Espandi menu
cerca
Frozen Land

Regia di Aku Louhimies vedi scheda film

Recensioni

L'autore

bradipo68

bradipo68

Iscritto dal 1 settembre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 265
  • Post 30
  • Recensioni 4749
  • Playlist 174
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Frozen Land

di bradipo68
8 stelle

Il titolo internazionale di questo film è Frozen Land,terra ghiacciata e rende benissimo l'idea della Finlandia e della sua capitale Helsinki attanagliate dal gelo che entra fin dentro le ossa e non solo dal punto di vista fisico.Soprattutto morale.Come ne L'argent di Bresson c'è un simbolo del male(una banconota malamente contraffatta con una stampante di computer) che passa di mano in mano e che determina il cambiamento(in peggio) del destino di molte persone.Ma all'inizio c'è qualcosa di ancora più triste da sentire:tutto prede spunto da un professore di letteratura che viene licenziato dalla sua scuola, viene allontanato non perchè sia un cattivo insegnante,anzi lui è uno dei migliori,è solo che in quella scuola la letteratura serve a poco.La cultura viene sacrificata all'altare dell'economia globale e della sua fase di pericolosa recessione.Il film procede seguendo questa banconota e quando questa viene persa di vista continua pedinando i personaggi tutti alle prese con la propria crisi personale e di prospettive.Il figlio del professore pensa a ubriacarsi e a drogarsi e magari fare piccoli traffici per mantenersi,il suo amico si mette nei guai perchè vuole portare via segreti industriali dalla fabbrica del padre della propria ragazza(incinta) d'accordo con lui,un rappresentante di aspirapolveri decide di ubriacarsi dopo tanto tempo senza alcol(e senza lavoro,ha perso anche la sua macchina che era l'ossigeno per il suo lavoro) e compie un gesto senza rimedio,una poliziotta alle prese con gravi problemi familiari si accorge di quanto è pericoloso il suo lavoro.Esistenze che si sfiorano in un crescendo di negatività che attanaglia i protagonisti di un film che mostra una Finlandia alle prese con la crisi economica globale.Non il paese dei balocchi ma un teatro di ghiaccio che fa da sfondo a una reazione a catena in cui ognuno involontariamente si fa carico del dolore di chi lo precede .Definire pessimista questo film è quasi un eufemismo ma a volte è necessario prendere coscienza di un mondo che non è quello sognato da noi tutti.E anche dai personaggi che animano il film che cercano tutti più o meno di alleviare il peso della tragedia che si portano dentro.Uno dei personaggi dice che un giorno le cose funzioneranno meglio.Il problema è che lui non sarà lì a rendersene conto.Louhimies raccorda armoniosamente tutte le storie arrivando anche a cambiare più volte stile di ripresa(e di montaggio durante il film) come se cercasse di adattare la sua regia al tipo di personaggio che in quel momento è in scena.Un lavoro alla Altman prendendo spunto dal rigore stilistico di Bresson ma arrivando ad avere una fisionomia propria.E'questa la bravura di Louhimies.O forse è semplicemente Helsinki che in questo film è lontanissima dal modello cartolina a cui siamo abituati.In fondo per noi è una meta turistica da sogno.Per chi ci vive può essere un incubo a cui è impossibile sottrarsi.

Su Aku Louhimies

regia di ottima fattura

Su Jasper Pääkkönen

molto bravo

Su Mikko Leppilampi

ottimo

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati