Con il film L’attachement – La tenerezza, al cinema dal 1° ottobre con NoMad Entertainment, Carine Tardieu porta sullo schermo una storia che prende avvio da un evento irreversibile: la morte di una giovane madre subito dopo il parto. A partire da questo punto di rottura, la narrazione si concentra su come le relazioni possano riorganizzarsi attorno al bisogno di continuità e presenza.


Libero adattamento del romanzo L’intimité di Alice Ferney, il film sceglie di seguire il percorso di Sandra, vicina di casa della famiglia colpita dal lutto, ponendo il suo punto di vista al centro.

Valeria Bruni Tedeschi, César Botti
L'attachement - La tenerezza (2024) Valeria Bruni Tedeschi, César Botti

Una trama costruita sull’imprevisto

Nel film L’attachement – La tenerezza, Sandra è una donna sola, cinquantenne, riservata. Vive in un appartamento ordinato, lontana da dinamiche familiari o genitoriali. Il suo equilibrio si incrina quando la sua vicina muore durante il parto, lasciando Alex con due figli piccoli da crescere. Le mura che dividono gli appartamenti diventano permeabili, e ciò che era una distanza diventa prossimità quotidiana.


Sandra si ritrova coinvolta in modo crescente nella vita della famiglia accanto. L’inizio è casuale, poi necessario. La presenza di Elliott, il figlio maggiore, diventa un fattore determinante nella costruzione di una nuova dinamica relazionale. Non c’è un percorso lineare, ma una serie di passaggi attraverso i quali l’abitudine si trasforma in attaccamento.

Sandra: una posizione non materna

Il personaggio di Sandra, interpretato nel film L’attachement – La tenerezza da Valeria Bruni Tedeschi, è definito dalla sua indipendenza e dalla scelta consapevole di non formare una famiglia. È una donna che ha costruito la propria vita al di fuori delle aspettative tradizionali e che si ritrova a confrontarsi con un contesto emotivo inaspettato. Il contatto con Elliott e con Alex la spinge a ripensare, senza forzature, la propria posizione nei confronti dell’altro.


Il legame che si crea non passa per la maternità né per un ruolo definito. L’attaccamento prende forma in modo progressivo e concreto, radicato nella coabitazione forzata e nella quotidianità condivisa. Secondo le parole della regista, l’evoluzione di Sandra si basa sul mantenimento della sua autonomia, anche mentre si avvicina agli altri.

Valeria Bruni Tedeschi
L'attachement - La tenerezza (2024) Valeria Bruni Tedeschi

Alex: riorganizzare la presenza

Alex, interpretato da Pio Marmaï, è un uomo che si confronta con il lutto immediato e con la responsabilità genitoriale. La morte della compagna coincide con la nascita della figlia, e il film si apre proprio su questo doppio evento. L’uomo si ritrova a gestire il trauma, la solitudine e il tentativo di rimettere in piedi una struttura di vita per i suoi due figli.


Alex incontra Emillia e inizia una nuova relazione, che si inserisce in un contesto ancora instabile. La sua interazione con Sandra si sviluppa senza una traiettoria predefinita: non si basa su un progetto, ma su una progressiva disponibilità all’ascolto e alla condivisione. La tensione tra il bisogno di stabilità e la realtà dell’improvvisazione è uno degli elementi ricorrenti nella sua storia.

Emillia e David: linee oblique

Emillia, interpretata da Vimala Pons, entra nella vita di Alex come una possibile figura di riferimento per i bambini. Tuttavia, il suo desiderio di costruire una famiglia si scontra con i limiti di un ruolo che si rivela complesso. Il personaggio mette in luce quanto l’aspettativa di prendersi cura dell’altro possa non coincidere con la disponibilità reale a farlo.


David, interpretato da Raphaël Quenard, è una figura laterale ma significativa. Non occupa uno spazio centrale nella famiglia che si forma, ma rappresenta una presenza che osserva e attraversa la situazione con discrezione. Le sue interazioni suggeriscono un’altra forma possibile di partecipazione, meno definita ma non per questo assente.

