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The Raven

Regia di James McTeigue vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su The Raven

di alan smithee
4 stelle

Dopo aver fatto scempio del personaggio di uno degli autori piu' noti e celebrati della letteratura gialla (sto parlando di Sharlock Holmes e delle ultime terribili due trasposizioni a cura dell'ex Mr. Madonna - regista comunque non pessimo, a mio avviso), perche' non devastare direttamente la vita di uno scrittore?
Edgar Allan Poe poi nella sua breve vita ne ha fatto piu' di Carlo in Francia, dunque ricamarci un bel intrighetto sanguinolento nell'ambito del ritrovamento del suo cadavere che male puo' fare al celebre autore dei piu' appassionanti racconti gotici ed orrorifici dell'800?
Che James McTeigue non fosse un regista di spiccata personalita', raffinatezza e cristallina ispirazione non c'erano dubbi, ma il suo film d'esordio (V per vendetta) non era cosi' male, e una certa capacita' di tenere il ritmo della vicenda e di rendere visivamente soddisfacenti scene di action movimentate ed adrenaliniche glielo davamo per acquisito. Qui il furbetto ficca corvi in ogni inquadratura, quasi bastasse semplicemente questo banale stratagemma a rendere cinematograficamente le gotiche, tetre e insane atmosfere che trasudano prepotentemente negli inquietanti racconti del celebre romanziere.
Questo film decisamente brutto ed inutile invece procede solo per accumuli: Poe dannato ma in fondo un simpatico ubriacone innamorato ed in cerca di ispirazione, un baldo bell'ispettore di polizia che non ci capisce un'acca (Luke Evans visto in Tamara Drewe), la bella promessa dello scrittore (Alice Eve,un mix genetico piuttosto strategicamente riuscito tra la Knightley e la Witherspoon), e un maniaco omicida di cui non si sa nulla fino alla fine, quando la sceneggiatura pazzesca del film lo fa uscire dal cappello a cilindro come un coniglio. Ma a quel punto e' troppo tardi, il film e' gia' inesorabilmente condannato alla mediocrita'. Non salva parzialmente l'operazione nemmeno l'interpretazione di un John Cusack svogliatissimo, lontano anni luce dagli splendidi personaggi che hanno caratterizzato la sua non banale carriera quasi trentennale.

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