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La storia

Regia di Luigi Comencini vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La storia

di bepy86
8 stelle

Piccoli segnali inequivocabili di quella che sarà poi la seconda guerra mondiale che incominciano a toccare e ad interessare il nostro paese con una certa insistenza. Mussolini diceva: entreremo in campo per supportare i nostri fedeli alleati ed insieme saremo in grado di sbarazzarci del nemico in tempi rapidi.

Il tempo passa inesorabilmente ma il conflitto invece di spegnersi acquisisce sempre maggiore forza e prestanza allargandosi sempre di più.

Nelle città regna sovrano lo scompiglio e gli ebrei sono quelli che ne risentono maggiormente perchè visti come una razza inferiore da soffocare gradualmente fino all'eliminazione totale.

La protagonista del film sapeva in cuor suo di appartenere a quella razza e se ne doleva segretamente perché era al corrente del fatto che la sua vita e quella dei suoi parenti più stretti era in pericolo. Un giorno, in uno di quelli in cui era abituata ad abbandonare la sua dimora perché spinta dalla necessità di fare delle commissioni urgenti e di fondamentale importanza, viene pedinata da un tedesco che alla fine riuscirà a violentarla.

A causa di quella violenza così spietata e crudele ebbe un bambino nei cui confronti nutriva un affetto smisurato.

Intanto l'altro figlio, un pò spaccone ed estremamente portato nel ricorrere a quella brutalità che nei campi di battaglia si fa sempre apprezzare, decide di arruolarsi perché crede che il suo contributo alla causa possa alla fine rivelarsi molto proficuo.

Nel contempo i bombardamenti affliggono l'intera popolazione perchè colpevoli di andare a distruggere,con la loro forza spietata e poderosa, case e palazzoni.

Per scampare alla furia violenta delle bombe,ci si accampa in strutture riparate e difficilmente rintracciabili.

Durante uno di quei soggiorni obbligati, la  nostra protagonista fa amicizia con un soldato che aveva sofferto tantissimo la guerra ancora in corso perchè l'aveva privato per sempre dei suoi affetti più cari. Gli anni scivolano via con immediatezza e finalmente tutto sembra essersi placato grazie alla fine del conflitto mondiale,che verrà ricordato per sempre come uno dei più potenti e feroci che ci siano mai stati. Le ferite però rimangono,la pace acquisita non ha avuto il potere di cancellarle completamente ed infatti molteplici individui si danno alla borsa nera perché ormai abituati ad agire con spietatezza senza farsi troppi scrupoli. C'è chi invece,come faceva il soldato,soffre in silenzio abbandonandosi completamente all'alcool pur di dimenticare le brutture della guerra. Anche i bambini in qualche modo ne furono traumatizzati sviluppando delle patologie strettamente correlate al forte stress avuto durante quel periodo e ad aver dato origine all'epilessia, che colpì duramente il figlio più piccolo della protagonista, forse era stata proprio quella causa.

I sintomi della malattia che aveva sviluppato si presentavano inaspettatamente lasciandolo senza forze ed un giorno furono talmente pesanti da toglierli la vita. Con quanto dolore la mamma prese coscienza del decesso del suo amato bambino, lo prese dal posto dove lo aveva trovato senza vita e se lo portò in casa. Ormai non era più in grado di distaccarsi dal cadavere del suo bambino, lo trattava come se fosse ancora in vita e dovette intervenire la polizia per levarglielo.È una scena intensa, toccante e che porta senza indugi al pianto.

Quanti disastri combina la guerra e con che furia si abbatte sulle vite delle persone rovinandole per sempre. È una macchina possente e diabolica che una volta messa in moto difficilmente può essere arrestata nella sua corsa sfrenata con cui distrugge  qualsiasi cosa che si trova di fronte.

Il film non usa assolutamente la guerra come pretesto ideale  per raccontarci delle storie d'amore assai improbabili e da romanzo rosa,le evita del tutto perchè interessato esclusivamente a far vedere come ogni personaggio reagiva in maniera differente di fronte agli eventi tragici di quel periodo.

È un film girato per la tv, questo di Comencini, davvero autentico e profondo e che purtroppo è caduto troppo presto nel dimenticatoio. Attualmente cmq è reperibile su raiplay che offre l'opportunità a chi non l'avesse ancora visto di poterlo conoscere e casomai apprezzare.

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