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La scelta di Anne

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Regia di Audrey Diwan

Con Anamaria Vartolomei, Luàna Bajrami, Louise Orry-Diquéro, Kacey Mottet Klein, Louise Chevillotte, Pio Marmaï, Sandrine Bonnaire Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (5)

Trama

Francia, 1963. Anne è una giovane e brillante studentessa con un promettente futuro davanti a sé. Quando però rimane incinta, teme di non poter finire gli studi e di non riuscire a scappare dai vincoli imposti dal suo background d'origine. Con gli esami finali che si avvicinano e la pancia che cresce, Anne decide di tentare un aborto illegale, anche se ciò significa dover affrontare vergogna, dolore e forse anche prigione.

Curiosità

INTERVISTA ALLA REGISTA

Cosa l’ha spinta ad adattare il romanzo di Annie Ernaux?

Conosco da tempo il lavoro della scrittrice, la forza del suo pensiero e la purezza del suo stile. Sono però arrivata tardi al romanzo. Mi ha colpito la dicotomia tra l’aborto clandestino e la realtà concreta della procedura. I miei primi pensieri sono andati alla giovane protagonista, al suo corpo e a cosa deve aver sofferto nel momento in cui le hanno detto che era incinta. E al dilemma che ha dovuto affrontare: rischiare la vita e abortire o avere il bambino e sacrificare il suo futuro? Corpo o mente? Non avrei saputo scegliere. Tutte queste domande sono sollevate concretamente già nel libro. Io ho provato a tradurle in immagini mettendo in atto un processo carnale che mi ha permesso di rendere la narrazione un’esperienza fisica, un viaggio che spero vada oltre le considerazioni inerente al periodo della storia o al genere.

Ha discusso del suo approccio al romanzo con Annie Ernaux?

Sì, sin dall’inizio. Volevo sia rispettare il libro sia trovare una chiave di lettura personale, un sentiero sì stretto ma essenziale. Per prima cosa, abbiamo trascorso un giorno insieme durante il quale la scrittrice ha accettato di rivedere ogni dettaglio. Ha fatto chiarezza sui passaggi per me più oscuri del testo spiegandomi meglio il contesto politico in modo da capire quale paura attanagliasse le donne nel momento in cui prendevano una decisione così forte. Quando poi è arrivata nel punto in cui ha dovuto rivedere il suo aborto, ho notato che gli occhi le si sono riempiti di lacrime mentre ricordava ciò che la società le ha imposto quando era poco più che ragazzina. Ero sconvolta dall’intensità del suo dolore. Me lo sono ricordato spesso mentre scrivevo la sceneggiatura. Mi ha aiutato a trovare l’approccio più onesto possibile, un approccio che ha guidata anche durante tutto il making of come una linea guida da seguire. E, appena prima delle riprese, Annie Ernaux mi ha mandato una citazione di Cechov: Sii precisa, il resto verrà a tempo debito.

Perché adattare il romanzo oggi?

Sospetto che questa domanda mi verrà fatta spesso, cosa che devo dire mi stupisce. Dubito che si ponga tale domanda a chi realizza un film in costume che affronti una questione sociale o politica del passato. E quando uso la parola “passato” non prendo in considerazione tutti i Paesi in cui non esiste ancora una legge che regoli l’aborto. La scelta di Anne si sofferma su un periodo della nostra storia recente che raramente viene raffigurato. Ma, per come la vedo io, un film non può limitarsi al solo soggetto. Se fosse così, sarebbe meglio fare un documentario. Con il mio lavoro, volevo sondare i sentimenti e concentrami su una suspense intima che aumenta man mano che la storia va avanti. Con il passare dei giorni, l’orizzonte si restringe e il corpo diviene una prigione. L’aborto, però, non è l’unico argomento di cui si parla. Anne, la mia protagonista, è una che infrange le regole sociali. Viene dalla classe operaia ed è la prima della sua famiglia ad andare all’università. L’ambiente della facoltà è molto più borghese con un’etica molto più ristretta e severa. Anna va avanti e indietro da un mondo all’altro custodendo un segreto che potrebbe annientare ogni sua speranza. A vent’anni, sta già cercando il suo posto nel mondo. Cosa fare quando il futuro è continuamente messo in pericolo?

Ha scelto Anamaria Vartolomei come protagonista. È presente in ogni sequenza del film e molto spesso in primissimo piano.

Sin dai primi provini, Anamaria aveva il fisico giusto per il personaggio. E poi c’era in lei qualcosa di molto misterioso e potente: la sua pelle diafana e la sua visione interiorizzata del mondo, difficili da decifrare e accattivanti al tempo stesso. Riesce a comunicare molto con il minimo sforzo. Insieme abbiamo costruito il personaggio di Anne partendo dal corpo e dalla postura. Le continuavo a ripetere che Anne è un soldato che, con i piedi per terra e lo sguardo fisso davanti a sé, è pronta a conquistare il mondo. Sa cosa vuol dire sfidare le regole sociali e avere gli occhi puntati addosso.

