Il titolo stesso del film di Luca Bianchini, Articolo 1, richiama l’incipit della Costituzione italiana, che definisce il lavoro fondamento della Repubblica. A partire da questo riferimento prende forma un’opera che si concentra sul significato del lavoro nella società contemporanea. La struttura narrativa si basa su testimonianze e storie individuali, presentate in modo da comporre un quadro plurale. L’intento è di dare spazio alle voci delle persone, mettendo in evidenza percorsi ed esperienze senza ridurli a dati astratti.
Presentato alle Giornate degli Autori 2025, è una produzione Rai Documentari.

Il filo rosso delle vite quotidiane
La narrazione del film Articolo 1 procede attraverso episodi che raccontano diverse situazioni legate al lavoro. Alcuni personaggi vivono la ricerca di un impiego, altri affrontano la precarietà o i compromessi di una stabilità faticosamente raggiunta. Emergono anche storie in cui il lavoro si intreccia con passioni personali o con necessità quotidiane. Non vi è un unico protagonista: il film si presenta come un racconto corale, nel quale ogni vicenda contribuisce a delineare il rapporto tra l’individuo e il lavoro come dimensione sociale ed esistenziale.
Volti che raccontano
Tra le voci principali del film Articolo 1 emergono quelle di Lucia, Raffaella e Sandro. Lucia rappresenta una condizione segnata dal confronto tra necessità e aspirazioni, in cui le scelte lavorative diventano parte di un percorso personale complesso. Raffaella porta in primo piano il tema della precarietà, con un futuro incerto che incide sulle prospettive e sulle relazioni quotidiane. Sandro incarna la dimensione del lavoro come sacrificio e resistenza, restituendo il punto di vista di chi mantiene un forte legame con la propria identità professionale pur tra difficoltà.
Accanto a loro, altre testimonianze ampliano il quadro: lavoratori in attività, persone senza occupazione, migranti, giovani in formazione e figure prossime alla pensione. Insieme, compongono un racconto corale che non si limita alla dimensione individuale ma si apre a quella collettiva.

Il lavoro come specchio della società
Il lavoro nel film Articolo 1 viene affrontato come chiave di lettura per osservare i cambiamenti sociali. Tra i temi emergono la precarietà, i flussi migratori, le differenze tra generazioni, il legame tra condizione individuale e dinamiche collettive. Da queste prospettive si delinea un quadro che mette in relazione il lavoro con questioni politiche, culturali e identitarie. L’opera si muove su un piano documentario e si concentra sulle contraddizioni e le trasformazioni senza proporre una sintesi univoca.
Un impegno che riguarda tutti
Articolo 1 si colloca nella tradizione cinematografica che utilizza il reale come materiale narrativo. Non si presenta come una narrazione a tesi, ma come un insieme di storie che pongono interrogativi. Tra le domande che emergono vi sono il valore del lavoro oggi, il suo ruolo nella vita delle persone e la sua centralità nel progetto costituzionale. Più che un racconto concluso, il film appare come un percorso di riflessione aperta, che riguarda chiunque sia parte della comunità civile.
Disclaimer
Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Articolo 1 può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

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