Trama
Il giovane e ambizioso giostraio Stanton 'Stan' Carlisle ha la straordinaria capacità di manipolare le persone ricorrendo all'uso di poche parole ben scelte. La sua esistenza avrà una svolta inaspettata quando incontrerà la psichiatra Lilith Ritter, ancor più pericolosa e affamata di denaro di lui.
Approfondimento
LA FIERA DELLE ILLUSIONI: ASCESA E CADUTA DI UN MANIPOLATORE
Diretto da Guillermo del Toro e sceneggiato dallo stesso con Kim Morgan a partire da un romanzo di William Lindsay Gresham, La fiera delle illusioni racconta la storia del carismatico ma sfortunato Stanton Carlisle che, stringendo amicizia con la chiaroveggente Zeena e il suo ex marito Pete, un mentalista, sfrutta la situazione a suo vantaggio per sfruttare la ricca élite della New York degli anni Quaranta. Con la virtuosa Molly lealmente al suo fianco, Stanton trama per truffare un pericoloso magnate con l'aiuto di una misteriosa psichiatra, che potrebbe rivelarsi il suo avversario più temibile.
Con la direzione della fotografia di Dan Laustsen, le scenografie di Tamara Deverell, i costumi di Luis Sequeira e le musiche di Nathan Johnson, La fiera delle illusioni permette al regista Guillermo del Toro di cimentarsi con il genere cinematografico del noir, muovendosi in un contesto di shock e meraviglie, come quello del mondo delle fiere di inizio Novecento. Al centro del racconto c'è un uomo che vende la sua anima all'arte della truffa: Stanton Carlisle è un imbroglione alla deriva che si trasforma in uomo di spettacolo e manipolatore così abile che crede con la sua astuzia di poter superare anche il destino andando incontro a una delirante ascesa. Pubblicato nel 1946, il romanzo di Gresham ha attratto il regista per il modo in cui esplora i confini tra illusione e realtà, disperazione e controllo, successo e tragedia, intravedendovi un monito sul lato oscuro del capitalismo americano. Ha dichiarato il regista: "Ero molto interessato a una storia sul destino e sull'umanità. Stanton Carlisle è un uomo a cui vengono dati tutti gli elementi per cambiare la sua vita. Ha persone che credono in lui, che lo amano e si fidano ciecamente. Eppure, la sua spinta e la sua arroganza sono talmente forti da farlo presto deviare dai suoi binari. Questo è il primo dei miei film che, pur avendo un'atmosfera magica, non è lontano dal mondo reale: è infatti ambientato in una realtà identificabile e immediata. Nessun uomo può sfuggire a se stesso: è questo uno dei temi portanti del romanzo, che ho visto come autobiografico e fatalistico".
"All'interno di La fiera delle illusioni - ha proseguito - si mostrano corruzione, vizio, seduzione, avidità, lussuria, tradimento e assurdità varie mentre Stanton impara a sfruttare cinicamente il bisogno umano di credere in qualcosa che vada al di là dell'uomo stesso e del mondo in cui vive. Ho voluto che la storia, classica, fosse rese in modo molto vivo e contemporaneo. Volevo che il pubblico avesse la percezione di guardare all'ascesa di Stanton come a qualcosa di contemporaneo. Per tale ragione, il film assume l'urgenza di una favola morale, con il destino pronto a chiedere il conto. La caduta è tutto ciò che fa paura quando si seguono le vicende di un uomo in ascesa e può davvero essere con il botto, di grande impatto emotivo".
Il cast
A dirigere La fiera delle illusioni è il regista, produttore e sceneggiatore messicano Guillermo del Toro. Del Toro ha sempre avuto la passione di impaurire e incantare allo stesso tempo il pubblico. Nato nel 1964 a Guadalajara, in Messico, sin da ragazzo si è cibato di misteriose storie di fantasmi, film con i… Vedi tutto
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Commenti (27) vedi tutti
Una bellissima fiaba macabra, che inquieta e lascia il segno.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiL'ambientazione nel mondo dei Luna-Park è un po' sfruttata, ma qui si respira grande cinema e il formidabile cast è sfruttato al meglio. Unico difetto forse la durata. Voto 7,5.
commento di ssiboniFilm pregevole sotto molti punti di vista: regia, fotografia, storia, interpretazioni, originalità. Consigliato a chi ama il cinema per il cinema.
commento di Giova85Il finale è molto convenzionale. Ma la prima parte è grande cinema.
commento di fra_pagaDopo un lungo preambolo, quasi un omaggio a Browning, si esce dalle atmosfere appiccicose delle giostre e dei loro mostri, per entrare in un trasognato ricamo di rara eleganza, che ci accompagna lungo l'inesorabile discesa agli inferi del protagonista. Voto 7.
commento di ezzo24Un film interessante, che mette inquietudine, ma soprattutto per l'incapacità del protagonista di capire che si sta cacciando in un bel guaio... e noi che non siamo certo mentalisti lo capiamo benissimo. 6,5
commento di BradyNon è un’opera esente da difetti (colpa di una sceneggiatura prolissa e debordante nei lunghi tempi della sua rappresentazione) ma la sua visione ha comunque un fascino perverso. Dentro ci sono cinismo, abuso, crudeltà e manipolazione il tutto sorretto da un cast straordinario. Indubbiamente uno dei lavori più coraggiosi e complessi del regista.
