Delia (Paola Cortellesi) è la moglie di Ivano, la madre di tre figli. Moglie, madre. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Siamo nella seconda metà degli anni '40 e questa famiglia qualunque vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle. Ivano (Valerio Mastandrea) è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante. Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.
Un esordio registico col botto per Paola Cortellesi. Meritati e spontanei applausi alla fine del film dove è riuscita ad alleggerire con intelligenza e maestria un argomento drammatico e purtroppo ancora attuale riguardante le nostre lacune mentali irrisolte.
Visto ieri sera. Grandi aspettative, in buona parte soddisfatte. La Cortellesi è brava, come anche gli altri interpreti.. fa male e commuove, fa anche sortidere. Un grazie a queste donne italiane perché è a loro che dobbiamo la nostra attuale condizione di donne libere..
Il film è bello ma non bellissimo e l'applauso finale in sala dopo quasi un mese di programmazione, è più un passaparola che altro.
E' una specie di imitazione dei grandi film del neorealismo, senza averne il mordente. Merita ugualmente un'ampia sufficienza per il bel messaggio finale, quanto mai attuale di questi tempi. 3 stelle e mezzo
CHE LA CORTELLESI FOSSE BRAVA L'HO SEMPRE SAPUTO. MA QUESTO FILM, QUASI TUTTO SUO, MI HA MOLTO PIACEVOLMENTE SORPRESO ED AVENDO VISSUTO QUEI GIORNI (ANCHE SE IN ALTRO LUOGO), L'HO COLLEGATO EMOTIVAMENTE A ROMA CITTA APERTA E AD ANNA MAGNANI.
SPERO VADA AGLI OSCAR E RITENGO CON BUONE PROBABILITA' DI SUCCESSO.
Un buon film, a volte un po' retorico e con qualche ingenua banalità, ma molto inscritto nella storia e nella cultura italiana, e con molti valori sempre cari alla regista e certamente condivisibili
È stata una piacevole sorpresa anche per me.
Non mi aspettavo tanta bravura di tutti gli interpreti: evidentemente sentivano molto bene ognuno la propria parte.
Il film della Cortellesi, saldamente ancorato alla nostra cultura cinematografica, riesce con grazia e potenza evocativa a riportare lo spettatore a nutrire emozioni sincere, ad appassionarsi ai personaggi e a soffrire con loro come se fosse posto egli stesso nella medesima condizione.
A riconoscersi e forse a giudicarsi.
Un miracolo.
strepitoso debutto registico di una comica che grazie alla leggerezza del tocco, ha parlato di concetti troppo importanti, con un piede ben saldo nel nostro glorioso passato cinematografico, regalandoci un personaggio importante che rimarrà
Nonostante qualche difetto, C'è ancora domani trasuda amore per i personaggi femminili che descrive, vale per il sorprendente crescendo di emozioni che riempie l'ultima mezzora, e si distingue per l'uso originale delle musiche.
AL CINEMA
Nella Roma di fine Guerra, appena valicata la seconda metà dei '40, mentre le truppe degli alleati continuavano a presidiare i viali della capitale, in un quartiere popolare la vita della casalinga Delia si scandiva con lo schiaffo del risveglio mattutino, inferto dal marito Ivano come un atto dovuto, più che come un gesto motivato da qualche fatto o circostanza.… leggi tutto
Buongiorno.
Un potente malrovescio mattutino con gli occhi ancora impiastricciati di sonno, rappresenta il rituale risveglio della servetta - mitico momento del neorealismo di Umberto D. di De Sica - di Delia che si appresta ad affrontare la giornata, antipasto delle vessazioni che subirà in silenzio dal laido marito Ivano pur di portare a termine i suoi compiti.
