È un puro dovere di cronaca quello che ci porta a riportare - oggi lunedì 26 ottobre e primo giorno della rinnovata chiusura delle sale cinematografiche - i dati del botteghino del weekend appena terminato. Per quanto siano dati in perdita rispetto al weekend precedente (ma le scuse questa volta reggono tutte, perché nonostante il brutto tempo, era dura che gli spettatori affluissero alle sale mentre stavano incollati alla tv ad aspettare di capire che ne sarebbe stato delle loro vite) sono comunque dati di un settore che era ancora "aperto", nonostante tutti i problemi che si sono registrati dal momento delle riapertura ad oggi. Al pari di molte altre attività, cinema e teatri tornano a chiudere: un colpo che si assomma a tutto quanto già vissuto sin qui. Non discutiamo le scelte - nonostante i mesi passati abbiano provato (causa anche la modestissima affluenza) che i cinema fossero luoghi sicuri. Scriviamo solo questa pagina di diario, con la speranza che chi dovesse tornare qui tra qualche tempo (speriamo il più possibile breve) la legga sorridendo, come davanti al ricordo di una brutta cosa che sembrava letale per il cinema ma che è passata e alla quale è seguito un periodo d'oro.
Il dato del totale del fine settimana è stato di 1.594 mila euro, con un calo del 10,5% sul weekend precedente. La miglior media sala è stata per Sul più bello (nomen omen) con 657 euro per copia, seguito da Greendland (552) e da Un divano a Tunisi (531).
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