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Un altro giro

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Regia di Thomas Vinterberg

Con Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Lars Ranthe, Magnus Millang, Helene Reingaard Neumann, Maria Bonnevie, Susse Wold Vedi cast completo

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Trama

C'è una teoria secondo cui dovremmo nascere con una quota di alcol nel sangue. Tale modesta percentuale aprirebbe la nostra mente al mondo che ci circonda, diminuendo i problemi e aumentando la creatività. Incoraggiati da tale presupposto, Martin e tre suoi amici, tutti annoiati insegnanti di scuola superiore, intraprendono un esperimento teso a mantenere un livello costante di alcol nel sangue durante l'arco della giornata lavorativa. I risultati in un primo momento sono positivi e il piccolo progetto si trasforma in breve in vero studio accademico. Tuttavia, non passerà molto tempo prima che porti a conseguenze inaspettate.

Approfondimento

UN ALTRO GIRO: COME L'ALCOOL CAMBIA LE VITE

Diretto da Thomas Vinterberg e sceneggiato dallo stesso con Tobias Lindholm, Un altro giro racconta la storia di quattro amici, tutti stanchi insegnanti di scuola superiore, che testano una teoria tesa a capire quanto possano migliorare le loro esistenze mantenendo costante nel loro sangue una certa dose di alcool, utile a dare meno importanza ai problemi e ad aumentare la creatività. Incoraggiati da ciò che la teoria promette, Martin e i suoi tre amici cominciano il loro esperimento cercando di mantenere stabile l'alcool che scorre nelle loro vene durante la giornata lavorativa. Del resto, se Churchill ha vinto la Seconda guerra mondiale grazie a un uso eccessivo d'alcool, poche gocce secondo loro non saranno dannose. I primi risultati ottenuti sono positivi  e il progetto si trasforma presto in un vero studio accademico, con progressi incoraggianti. Man mano che si va avanti, però, sorgono i primi problemi: mentre alcuni dei partecipanti vedono un ulteriore miglioramento, altri vedono le loro esistenze deragliare e alcuni atti audaci porteranno inevitabilmente a delle conseguenze irreversibili.

Con la direzione della fotografia di Sturla Brandth Grøvlen, le scenografie di Sabine Hviid e i costumi di Manon RasmussenUn altro giro è un dramma, divertente e commovente al tempo stesso, che celebra la vita e stimola la riflessione su temi come l'amicizia, la libertà, l'amore e l'alcool. Ha sottolineato il regista in occasione della scelta del film per il Festival di Cannes 2020: "Non bevo mai prima di colazione. Questa è una frase di Churchill il cui ricorso all'uso eccessivo e costante di sostanze alcoliche ha contribuito a sconfiggere i tedeschi e a vincere la Seconda guerra mondiale. Altre grandi menti, artisti e scrittori, come ad esempio Tchaikovsky e Hemingway, hanno trovato coraggio e ispirazione bevendo. Dopo i primi sorsi di alcol, sappiamo tutti cosa accade ai nostri sensi, la fiducia in noi stessi cresce, abbiamo più bisogno di parlare, le stanze diventano più grandi e i problemi magicamente si rimpiccioliscono. Con Un altro giro ho voluto prendere in esame quanto l'alcol renda libere le persone".

Il film trae ispirazione dalle teorie dello psichiatra norvegese Finn Skårderud, secondo cui l'uomo è nato con un tasso di alcol negativo di 0,5 nel sangue", ha aggiunto Vinterberg. "Volevo rendere omaggio all'alcool ma non senza sottolineare quanto possa far male. Non dimentichiamo che molte persone muoiono per un suo uso eccessivo e  altre ancora vedono le loro vite distrutte. Convivere con l'alcool può generare vita ma può anche uccidere. Nella mia storia, si incontrano quattro bravi uomini non più giovanissimi. Hanno una vita mediocre e noiosa e sono come bloccati in schemi e abitudini difficili da estirpare. La morte è sempre più vicina, dal momento che hanno superato metà del cammino previsto. La giovinezza con la sua libertà, le infatuazioni e la leggerezza, è oramai solo un ricordo lontano. Riscopriranno però ogni cosa prendendo parte all'esperimento che prevede un consumo sistematico di alcol".

Ha infine dichiarato: "Un altro giro è radicato nella realtà e presenta un'intimità del tutto spiazzante, nuda, schietta e talvolta improvvisata, come in un mix di Una guerra di Tobias Lindholm, Festen da me firmato e Mariti di John Cassavetes. Tutto accade davanti alla telecamera, che diventa testimone della scena senza imporre mai la sua presenza o determinare gli eventi. Il tono spesso diviene umoristico e per certi versi scandaloso, visto l'argomento piuttosto serio. Ma volevo che il film avesse mille sfaccettature, provocasse, divertisse, e spingesse a pensare, piangere e ridere. E che lanciasse spunti di riflessione per un pubblico che oramai vive in un mondo che, sebbene in apparenza sia sempre più puritano, nell'alcool affoga: si inizia a bere eccessivamente a un'età relativamente giovane. Un altro giro è immaginato come un omaggio alla vita. Come una rivendicazione della saggezza irrazionale che getta via ogni ansioso senso comune e guarda alla gioia della lussuria e al gusto per la vita, anche se spesso con conseguenze mortali".

