Espandi menu
cerca
Calabuig

Regia di Luis Garcia Berlanga vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10951
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Calabuig

di mm40
5 stelle

L'anziano girovago Jorge arriva a Calabuig, paesino di 928 anime sulla costa basca. Fa subito amicizia con gli abitanti del luogo e si ritaglia pian piano uno spazio suo, aiutando qua e là e diventando il confidente di alcuni paesani. Ma un giorno sul giornale compare l'inaspettata verità su Jorge.

 

Per un'oretta Calabuig è una simpatica commedia leggera e strapaesana, se si vuole sul modello del Don Camillo di Guareschi portato sui grandi schermi da Julien Duvivier nel 1952; nei restanti quaranta minuti, però, il film si rivela per qualcosa di ben più profondo e moralmente impegnativo. Lo si può definire un apologo sull'utopia, sulla società perfetta, sullo stato di natura e sulla ricerca scientifica con i suoi innegabili pregi e altrettanti difetti: se tutto questo rischia di sembrare eccessivo, scorrendo fra i nomi del poker di sceneggiatori si troverà ogni conferma di tali ipotesi trovando Ennio Flaiano, non nuovo a questo tipo di rappresentazioni. Oltre allo scrittore italiano troviamo il regista, Florentino Soria e Leonardo Martin; Flaiano si occupa anche dei dialoghi nella versione per l'Italia. Josè Luis Berlanga è stato un autore cinematografico di sicuro spessore che, per motivi difficili a spiegarsi, non ha avuto molta diffusione nel Belpaese; eppure le sue opere, spesso satiriche e pungenti come questa (si pensi al meraviglioso La ballata del boia, 1963, con Nino Manfredi), ben si possono accostare alla cosiddetta commedia all'italiana, con la quale condividono il gusto per il ritratto umano, lo studio psicologico feroce dei personaggi e il marcato realismo delle situazioni messe in scena: qui, per esempio, in primo piano troviamo argomenti quali la legge contrapposta alla la giustizia, la necessità di un ruolo sociale, la crisi di coscienza di uno scienziato atomico, giusto per accennare i principali. Franco Fabrizi - bravissimo, neanche a dirlo - e Valentina Cortese sono gli unici interpreti nostrani nella pellicola; il protagonista è l'inglese Edmund Gwenn, già attore hitchcockiano e vincitore di un Oscar nel 1948 come non protagonista nel Miracolo nella 34esima strada di Les Mayfield. Juan Calvo è efficacissimo nel ruolo del tutore della legge. A Venezia Calabuig si aggiudica un premio minore e finisce nel dimenticatoio del nostro cinema, che pure lo ha coprodotto (con la Spagna, naturalmente). 5,5/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati