Regia di Penny Lane vedi scheda film
Richard Nixon nel periodo più delicato della sua carriera politica, tra il 1972 e il 1974, raccontato attraverso le immagini amatoriali girate in super 8 da alcuni dei suoi più stretti collaboratori.
L'idea è decisamente intrigante: un'occhiata indiscreta al Nixon privato, quello tra le mura della Casa bianca, che parlava senza filtri con i suoi più stretti collaboratori; il lato voyeuristico della faccenda non è però compensato in questo lavoro da immagini che giustifichino il dovuto entusiasmo: gli 85 minuti di Our Nixon raccontano bene o male ciò che lo spettatore poteva prevedere fin dall'inizio e non contengono alcunché di scioccante o di rivoluzionario. La caduta (dal potere) di uno degli uomini più potenti del Novecento viene quindi narrata principalmente tramite i filmati d'archivio di telegiornali e di altri servizi televisivi dell'epoca; il 'nostro' Nixon, quello dei filmini di H. R. Haldeman, John Ehrlichman e Dwight Chapin, rimane fondamentalmente oscuro e imperscrutabile anche dopo la visione di questo documentario, in particolar modo per il pubblico non americano o comunque non troppo esperto sul soggetto-oggetto di questo lungometraggio. Si tratta a ogni buon conto dell'esordio registico di Penny Lane, che farà ben presto carriera come documentarista con opere meglio focalizzate su argomenti altrettanto originali (Nuts!, 2018, sul folle dottor Brinkley, oppure Hail Satan?, 2019, sul The Satanic Temple, chiesa satanica americana). 5/10.
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