Attraverso un libro sul vampirismo David Gray sconfigge una setta di non-morti. Un capolavoro dell'horror tra espressionismo e onirismo, un grande film sperimentale in cui Dreyer lavora sul sonoro e u cromatismi bianchi accecanti. Celebre la sequenza della sepoltura in soggettiva, citata mille altre volte. Il film è ispirato a "Carmilla" di Sheridan Le Fanu.
in questo film Carl Theodor Dreyer affronta il tema della paura in una meditazione surreale dove la logica cede il passo alle emozioni fino al terrore che assale nella percezione di un'altra realtà dove si aggirano gli spiriti maligni che tormentano i viventi.
Ispirato a Carmilla di Sheridan Le Fanu, Dreyer crea una serie di scene di grande intensità espressiva, in grado di esprimere un’autentica atmosfera da incubo soffuso da un’irreale bellezza. Il film sembra come avvolto in una nebbia eterna, ottenuta con il semplice espediente di un filtro di garza sulla cinepresa.
Film innegabilmente di qualità che sente però il peso degli anni e non gode di particolare freschezza. Si fa apprezzare molto nel suo contesto, con scene e costruzioni che faranno scuola ma per lo spettatore moderno può risultare noioso.
Non ho mai visto un film così suggestivo, la famosa soggettiva dalla bara(che non conoscevo prima di averla vista) mi ha lasciato sbalordito, una delle riprese più geniali che mi sia capitato di vedere.
Con il film VAMPYR (1932) Carl Theodor Dreyer affronta il tema della paura in una meditazione surreale dove la logica cede il passo alle emozioni fino al terrore che assale nei momenti di percezione di un’altra realtà dove si aggirano spiriti maligni che tormentano i viventi. Liberamente ispirato al racconto Carmilla di Sheridan le Fenu, che ha codificato le regole… leggi tutto
"...E dopo, quando abbiamo fatto un secondo film e un terzo sapevamo bene che non ci sono solo i problemi sociali. Abbiamo anche alcuni problemi ontologici e ora credo che un bell'ammasso di merda sia in arrivo dal…
Da sempre l'affascinante, conturbante figura del vampiro suscita l'interesse e stimola la creatività di molti, non solo nel mondo della letteratura, ma anche, e soprattutto, in quello dell'arte cinematografica..…
Film del 1932 diretto dal grande regista danese Carl Theodor Dreyer;è questo il primo film sonoro fatto dal regista anche se al suo interno è quasi totalmente assente e poco importante la presenza del dialogo.
Di tutti i film di Dreyer è quello da cui è più facile iniziare ad osservare I suoi lavori.
Più che un film horror è un film onirico,con…
Venerdì 13, quale giorno migliore per continuare la bella iniziativa di supadany con un mini-sondaggio sugli horror preferiti dagli utenti di Filmtv? Io ne ho inseriti 10, a voi il compito di aggiungerne degli…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Le scelte individuali di tutti i giorni definiscono non solo la nostra vita presente e futura, ma condizionano in qualche modo anche ciò che ci circonda: persone, animali, e ambiente. L'essere umano…
Mi limito a dire che seguirò un criterio di disposizione puramente cronologico: pervenire ad una graduatoria sarebbe persino offensivo per quelli che ritengo tutti capolavori. Abbiate pazienza per qualche errore…
L’uomo con la falce suona una piccola campana sul pontile di un fiume. E attende. Un altro uomo cerca una stanza in una locanda, la macchina da presa ne traccia lo spazio interno. I rintocchi di quella campana. Come presagi.
Una chiave che gira, la porta lentamente si apre, il corpo invecchiato di un uomo, un risveglio carico di tensione, l’insegna in ferro di un angelo, la…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (7) vedi tutti
in questo film Carl Theodor Dreyer affronta il tema della paura in una meditazione surreale dove la logica cede il passo alle emozioni fino al terrore che assale nella percezione di un'altra realtà dove si aggirano gli spiriti maligni che tormentano i viventi.
leggi la recensione completa di buferaIspirato a Carmilla di Sheridan Le Fanu, Dreyer crea una serie di scene di grande intensità espressiva, in grado di esprimere un’autentica atmosfera da incubo soffuso da un’irreale bellezza. Il film sembra come avvolto in una nebbia eterna, ottenuta con il semplice espediente di un filtro di garza sulla cinepresa.
commento di Marcello del CampoAllucinante. Eppure oggi, ci si accorge che possiede tracce lynchiane! 70 anni prima… Meraviglioso Capolavoro orrorifico.
commento di GoonieAleFilm innegabilmente di qualità che sente però il peso degli anni e non gode di particolare freschezza. Si fa apprezzare molto nel suo contesto, con scene e costruzioni che faranno scuola ma per lo spettatore moderno può risultare noioso.
commento di alfatocoferoloCapolavoro del cinema muto. Dreyer è un grandissimo regista, o meglio, è stato. Comunque trama e scenografia la fanno da padrone in questa pellicola.
commento di MondoMarcioNon ho mai visto un film così suggestivo, la famosa soggettiva dalla bara(che non conoscevo prima di averla vista) mi ha lasciato sbalordito, una delle riprese più geniali che mi sia capitato di vedere.
commento di crazydiamond39