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Killing Jar - Situazione critica

Regia di Mark Young vedi scheda film

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La recensione su Killing Jar - Situazione critica

di Furetto60
6 stelle

Discreto thriller, tutto girato in un fast-food. Attori in forma.

Uno sparuto gruppo di persone, sta noiosamente consumando caffè e fette di torta in un fast-food, a bordo strada, nella periferia di una cittadina americana. La situazione sembra tranquilla. Tra i presenti ci sono Noreen, una cameriera loquace e arguta, Lonnie un vice-sceriffo non troppo sveglio, poi Jimmi, il proprietario del locale irascibile e spilorcio, che non accende l’aria condizionata malgrado il gran caldo, poi Billy e Starr una coppia di giovanissimi,  John un rappresentante di commercio e infine Hank che poi sapremo è un ex militare. Nel locale si ascolta una vecchia radiolina, che a un certo punto diffonde una terribile notizia: un’intera famiglia è stata trucidata, proprio nei paraggi. Tutti cominciano a diventare nervosi, nel frattempo entra nel locale un uomo arrogante e aggressivo. Lenny sollecitato, prova a interrogare il nuovo ospite, ma l’uomo, anche sotto la minaccia della pistola, non sembra intimorito e non rispode alle domande del rappresentante della legge, comunque la sua auto non corrisponde a quella descritta per radio e attribuita all’assassino e cosi dopo le scuse di prassi, viene lasciato andare via, tutto sembra tornato alla normalità, ma invece il tipo torna subito dopo imbracciando un fucile e una pistola, con cui uccide Lonnie e Jimmy, e prende in ostaggio tutti gli altri presenti.

L’uomo ordina a Noreen, di raccogliere tutti i portafogli e i telefoni cellulari degli avventori. Costringe poi Hank a spostare i cadaveri.

Intanto un nuovo cliente entra nel ristorante e si presenta come il signor Greene. Non sembra assolutamente sorpreso da quanto sta accadendo. Anzi si rivolge all’assassino chiamandolo Smith e consegnandogli una valigia piena di soldi, solo però che lui non è Smith, come svela subito. Cosi Greene non può andare via, anzi viene costretto sotto tortura a spiegare i motivi di quella elargizione e cosi si scopre che quel denaro è il pagamento pattuito per uccidere tutti membri della famiglia, di cui la radio dava notizia, ad opera del sicario di nome Smith, per conto di  Greene, per motivi legati ad una cessione di un terreno, che senza alcun proprietario ed eredi sarebbe finito alla banca e facilmente acquisito da costui a scopo speculativo, ben presto viene ucciso anche Greene, a questo punto è il turno di Hank, che, ferito ad una gamba dall’assassino psicopatico, rivela di essere un ex soldato che spesso ha tradito la moglie, cosi lo uccide. e poi prosegue, sempre cercando di sapere chi è il killer, tra omicidi e sangue a fiumi. Ma chi è tra loro Smith? Non si fa spoiler ovviamente. Questo piccolo thriller, tutto girato in un unico ambiente, funziona  bene, crea il giusto climax, in un crescendo di suspense, usando mezzi modesti, a dimostrazione del fatto che quando si hanno delle idee, si riesce a fare buon cinema, anche senza utilizzare “budget” stratosferici.

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