Pio Marmaï, César Botti
L'attachement - La tenerezza (2024) Pio Marmaï, César Botti

Forme non codificate di legame

Al centro del film L’attachement – La tenerezza c’è l’idea che l’attaccamento non risponda necessariamente a modelli sociali o familiari precostituiti. I legami si formano in funzione della disponibilità e della costanza. Elliott, il figlio maggiore, si avvicina a Sandra non perché la percepisca come sostituta materna, ma proprio perché lei non cerca di occupare quella posizione. La relazione che si sviluppa tra loro si basa su una forma di coabitazione emotiva, fatta di ascolto e presenza più che di ruoli.


Carine Tardieu, nella sua intervista contenuta nel pressbook, si rifà alla teoria dell’attaccamento di John Bowlby, secondo cui l’affetto nasce spesso dalla continuità e dalla cura, prima ancora che da un sentimento consapevole. Questo principio sembra attraversare l’intera costruzione narrativa.

Femminismi a confronto

All’interno del film L’attachement – La tenerezza compaiono più voci femminili che esprimono approcci differenti al tema dell’indipendenza e della realizzazione personale. In particolare, una scena di dialogo tra Sandra, sua madre e sua sorella mostra posizioni divergenti su cosa significhi essere libere. Il film non propone una visione univoca, ma mette in scena il confronto generazionale e culturale su questi temi, senza indicare una gerarchia di valori.


Sandra gestisce una libreria femminista, ma il film non ne fa un manifesto. Piuttosto, osserva come certe scelte possano assumere significati diversi a seconda dei contesti. Anche Emillia, con le sue origini familiari tradizionali, si misura con il peso delle aspettative, mostrando un altro versante del rapporto tra genere e autodeterminazione.

Vimala Pons
L'attachement - La tenerezza (2024) Vimala Pons

Lo spazio come linguaggio

Uno degli elementi ricorrenti è l’uso dello spazio domestico come terreno narrativo. Le porte tra gli appartamenti, le soglie, i rumori percepiti attraverso le pareti: tutto contribuisce a definire un paesaggio di prossimità e di trasformazione. Il pianerottolo, in particolare, è rappresentato come un luogo di transito e di confronto, dove si scambiano parole, sguardi e gesti minimi che segnano l’evoluzione dei rapporti.


Il passaggio dal chiuso al condiviso non avviene in modo netto, ma attraverso piccoli slittamenti. Le soglie diventano il simbolo di un’apertura possibile, ma mai scontata.

Una costruzione a tempo

Il film L’attachement – La tenerezza scandisce il tempo attraverso la crescita della piccola Lucille. Ogni tappa della sua vita segna anche un avanzamento nelle relazioni tra i personaggi. Il tempo che passa diventa, nel racconto, non solo una misura cronologica ma anche emotiva: ciò che si costruisce con il tempo assume un peso, anche quando non viene esplicitamente riconosciuto.


La regista sottolinea che l’attaccamento si rafforza nel tempo, e che la sua forza risiede proprio nella ripetizione dei gesti, nella stabilità della presenza. La coesistenza quotidiana diventa così la principale forma di costruzione relazionale.

Configurazioni alternative

L’attachement – La tenerezza mette in scena una configurazione relazionale che non corrisponde a nessun modello prestabilito. Non propone una soluzione, ma un processo. Mostra che la vicinanza, la coabitazione, il prendersi cura, possono produrre legami significativi anche in assenza di ruoli definiti. L’attaccamento, più che un sentimento, appare come una condizione che nasce dalla necessità e si rafforza con la continuità.


In un contesto narrativo dove la famiglia non è un dato, ma una possibilità, il film si concentra su ciò che accade quando le persone scelgono o si trovano a scegliere di restare vicine.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto la serie. In alcun modo, quindi, questa presentazione di L’attachement – La tenerezzapuò essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina L'attachement - La tenerezza

L'attachement - La tenerezza

Drammatico - Francia, Belgio 2024 - durata 106’

Titolo originale: L'attachement

Regia: Carine Tardieu

Con Valeria Bruni Tedeschi, Pio Marmaï, Vimala Pons, Raphaël Quenard, César Botti

Al cinema: Uscita in Italia il 02/10/2025