con tanto di morte di un fotografo-ricattatore per movimentare di più la storia) è una scusa, il titolo italiano non c'entra quasi niente: benché nella prima parte venga mostrato qualche seno scoperto e si passi comunque da un letto all'altro (senza mai arrivare ad essere un porno vero e proprio), la seconda è un tipico film d'azione anni '70, con la bionda  protagonista, Anne Randall,  che se la cava  nelle sparatorie e negli inseguimenti a piedi e in auto. Andy Sidars ci dà un assaggio del suo cinema, fatto di conigliette di Playboy belle, gagliarde, prosperose e toste, ma qui sembra un regista delle "CHARLIE'S ANGELS"  tv mancato. Non che sia una brutta cosa, anzi, fra tante eroine nere che affollavano i cinema degli anni'70 (Pam Grier, Jeannie Bell, Teresa Graves e Tamara Dobson su tutte), ce ne voleva qualcuna caucasica che rispondesse a tono, come fece, nel 1974, la rossa Sondra Currie  di "SQUADRA INVESTIGATIVA FEMMINILE". Il  film va  oltre i paletti televisivi di un episodio di "POLICE WOMAN - AGENTE PEPPER" e delle già citate "CHARLIE'S ANGELS", proponendoci un ritratto di donna d'azione che sa sparare bene e, ancora  meglio, pilotare auto da corsa. Una delle scene più riuscite, a parte gli amplessi all'acqua di rose, è  infatti il lungo inseguimento fra una macchina da corsa guidata da Anne Randall ed un elicottoero  con a bordo i cattivi. Una scena lunga, ma mai noiosa. A differenza degli Angeli, però, la Stacey di Anne Randall (che ricorda davvero la Farrah Fawcett della tv) non ha bisogno di un Charlie come capo, racconta le sue peripezie in prima persona (come un Philip Marlowe, o un Mike Hammer che si rispetti) ha un socio/amante,  di nome Bob, che non serve a molto,  se non a far l'amore s letto e/o ad essere ferito dai cattivi. Niente colpi mortali di karate e kung fu;, Stacey non ne ha bisogno, visto che, per tenere a bada i malintenzionati, le bastano la sua bellezza e la pistola a tamburo che brandisce. Ne cast, in un ruolo minore, ma non così monore, si riconosce anche Anitra Ford, che farà la cattiva in "MORTE PER GLI AGENTI SPECIALI" (leggi il film di Wonder Woman  pre-Lynda Carter) con Cathy Lee Crosby, del 1974. Non un capolavoro, perché Andy Sidaris non dirige mai capolavori, ma  un discreto film d'intrattenimento.

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