 

Note

Dal romanzo autobiografico di Annie Ernaux.

Trailer

Commenti (10) vedi tutti

  • 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni...30 anni prima, nella Francia progressista e provinciale delle conquiste lbertarie e femministe. La protagonista regge bene la scena di un cinena pedagogico con personaggi di contorno sfocati sullo sfondo di un'ambientazione anodina.

    commento di maurizio73
  • Nel grembo gravido di una giovane donna è registrata tutta un'epoca di nobile ideologia da salotto borghese radical chic, l'ambiguo Sartre in primis (solo nominato), ma che esprime negli eventi della carne di Anne tutta la sua impotenza nel contrastare una costumanza sociale a dir poco plumbea e retriva tra medici, compagne di studio, macismi vari.

    commento di logos
  • Un film decisamente interessante, dove la protagonista (ma possiamo dire anche la premio Nobel Ernaux) si sono messe a nudo, in una prova molto convincente.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Dopo una prima metà abbastanza sonnacchiosa e mal sceneggiata il film migliora decisamente.

    commento di gruvieraz
  • Film attuale e importante.. tema profondo.. regia script e cast in sintonia .. bravissima la protagonista A.V. .. voto 8

    commento di nicelady55
  • 1960 per chi abortisce si aprono le porte del carcere . Notevole la performance della Vartolomei. Da vedere

    commento di ferni
  • Diwan attacca la telecamera alla sua Anne e la segue passo passo fin nei suoi gesti quotidiani più intimi. Così trasferisce allo spettatore le sue inquietudini, la sua solitudine ed angoscia ma anche la sua determinazione coinvolgendolo emotivamente fino all'esito finale. Opera notevole e superba prestazione per Anamaria Vartolomei.

    commento di bombo1
  • Un lavoro da prendere in considerazione, di grande impatto e un'aria direi quasi bressoniana.....non lascia indifferenti.

    leggi la recensione completa di ezio
  • Audrey Diwan tratta il tema dell'aborto scegliendo un approccio distaccato rispetto alla triste sorte della sua protagonista. Non fa di Anne un'eroina, ma solo una donna che assurge a prototipo di chi è spinta dalla "normalizzata" protervia maschile ad intraprendere una lotta impari contro la morale corrente. Buon film dal timbro "dardenniano".

    commento di Peppe Comune
  • La verità sull'aborto, ieri quasi come oggi

    leggi la recensione completa di yume
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

ezio di ezio
9 stelle

1963 Francia.La giovane Anne ( Anamaria Vartolomei) per scappare dalla provincia si sposta all' universita' per studiare letteratura.A scuola riesce bene e la sua vita tra feste e ragazzi che la corteggiano, con eleganza ne sa prendere le distanze.Quando scopre di essere incinta si mette a cercare chi possa aiutarla tra medici cinici e amici che ne prendono le distanze in un conto alla rovescia… leggi tutto

12 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

alan smithee di alan smithee
6 stelle

FESTIVAL DI VENEZIA 78 - CONCORSO Francia 1963. Una brillante studentessa universitaria con un avvenire promettente cede all'invito di un affascinante suo coetaneo e, dopo una notte di passione in cui scopre i piaceri del sesso, si ritrova incinta. Sconcertata, incredula, impaurita, ma soprattutto sola in una società che considerava come omicidio il ricorso a metodi abortivi, la… leggi tutto

2 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

barabbovich di barabbovich
2 stelle

Quel coacervo di cinefili sussiegosi che, pur avvicendandosi di anno in anno, da sempre caratterizzano la giuria di Venezia, non poteva mancare l'obiettivo anche per il 2021: quello di assegnare il premio sulla base di criteri che, all'occhio del dilettante, sembrano imperscrutabili. Cos'hanno in comune Lebanon, Somewhere, Faust, Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza, Ti guardo,… leggi tutto

1 recensioni negative

2024
2024

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berkaal di berkaal
8 stelle

Film duro, crudo, indigesto, da vedere ma non da rivedere, una prova d'attore (d'attrice) ma anche una prova da spettatore. Tratto dal libro omonimo autobiografico di Annie Ernaux, che nel 2022 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Le nudità sono altrettanto crude e perdono ogni ulteriore significato, sono parte della sofferenza, del dolore. La protagonista è presente in…

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2023
2023

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alexio350 di alexio350
8 stelle