C'è… leggi tutto
Vi starete comprensibilmente stufando di un commento del box office che ogni weekend si apre puntualmente sul film di Paola Cortellesi, ma le dimensioni del fenomeno sono tali che non possono essere trascurate e vanno…
Roma, seconda metà degli anni ’40. La città è ancora scossa dalla guerra da poco conclusa e la povertà di mescola al senso di liberazione che aleggia nell’aria. Delia è moglie di Ivano e madre di tre figli, nonché badante del suocero. Le sue giornate si svolgono monotone, tra piccoli lavoretti per racimolare qualche soldo in più,…
Confesso subito d'essere uomo di parte. Paola Cortellesi è, per quanto mi riguarda, la maggiore attrice comica italiana, nonché la migliore presentatrice televisiva, genuina erede di Loretta Goggi. Perciò è con un po' di dispiacere che devo constatare che il suo esordio alla regia non sia esattamente un capolavoro. Certo, le intenzioni sono le migliori, e anche la…
Dopo una carriera come comica, imitatrice, personaggio televisivo e, quindi, attrice, Paola Cortellesi debutta alla regia con un cinema estremamente popolare ma (anche?) di spessore, ancorandosi “furbescamente” alla tradizione della commedia all’italiana ma anche distaccandosene per abbracciare in toto ascendenze e sensibilità molto più stringenti e attuali, e…
C'è ancora. Con uno slancio, a questo punto, veramente fenomenale il film di Paola Cortellesi dribbla anche l'attacco di Napoleon e mantiene saldamente il controllo della prima posizione per la quinta settimana…
Le radici del cinema italiano, risultano ben piantate nell’immediata fine del secondo conflitto mondiale, da cui il movimento del “Neorealismo” ha tratto linfa vitale, nel mostrare la realtà con nuove modalità espressive. Paola Cortellesi, nel suo debutto alla regia, non si dimentica di tale lezione, unendo stilemi neorealisti con il suo background di attrice di…
Paola Cortellesi verso l’infinito e oltre. Non era facile tenersi alle spalle un colosso come Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente al suo primo weekend di programmazione, ma…
Avevo lasciato la Cortellesi anni fa a pellicole tutt'altro che memorabili come "Nessuno mi può giudicare" o "Scusate se esisto", dirette dal marito Riccardo Milani, poi per alcuni anni non l'ho seguita al cinema e adesso la ritrovo in veste di attrice e autrice con un film che segna un bel passo in avanti. "C'è ancora domani" non è la solita commedia che lo spettatore si…
Nella Roma postbellica del 1946 Delia (Paola Cortellesi) è la moglie del manesco Ivano (Valerio Mastandrea) e la madre di tre figli: Marcella (Romana Maggiora Vergano) in età da marito e due discoli ragazzini. Delia si alza dal letto con un ceffone di Ivano e si prende faticosamente cura della famiglia e del suocero allettato (Giorgio Colangeli), ma è sempre…
Nell’incipit del film, una donna, Delia si sveglia, si gira e dopo aver dato il buongiorno al marito Ivano, si becca un bel ceffone in pieno viso, trattasi solo di un antipasto ,di tutte le botte che prenderà in seguito. Paola Cortellesi attrice di indubbio talento, esordisce alla regia e fa subito il botto. Comincia con un formato 4/3, con le musiche d'epoca e fotografia in bianco…
Ormai è il caso di dirlo. Siamo di fronte a un nuovo fenomeno italiano. I numeri di C’è ancora domani di Paola Cortellesi crescono di weekend in weekend e sono i numeri di un titolo di cartello:…
Delia è "una brava donna di casa" nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però "ha il difetto che risponde", in un'epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca…
Per il suo esordio dietro la macchina da presa, Paola Cortellesi si ritaglia il ruolo di martire, con un personaggio che riecheggia in sedicesimi - si parva licet - l'Antonietta di Sophia Loren in Una giornata particolare. Siamo nella Roma testaccina del maggio 1946, con le milizie americane che ancora presidiano le strade cittadine e con le donne che stanno per essere ammesse al voto per la…
Esordio con bocciatura: "C'è ancora Domani" (2023) di Paola Cortellesi
E' chiaro che non ci si poteva aspettare molto dall'attrice che ha interpretato la "borgatara" Monica in "Come un gatto in tangenziale" (2017, Riccardo Milani), ma sicuramente erano presenti i presupposti per creare un buon film. L'esordiente regista, che interpreta anche il ruolo di protagonista del film, pone al…
Paola Cortellesi divora tutto. Il passaparola e il patrocinio di parte della critica (anche qui) spingono C’è ancora domani a superare i 7 milioni di incasso totale in soli due weekend di programmazione e…
Buongiorno.
Un potente malrovescio mattutino con gli occhi ancora impiastricciati di sonno, rappresenta il rituale risveglio della servetta - mitico momento del neorealismo di Umberto D. di De Sica - di Delia che si appresta ad affrontare la giornata, antipasto delle vessazioni che subirà in silenzio dal laido marito Ivano pur di portare a termine i suoi compiti.