Il cast

A dirigere Un altro giro è Thomas Vinterberg, regista e sceneggiatore danese. Nato a Copenaghen nel 1969 e famoso per essere uno dei fondatori del movimento cinematografico Dogma 95, Vinterberg si è laureato alla National Film School di Danimarca con un cortometraggio che ha poi fatto il giro del mondo, ricevendo… Vedi tutto

Trailer

Commenti (12) vedi tutti

  • L'alcolismo è una cosa seria. Ridicolizzarlo con una storia insulsa, incongruente, irrealistica, prima ancora che sbagliata, è una cosa profondamente imbecille.

    commento di Oss
  • Notevole questo dramma scandinavo. Grande prova attoriale, in particolare di Mads Mikkelsen.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Un altro giro, ovvero la via alcolica al successo. Se il regista l'ha provata su di sè il risultato non è esaltante dato che il film è alquanto modesto ma ha però il merito di stimolare delle riflessioni che escono dal seminato opprimente del solito politicamente imposto. E di questi tempi non è poco.

    commento di bombo1
  • Bel film che tratta un argomento decisamente insolito.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Interessante ma prolisso.

    commento di gruvieraz
  • Un gruppo di amici che insegna in una scuola superiore decide di prestarsi a un esperimento che parte da uno studio secondo cui mantenendo allo 0,05% il grado alcolico nel sangue si migliorano le prestazioni di un individuo. Ovviamente si faranno prendere la mano, con conseguenze talvolta comiche e talaltra drammatiche.

    leggi la recensione completa di alfatocoferolo
  • Noi in Veneto, secondo i dettami consigliati dal film e dalle teorie di Skarderuud, secondo cui l’uomo nasce con un deficit di tasso alcolemico dello 05 %, siamo perlopiù ben abituati a colmarlo e ad avere quindi la mente aperta, rilassata dagli effetti stordenti dei vitigni di Valdobbiadene. Per coglierne quindi al meglio le sfumature e l’essenza

    leggi la recensione completa di gaiart
  • Una commedia a sfondo drammatico,mi e' piaciuto in modo contenuto e sullo stesso tema i miei film resteranno sempre Giorni Perduti e I Giorni Del Vino e Delle Rose....scusatemi.

    commento di ezio
  • Pare che la popolazione danese vanti il più alto tasso alcolemico in Europa, ciò che il film sembra confermare fin dalle prime scene: si beve molto e volentieri, fin da giovani in Danimarca. Il regista, però, ha precisato di non aver inteso denunciare l’eccessivo consumo di alcol, e neppure farne l’apologia. 

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Un cocktail così diffuso che pure annacquato viene bevuto con favore da pubblico e critica.

    leggi la recensione completa di Kurtisonic
  • l'accoppiata Vinterberg/Mikkelsen ritorna, ed è una botta! Druk è un film sconnesso, eccessivo, imperfetto, ebbro, in senso stretto e lato, ma soprattutto umano...da scolarsi d'un fiato.

    commento di giovenosta
  • Lungi dal voler essere l'apologia di un'ubriachezza 'senza secondi fini', Druk si propone come un originale inno alla vita, alla volontà di mettersi in gioco, alla necessità di sentirsi curiosi, di tentare, di prendersi dei rischi per evitare che il proprio percorso umano si concluda con una resa incondizionata alla monotonia.

    leggi la recensione completa di pazuzu
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

laulilla di laulilla
9 stelle

  Vintenberg ci parla invece di come qualche piccolo sorso di vino o di altre bevande alcoliche  possa migliorare la qualità della vita, procurando euforia e piacere, attraverso la storia  quattro amici, professori di liceo, che vorrebbero seguire la teoria stravagante dello psichiatra norvegese Finn Skårderud, secondo cui l’uomo, per star bene,… leggi tutto

13 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

Kurtisonic di Kurtisonic
5 stelle

Non sappiamo se “c’è del marcio in Danimarca” ma se la risposta fosse affermativa e avesse un odore non potrebbe che essere quello dell’alcol. Un Altro Giro, che traduce il titolo internazionale del meno benevolo Druk (Sbronzarsi, in originale) risulta già abbastanza debole nel suo assunto di partenza. Secondo una balzana teoria, vivere con una percentuale… leggi tutto