Brillante studente di lettere in una università francese, Anne (Anamaria Bartolomei) scoprirà di essere incinta. Ghettizzata dalle sue compagne di corso e scaricata dal padre occasionale, la ragazza deciderà di abortire per non vedere tutti i suoi sogni andare in fumo. Siamo negli anni ‘60, e il film descrive una società “malata” in cui il sesso, per…

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2022
2022

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tobanis di tobanis
7 stelle

Una specie di tempesta perfetta: una bella ragazza un tantino leggera (ma forse è esagerato dirle così), ignara dei fatti della vita e del sesso, assieme allla sua propensione ad accoppiarsi senza grandi pensieri, con una totale ignoranza sulla contraccezione, in una Francia anni ’60 dove abortire ti portava dritto in galera, senza passare per il via, tu, il medico, chiunque…

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Una stagione in sala (2021/22)

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In un'occasione mi è sembrato addirittura di vivere in un film; uno di quelli in cui un virus minaccia la terra o le radiazioni si sono propagate con lo scoppio di un ordigno nucleare. Sono rimasto alcuni…

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leporello di leporello
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Film sull'aborto ancora illegale nella Francia degli anni '60. Anne ()  ha addosso gli occhi di tutti: le compagne di studi (amiche e non), i professori, i genitori, i maschi in piena tempesta ormonale, i dottori (onesti e non), fino alla mostruosa “mammana” che conoscerà nel finale; è questo il punto di forza, a mio avviso, del lavoro di Audrey Diwan: quello di…

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Antisistema di Antisistema
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Vincitore a sorpresa del Leone d'oro a Venezia, sbaragliando la concorrenza dei più quotati Potere del Cane di Jane Campion e soprattutto del miglior film della mostra E' Stata la Mano di Dio di Paolo Sorrentino, bisogna dire che nonostante il massimo riconoscimento immeritato, La Scelta di Anne - L'Evenement di Audrey Diwan (2021), ha i suoi motivi d'interesse, nonostante il nome…

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stefanocapasso di stefanocapasso
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Anne si è appena iscritta all’università e dimostra di avere un futuro promettente. Quando però scopre di essere incinta, la visione del suo futuro cambia drasticamente: non è affatto disposta a rinunciare ai suoi sogni per diventare una madre a tempo pieno. Sono i primi anni ’60 e il solo pensiero di abortire le attira su si se il giudizio di tutte le…

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2021
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ezio di ezio
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1963 Francia.La giovane Anne ( Anamaria Vartolomei) per scappare dalla provincia si sposta all' universita' per studiare letteratura.A scuola riesce bene e la sua vita tra feste e ragazzi che la corteggiano, con eleganza ne sa prendere le distanze.Quando scopre di essere incinta si mette a cercare chi possa aiutarla tra medici cinici e amici che ne prendono le distanze in un conto alla rovescia…

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obyone di obyone
8 stelle

  "La scelta di Anne" sarebbe un film adatto ad una discussione adulta e appassionata sull'aborto, se non fosse che è stato distribuito molto poco, nonostante il Leone d'Oro, e sia stato visto ancora meno. Ho condiviso la sala con tre persone soltanto e non ho avuto difficoltà a rispettare le obsolete regole di distanziamento che non esistono più per le sale ma che…

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valentina_sugar di valentina_sugar
7 stelle

Siamo nella Francia degli anni '60. Anne è una studentessa universitaria proveniente da una famiglia umile, che gestisce un bar in una zona lontana da Angoulême, dove lei fa l'università e vive in uno studentato. Torna a casa solo alcuni fine settimana e lì aiuta i suoi nella gestione della loro attività. Anne è graziosa ed è un'eccellente…

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steno79 di steno79
8 stelle

Un vero e proprio "caso" cinematografico questo "L'evenement" che é stato tradotto con "La scelta di Anne", anche se avrei preferito la traduzione letterale "L'evento" che é stata data al romanzo originario di Annie Ernaux. Vincitore di un Leone d'oro assegnato all'unanimità dalla giuria presieduta da Bong Joon-Ho, battendo avversari del calibro di Sorrentino, Almodovar e…

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yume di yume
8 stelle

L'evénément è un film del 2021 diretto da Audrey Diwan, adattamento cinematografico del romanzo autobiografico di Annie Ernaux che ha vinto il Leone d'oro al miglior film alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. 1963. Anne, venti anni, scopre di essere incinta. Scopre nel senso che il medico che la visita per certi suoi dolori al basso ventre…

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diomede917 di diomede917
8 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: LA SCELTA DI ANNE   E mentre tutti cercavano di capire quale film tra quelli di Sorrentino, Martone o Almodovar fosse meritevole del Leone d’Oro, zitta zitta arriva questa opera seconda francese (un po’ come è successo a Cannes), un autentico e vero piccolo gioiello che conquista la Giuria all’unanimità.…

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Uscito nelle sale italiane il 1 novembre 2021
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