Pietro Zinni (Edoardo Leo), ricercatore e genio trentasettenne, perde il posto di lavoro a causa dei tagli all'università. Per sopravvivere ha un'idea tanto semplice quanto drammatica: mettere insieme una banda criminale, reclutando i migliori ex colleghi finiti a lavorare chi benzinaio o come lavapiatti e chi a giocare a poker. Contando su macroeconomia, neurobiologia, antropologia, lettere classiche e archeologia, la banda ha un successo immediato, le cui conseguenze - soldi, potere e donne - saranno però difficili da gestire.
Note
Verrebbe da dire «finalmente». Finalmente una commedia italiana che convince pur utilizzando un pretesto già abusato, quello del precariato qui declinato nell’ancora più “pericolosa” variante universitaria. Il tentativo, apprezzabile nella sua spudoratezza, di recuperare il gusto attoriale di "I soliti ignoti" mischiandolo con una certa estetica statunitense tra i flashback e le riprese di Roma dall’alto con la calda fotografia di Vladan Radovic. Merito dell’esordiente salernitano Sydney Sibilia che aveva già convinto con il corto "Oggi gira così". Interessante anche la scelta degli attori, da cortocircuito tra tv e web con mezzo cast di "Boris" (Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Pietro Sermonti) e gli ideatori di "The Pills".
Geniale! Uno dei pochi film italiani che mi ha tenuta inchiodata allo schermo. Intelligente, ironico, graffiante, denuncia il fatto che in Italia è meglio darsi al crimine. Dialoghi stimolanti e stringenti, insomma: una chicca!
Divertente reinterpretazione grottesca di una società attuale piena di contraddizioni e paradossi. Al netto di saltuari macchiettismi e ampollosità, nonché piccole incongruenze, i bravi interpreti, una regia funzionale e la scrittura scorrevole intrattengono efficacemente.
Un buon incipit per una trilogia sperimentale tutta italiana che in questo primo capitolo sfrutta uno stile alla breaking bad mischiato alla commedia per raccontare in modo intelligente e dissacrante la precarietà del mondo del lavoro e della ricerca scientifica in Italia.
Commedia fresca e originale che all'interno dell'odierno panorama del cinema leggero italiano diventa pura poesia. L'esordiente Sydney Sibilia è bravo a curare sia il lato comico sia quello di critica sociale. Peccato solo per i due sequels immediati assolutamente innecessari.
Film caruccio, niente di che ma si ride e si riflette. La recitazione, buona, tiene botta, e i personaggi sono simpatici. Senza ricercare per forza il capolavoro, una pellicola dignitosa.
Interessante commedia sulla 'meritocrazia' tipicamente italiana. Vince chi si arrangia anche nell'illegalità ed irresponsabilità.
Purtroppo vedo anche una significativa irresponsabilità nel pubblicizzare l'uso di queste sostanze sotto forma di caramelline.
Nel mio giudizio prevale quest'ultimo aspetto!!!
notevole e convincente l'affresco dell'italica umanità: chi non si è riconosciuto almeno un po'? Il soggetto è geniale, i personaggi ben riusciti, ma la storia procede a strappi e non mi ha mai preso del tutto.
Ben scritto, ben diretto e ben recitato. Una commedia italiana fatta come la fanno gli americani, una bella storia di riscatto, con personaggi simaptici e molte situazioni divertenti. Consigliato.
Sette personaggi in cerca di un posto (di lavoro) nel mondo. Un mondo in tenero disfacimento nel quale «ogni cosa finisce per prendere una piega surreale» (come si domanda uno di loro). Come definire altrimenti la condizione così assurda del sistema occupazione italiano e, nello specifico, il perverso tritacarne (le cui lame sono azionate cinicamente dalle solite infide leve politiche) in… leggi tutto
Se un paese non è in grado di dare la dovuta considerazione alle sue eccellenze, trattandole anzi come se fossero delle magagne imbarazzanti che è meglio nascondere, rende allora legittima una reazione portata fino alle conseguenze della illegalità e del calpestio delle regole?
Dilemma non da poco, che è alla base dell'interessantissimo esordio cinematografico di… leggi tutto
Un gruppo di persone in odore di precariato non trova di meglio che costruire in laboratorio una droga sintetica, da vendere in discoteca e che permetta loro di sopravvivere.L'idea non e' male ma queste commediole, sfornate in quantita' industriale comincia a stancare e gli sfondi sociali che avvolgono queste pellicole sono esili e scontati e alla lunga mi lasciano indifferente.Ma si,… leggi tutto
Una commedia che non decolla, fa un po' ridere, fa un po' riflettere, tutto un po', però la sceneggiatura imperfetta non consente al regista di riuscire negli intenti che (forse) si era prefissato. Attori discreti. Scimmiotta un po' l'incipit di Breaking Bad, qui però si sconfina subito nella commedia e, peccato, nella critica sociale moralistica con un finale banalotto. Film che…
Libero De Rienzo
un interprete camaleontico, capace di fare divertire e riflettere (Fortapasc).