5 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

alan smithee di alan smithee
4 stelle

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - SELEZIONE UFFICIALE Secondo una balorda, eccentrica ma accattivante teoria, una piccola quantità di alcol che per natura ci risulta carente nell'organismo, custodisce in sé la soluzione per dotarci di quella verve e di quella brillantezza che, talvolta, le vicissitudini e i problemi del vivere quotidiano, ci rendono impossibile esternare,… leggi tutto

1 recensioni negative

2023
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Recensione

UgoCatone di UgoCatone
5 stelle

Il film è ben fatto e ottimamente lavorato ma l'intento“Volevo rendere omaggio all'alcool ma non senza sottolineare quanto possa far male.”, secondo me non è raggiunto, in quanto i protagonisti non sono adolescenti ma uomini maturi e per giunta insegnanti. Ora che ci siano posti dove si beve alcol in maggiore quantità di altri per molteplici ragioni a…

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Trasmesso il 12 marzo 2023 su Cielo
2022
2022

Recensione

lucasPrevitali di lucasPrevitali
10 stelle

L’ambiguità della dipendenza - Druk (Another Round)   L’uomo è nato con un deficit di alcol nel corpo dello 0,05%, mancanza che lo renderebbe meno attivo nelle relazioni sociali e in quelle psico-fisiche, meno creativo e meno rilassato. Questa è l’assurda teoria che sta alla base di Druk.   Un gruppo di amici, tutti insegnanti nello stesso…

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Recensione

Furetto60 di Furetto60
8 stelle

Il filosofo e pensatore danese padre dell'esistenzialismo Soren Kierkegaard, nell'incipit apre il film con una bella citazione: «Cos'è la giovinezza? Un sogno. Cos'è l'amore? Il contenuto di un sogno». Quattro amici e colleghi insegnanti, festeggiano il quarantesimo compleanno, di uno di loro, conducono una vita piatta, monotona e spenta, alle prese con i soliti…

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2021
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L’Oscar per il migliore film straniero 2021 è andato a questo film danese, diretto da Vinterberg, di cui avevo visto in passato il notevole Il sospetto, sempre con l’attore (bravissimo) Mads Mikkelsen. E’ un’opera particolare, in cui alcuni professori, che forse vivono la loro realtà con noia, decidono di seguire la teoria secondo la quale dovremmo avere…

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diomede917 di diomede917
8 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: UN ALTRO GIRO   Quanto è bello il contrasto che esiste tra il titolo originale e quello italiano dell’ultimo premio Oscar come Migliore film straniero.   Perché credo contenga le due chiavi di lettura che il regista Thomas Vinterberg abbia voluto dare al suo film.   Da una parte il più diretto Druk…

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alfatocoferolo di alfatocoferolo
7 stelle

Mikkelsen è il Maradona del grande schermo. Una squadra di buoni comprimari, con un regista capace, uomini in grado di reggere il campo ma senza grosse pretese, con lui è in grado di arrivare al successo e fare la differenza grazie al carisma e al talento di un unico fuoriclasse. È accaduto con Le mele di Adamo, succede ancora con Un altro giro. La sufficienza mi pare…

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gaiart di gaiart
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Mulligan71 di Mulligan71
6 stelle

Ci sono quattro amici ma manca il bar, e quindi decidono di farselo da soli, almeno per quello che riguarda la parte alcolica. Thomas Vinterberg, uno degli allievi del Dogma del primo Von Trier, s'inventa questo racconto d'amicizia e tasso alcolemico, ambientato nella sua Danimarca. Quattro vite in secca, quattro insegnanti, che decidono, da un'idea di uno psicologo norvegese che dice che si…

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barabbovich di barabbovich
7 stelle

Quattro amici, tutti insegnanti in una scuola superiore, stimolati dall'idea dello psichiatra Finn Skårderud secondo il quale un costante tasso alcolico dello 0,5 per mille aiuterebbe le relazioni e la performatività, decidono di tentare una sorta di programma. Dapprima i risultati sono esaltanti, ma quando i quattro si lasciano prendere la mano la situazione sfugge al loro…

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Zagarosh di Zagarosh
8 stelle

Il nuovo film di Thomas Vinterberg racconta la storia di quattro docenti di scuola superiore e del loro singolare esperimento: bere quotidianamente una determinata quantità di alcol nel tentativo di ritrovare una perduta vitalità, di essere nuovamente creativi, ispirati, “migliorando” così il lavoro con i propri studenti e la qualità delle loro relazioni…

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laulilla di laulilla
9 stelle

  Vintenberg ci parla invece di come qualche piccolo sorso di vino o di altre bevande alcoliche  possa migliorare la qualità della vita, procurando euforia e piacere, attraverso la storia  quattro amici, professori di liceo, che vorrebbero seguire la teoria stravagante dello psichiatra norvegese Finn Skårderud, secondo cui l’uomo, per star bene,…

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Uscito nelle sale italiane il 17 maggio 2021
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