C'è…
un film folgorante, come il suo bianco e nero di una volta.
la creatura di cortellesi brilla di un fermento e di un entusiasmo raro, almeno in certo genere italiano.
la delia di cortellesi inizia la sua giornata con uno schiaffo al suo "buongiorno ivà" e prosegue di corsa dopo aver fatto la colazione a tutti e aver fatto uscire tutti per lavoro e scuola.
poi inizia a correre da un…
Paradossalmente, a film terminato, ho avvertito il peso dei fin troppi disinneschi a salvaguardare dalla storia il potentissimo segnale finale, fulcro della pellicola. Il film si fa vedere, sia chiaro, un affresco purtroppo reale di patriarcato becero e ancora tristemente vegeto, dove comunque ogni ceto femminile paga pegno a suo modo, e nonostante la messaggistica sia ancora acerba e…
AL CINEMA
Nella Roma di fine Guerra, appena valicata la seconda metà dei '40, mentre le truppe degli alleati continuavano a presidiare i viali della capitale, in un quartiere popolare la vita della casalinga Delia si scandiva con lo schiaffo del risveglio mattutino, inferto dal marito Ivano come un atto dovuto, più che come un gesto motivato da qualche fatto o circostanza.…
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Commenti (11) vedi tutti
Un esordio registico col botto per Paola Cortellesi. Meritati e spontanei applausi alla fine del film dove è riuscita ad alleggerire con intelligenza e maestria un argomento drammatico e purtroppo ancora attuale riguardante le nostre lacune mentali irrisolte.
commento di iroVisto ieri sera. Grandi aspettative, in buona parte soddisfatte. La Cortellesi è brava, come anche gli altri interpreti.. fa male e commuove, fa anche sortidere. Un grazie a queste donne italiane perché è a loro che dobbiamo la nostra attuale condizione di donne libere..
commento di PaolabibiIl film è bello ma non bellissimo e l'applauso finale in sala dopo quasi un mese di programmazione, è più un passaparola che altro. E' una specie di imitazione dei grandi film del neorealismo, senza averne il mordente. Merita ugualmente un'ampia sufficienza per il bel messaggio finale, quanto mai attuale di questi tempi. 3 stelle e mezzo
commento di xale78xEccellente esordio alla regia di Paola Cortellesi. Film originale e sorprendente. Diverte, fa pensare e commuove.
leggi la recensione completa di Furetto60CHE LA CORTELLESI FOSSE BRAVA L'HO SEMPRE SAPUTO. MA QUESTO FILM, QUASI TUTTO SUO, MI HA MOLTO PIACEVOLMENTE SORPRESO ED AVENDO VISSUTO QUEI GIORNI (ANCHE SE IN ALTRO LUOGO), L'HO COLLEGATO EMOTIVAMENTE A ROMA CITTA APERTA E AD ANNA MAGNANI. SPERO VADA AGLI OSCAR E RITENGO CON BUONE PROBABILITA' DI SUCCESSO.
commento di BASE41Un buon film, a volte un po' retorico e con qualche ingenua banalità, ma molto inscritto nella storia e nella cultura italiana, e con molti valori sempre cari alla regista e certamente condivisibili
commento di MicliuzÈ stata una piacevole sorpresa anche per me. Non mi aspettavo tanta bravura di tutti gli interpreti: evidentemente sentivano molto bene ognuno la propria parte.
commento di Ellebi5419Il film della Cortellesi, saldamente ancorato alla nostra cultura cinematografica, riesce con grazia e potenza evocativa a riportare lo spettatore a nutrire emozioni sincere, ad appassionarsi ai personaggi e a soffrire con loro come se fosse posto egli stesso nella medesima condizione. A riconoscersi e forse a giudicarsi. Un miracolo.
leggi la recensione completa di ROTOTOMstrepitoso debutto registico di una comica che grazie alla leggerezza del tocco, ha parlato di concetti troppo importanti, con un piede ben saldo nel nostro glorioso passato cinematografico, regalandoci un personaggio importante che rimarrà
leggi la recensione completa di zombiEsordio interessante ma quanta retorica...
leggi la recensione completa di AlvyNonostante qualche difetto, C'è ancora domani trasuda amore per i personaggi femminili che descrive, vale per il sorprendente crescendo di emozioni che riempie l'ultima mezzora, e si distingue per l'uso originale delle musiche.
leggi la recensione completa di pazuzu