Un viso simpatico, un viso da persona normale, un attore in grado di essere un tutto unico con il suo…
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
Quando, all'interno del poco lusinghiero, parecchio stantio panorama della commedia italiana contemporanea, qualche giovane autore riesce a venirsene fuori con prodotti che esulano dal cinepanettonismo e/o dal paratelevisivo c'è solo da stappare la bottiglia riserva speciale che si teneva in cantina per una grande occasione. E “Smetto quando voglio” dell'esordiente Campano…
“In Italia una droga, per essere definita tale, deve essere censita nell’elenco delle molecole illegali del Ministero della Salute: cocaina, eroina, anfetamina, metadone, ecstasy e più o meno altre duecento molecole fanno parte di quell’elenco. Se una molecola non è in quella tabella, allora la puoi produrre, la puoi assumere ma soprattutto la puoi vendere. A 24…
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Commenti (20) vedi tutti
Geniale! Uno dei pochi film italiani che mi ha tenuta inchiodata allo schermo. Intelligente, ironico, graffiante, denuncia il fatto che in Italia è meglio darsi al crimine. Dialoghi stimolanti e stringenti, insomma: una chicca!
commento di AleaustraleSenza infamia senza lode
leggi la recensione completa di siro17Divertente reinterpretazione grottesca di una società attuale piena di contraddizioni e paradossi. Al netto di saltuari macchiettismi e ampollosità, nonché piccole incongruenze, i bravi interpreti, una regia funzionale e la scrittura scorrevole intrattengono efficacemente.
commento di Stefano LUn buon incipit per una trilogia sperimentale tutta italiana che in questo primo capitolo sfrutta uno stile alla breaking bad mischiato alla commedia per raccontare in modo intelligente e dissacrante la precarietà del mondo del lavoro e della ricerca scientifica in Italia.
commento di CineNihilistCommedia fresca e originale che all'interno dell'odierno panorama del cinema leggero italiano diventa pura poesia. L'esordiente Sydney Sibilia è bravo a curare sia il lato comico sia quello di critica sociale. Peccato solo per i due sequels immediati assolutamente innecessari.
leggi la recensione completa di marcopolo30Film caruccio, niente di che ma si ride e si riflette. La recitazione, buona, tiene botta, e i personaggi sono simpatici. Senza ricercare per forza il capolavoro, una pellicola dignitosa.
commento di la criticonaNiente di cosi' eccezionale da segnalare.voto.2.
commento di chribio1Forse la scrittura non è sempre lineare ma mi sono divertito
commento di Arpo05Interessante commedia sulla 'meritocrazia' tipicamente italiana. Vince chi si arrangia anche nell'illegalità ed irresponsabilità. Purtroppo vedo anche una significativa irresponsabilità nel pubblicizzare l'uso di queste sostanze sotto forma di caramelline. Nel mio giudizio prevale quest'ultimo aspetto!!!
leggi la recensione completa di Bradynotevole e convincente l'affresco dell'italica umanità: chi non si è riconosciuto almeno un po'? Il soggetto è geniale, i personaggi ben riusciti, ma la storia procede a strappi e non mi ha mai preso del tutto.
commento di andenkoL'ho preso alla lettera. E infatti, dopo pochi minuti, ho smesso (di vederlo)
commento di kahlzerL'allucinante situazione dei protagonisti si trasforma in un allucinogena avventura, surreale e godibilissima. Un trip colorato e divertente.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliIntelligente e divertente.
leggi la recensione completa di ezzo24Divertente e brillante. Commedia godibile ben girata e recitata e non priva di qualche riflessione. Da vedere.
commento di gacCarina l'idea degli aspiranti ricercatori che si mettono a spacciare, ma dopo un po' il film si trascina.
commento di ENNAHBello, facile, leggero, probabilmente anche nonostante gli intenti, divertente. Per essere italiano poi...
commento di il drugoCommedia all'americana molto molto carina.
commento di Stelvio69Dal cast di Boris, altre sorprese, dopo i consigliatissimi film di Vendruscolo. Un vero gioiello, consigliatissimo.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloQuesto è uno di quei film che poi, in futuro, verrà utilizzato per meglio fare capire come stavano le cose, nei lontani anni '10 del XXI secolo.
leggi la recensione completa di tobanisBen scritto, ben diretto e ben recitato. Una commedia italiana fatta come la fanno gli americani, una bella storia di riscatto, con personaggi simaptici e molte situazioni divertenti. Consigliato.
commento di mosez