commento di (spopola) 1726792Forse un po' eccessivamente lungo, per quel che è il contenuto, e questo lo rende un po' lento. A tratti pesante. Non so, non mi ha dato quell'attrazione da tenerti incollato al monitor. Nel complesso lo giudico pienamente sufficiente, ma non di più. Voto: sufficiente pieno.
commento di Yusaku87Film piacevole. Regia e script di un buon livello. Cast perfetto. La seconda parte lento, poco coinvolgente. Finale geniale! voto 6
commento di nicelady55Favola dark sull'arma a doppio taglio dell'arte della mistificazione, sulla rischiosa manipolazione delle leve del potere e sulla imprevedibile volubilità della natura umana. Il tutto nella solita confezione ipertrofica e debordante dell'inesauribile talento visionario di Guillermo del Toro.
commento di maurizio73Forse mi aspettavo troppo da un film che in fondo si può tranquillamente perdere.
leggi la recensione completa di tobanisUn po' troppo lungo ma comunque piacevole dall'inizio alla fine. Una storia probabile resa improbabile dalla fantasia del regista. Da vedere....
commento di lucignoloUn altro capolavoro da parte di un artista che ama il mezzo cinematografico tanto quanto è disposto a polemizzare sulle tendenze di un’industria cinematografica sempre più complicata da inquadrare. Da non perdere e da non sottovalutare.
leggi la recensione completa di LemanIl classico film dove la confezione vale più del contenuto. Parata di attoroni statunitensi con Bradley Cooper che fumerà 50 sigarette, atmosfere e ambientazione che ricordano i film di Batman. La prima parte sicuramente migliore, promette ciò che poi la seconda banalizza e non mantiene. Tutto sommato sufficiente.
commento di bombo1Ben confezionato e curato, anche se l'argomento poi alla fine è banale. Bravi gli attori.
commento di gruvierazL'illusione di vedere un film con risvolti e significati profondi, è stata davvero tanta. Alla fine è diventata disillusione, eppure molte situazioni e dialoghi potevano portare a pensare così. Bellissima l'atmosfera dark e misteriosa, ma anch'essa alla fine ha contribuito alla disillusione. Del Toro non si discosta dall'originale di Goulding. 6.
commento di GabryLedMi e' piaciuta molto l'interpretazione di Bradley Cooper. Il film non mi ha entusiasmato, troppo lungo, trama sempliciotta, finale stupido. Ottima la fotografia e l'atmosfera dei tempi andati. voto 6
leggi la recensione completa di filmistaUn buon film,forse eccessivamente prolisso,ho preferito la prima parte alla seconda.Comunque assimilabile ai classici del genere.
commento di ezioNe avevo letto benissimo. Me lo sono sparato alla grandissima ma non mi è piaciuto tantissimo. Lo spettacolo vale il prezzo del biglietto per le immagini e per Toni Collette, al solito nel ruolo della zoccola distinta. Ho detto distinta, non di carnale istinto. Ma se è una zoccola? Ah ah.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirIl film coinvolge fin dall'inizio e ci conduce lungo una discesa agli inferi da parte del protagonista, che da "mentalist" dalle non comuni abilità, va oltre i confini di un comportamento moralmente accettabile e,ignorando i consigli che da più parti lo invitano a fermarsi, corre incontro al suo destino.Belle atmosfere cupe e fotografia suggestiva
commento di pattilucchiniIl tratto più interessante de "La fiera delle illusioni" sta nell'evidenziare il come il cinema fondi una parte consistente del suo fascino nel farsi attraverso dei trucchi esibiti. L'illusione è quindi, non solo fine narrativo, ma anche mezzo dell'artificio manifesto. La venatura dark confluisce fascino all'intera storia. Peccato per la durata.
commento di Peppe ComuneBel film, pulito, lineare, godibile dall'inizio alla fine...anche se meno poetico de "La forma dell'acqua"... con una fotografia veramente splendida. Ottimo tutto il cast. Perfino Bradley Cooper offre una performance decisamente apprezzabile.
commento di xale78xDel Toro riduce alla forma essenziale il suo Cinema e realizza uno dei film più maturi della sua carriera.
leggi la recensione completa di MalpasoFilm senza pretese sviluppato bene. Cooper magistrale, bellissima la ricostruzione culturale degli anni '40. Unico neo la lunghezza. Non sono più pensabili film così lunghi in epoca moderna, a prescindere dal contenuto
commento di SladkiiNonostante il cast sfavillante ed un alto livello tecnico e scenografico, ancora una volta manca a Guillermo del Toro il colpo di genio o la profondità che porti il suo film oltre la seppur buona media. Forse il limite maggiore è uno sviluppo narrativo troppo semplice e lineare per un film sull'inganno e la manipolazione.
leggi la recensione completa di port crosGrande film noir, in salsa horror di Guillermo Del Toro, grande regista degno erede dei maestri degli anni quaranta, film obbligatorio per i cinefili puri.
leggi la recensione completa di claudio1959Un bel racconto, una favola nera in bilico tra weird e mainstream. Un cinema per certi versi semplice, senza che questo sia un difetto, anzi, diventa atto d'amore. Forse non il miglior Del Toro, ma uno "spettacolo" godibilissimo
commento di BenKenobi