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Hunger Games: La ballata dell'usignolo e del serpente

Regia di Francis Lawrence vedi scheda film

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La recensione su Hunger Games: La ballata dell'usignolo e del serpente

di YellowBastard
6 stelle

A dieci anni dal successo del primo episodio di di Hunger Games, saga cinematografica i cui quattro capitoli hanno incassato oltre 3 miliardi tra il 2012 e il 2015) il fenomeno young adult al cinema sembra essersi definitivamente esaurito (mentre bisogna ricordare che il trend in libreria prospera invece più che mai, seppur spostandosi dal filone catastrofico/distopico a quello più fantastico/soprannaturale) e quello tratto dalla trilogia (ora quadrilogia) di romanzi di Suzanne Collins, con protagonista una Jennifer Lawrence entrata prepotentemente nell’Olimpo hollywoodiano proprio grazie a queste pellicole, sembra essere l’unico a essere sopravvissuta all’ecatombe di pellicole di genere (che presenta titoli "altolocati" quali Divergent, The Maze Runner, The Giver e Il gioco di Ender) che hanno lasciato dietro di sé poca cosa se non (macerie?) pellicole finite (giustamente) nel dimenticatoio e qualche giovane promessa (non sempre mantenuta) come Shailene Woodley o Dylan O’Brien.

 

The Hunger Games: La Ballata dell'Usignolo e del Serpente, online il primo  trailer | DDay.it

 

Con il romanzo La ballata dell'usignolo e del serpente Suzanne Collins torna ancora una volta al mondo di Panem e, dopo il successo della prima saga cinematografica, c’era da aspettarsi anche un nuovo film prequel che riportasse il pubblico nell’arena e scoprire i nuovi protagonisti del franchise, guidati però da una vecchia/nuova conoscenza.

Ambientato infatti 64 anni prima della saga principale, il nuovo film pone l’obiettivo su un giovanissimo Cornelius Snow, futuro dittatore di Panem, adattando piuttosto fedelmente le vicende del romanzo della Collins in un racconto di oltre due ore e mezza e divisa in tre ben distinti atti che ne scandiscono i momenti chiave della storia, prima, durante e dopo gli Hunger Games.

 

Francis Lawrence, dopo aver diretto Hunger Games - La ragazza di fuoco e Hunger Games - Il canto della rivolta Parte 1 e 2, viene richiamato all’ovile per tentare un’impresa altrettanto complicata, portare al successo un prequel snobbato dai più e atteso soltanto dai fan più sfegatato e dai lettori del romanzo.

Lawrence, reduce dai mediocri Red Sparrow e Slumberland, non è certo un autore ma è comunque un professionista che conosce benissimo il suo lavoro e, soprattutto, il materiale a sua diposizione che plasma con una precisa impronta stilistica, già sperimentata con successo in passato, in una messinscena il più cruda possibile e un tono estremamente mutevole, dal coming of age a fiaba dark, da una love story al musical (!), spesso senza troppe soluzione di continuità e con passaggi (troppo?) repentini di sceneggiatura.  

Figlioccio di Battle Royale (e altro ancora), Hunger Games è costruito per disturbare lo spettatore non tanto per la violenza in sé ma in quanto puro e semplice spettacolo per un popolo ricco e annoiato, che di riflesso è poi lo stesso pubblico in sala. 

 

Hunger Games-la ballata dell'usignolo e del serpente è buono

 

La ballata dell’usignolo e del serpente è però un buon esempio di prequel che, seppur non proprio originalissimo, riesce comunque a raccontarne la (stessa?) storia con uno sguardo però diverso, merito delle scenografie di Uli Hanisch che, giocando col retro-futurismo, uniscono il design dell’America anni’50 alla Berlino Nazista di Albert Speer, di un’ottima colonna sonbora e dei continui omaggi all’originale Hunger Games, con i fan che si divertiranno a coglierne i più minimi dettagli, ma che riesce a reggersi benissimo anche indipendentemente dagli altri capitoli.

 

Ma a funzionare sono soprattutto gli attori, a partire dai due personaggi principali, figure entrambe ambigue a cui, per le loro singolari performance, l’inglese Tom Blyth e la Rachel Zegler di West Side Story, volti rispettivamente di Coriolanus Snow e Lucy Gray Baird, mostrano non solo un’ottima intesa ma anche una chimica particolare per una storia d’amore tutt’altro che canonica e niente affatto scontata, fatta certamente di attrazione ma anche di dubbi, sospetti e tradimenti.

Il resto del cast comprende poi anche Hunter Schafer (Euphoria), Viola Davis, Peter Dinklage, Jason Schwartzman, Josh Andrés Rivera, Kjell Brutscheidt e Irene Böhm

 

Hunger Games: La Ballata dell'Usignolo e del Serpente, svelata la durata del  film

 

VOTO: 6,5

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