Crossing Istanbul, film di Levan Akin, segue il percorso di Lia, un’insegnante in pensione, che decide di mantenere una promessa fatta alla sorella: ritrovare Tekla, la nipote scomparsa. Le informazioni raccolte portano Lia a credere che Tekla si trovi a Istanbul. Con l’aiuto di Achi, un giovane vicino di casa, Lia parte dalla Georgia per la Turchia. Una volta arrivati in città, incontrano Evrim, un’avvocata trans impegnata nella difesa dei diritti LGBTQIA+.

Attraverso l’intreccio di questi tre personaggi, il film esplora dinamiche familiari, generazionali e sociali, con Istanbul come spazio centrale di trasformazione, ricerca e incontro. 

Mzia Arabuli
Crossing Istanbul (2024) Mzia Arabuli

Le direzioni che prendono le persone

Il personaggio di Lia nel film Crossing Istanbul rappresenta una figura apparentemente distaccata dal presente. Ritiratasi dall’insegnamento e reduce da anni passati ad assistere la sorella malata, affronta il viaggio con determinazione ma anche con una distanza emotiva marcata. La sua relazione con Tekla, di cui si racconta un legame stretto in passato, è il motore della sua ricerca.


Achi, che l’accompagna, incarna invece una tensione verso il futuro. Appartiene a una generazione cresciuta dopo il crollo del sistema sovietico e mostra segni di disillusione verso le prospettive offerte dalla Georgia. Il suo desiderio di partire e trovare un’altra vita altrove si intreccia con la missione di Lia, ma parte da esigenze molto diverse.


Evrim, avvocata e attivista, è un punto di contatto tra il mondo che Lia scopre a Istanbul e quello da cui proviene. Il personaggio porta sullo schermo elementi tratti da testimonianze reali raccolte durante le ricerche del regista. La sua figura offre una finestra su una parte della società turca raramente rappresentata, soprattutto nel contesto delle lotte quotidiane per i diritti e il riconoscimento delle persone trans.

Istanbul come spazio di sovrapposizioni

Il film Crossing Istanbul si muove tra Tbilisi, Batumi e Istanbul, ma è quest’ultima a occupare il centro narrativo. La città viene descritta dal regista come un luogo dove identità molto diverse convivono in spazi ristretti. Religione, modernità, attivismo, patriarcato, conservatorismo e zone di libertà si alternano nell’arco di pochi isolati.


Nel lungometraggio, questa geografia urbana riflette i percorsi interiori dei personaggi. Per Tekla, Istanbul è una possibilità di anonimato e rinascita; per Lia, è il terreno di una rinegoziazione interiore; per Achi, è una proiezione di ciò che potrebbe essere una via d’uscita. Istanbul si configura così come un luogo di passaggio non solo fisico ma anche simbolico.

Mzia Arabuli
Crossing Istanbul (2024) Mzia Arabuli

Famiglia, appartenenza e ridefinizione

Tra i temi trattati c’è quello della famiglia: sia quella biologica che quella costruita attraverso legami non convenzionali. Lia, Achi, Evrim e gli altri personaggi secondari come i bambini di strada Gülpempe e Izzet sono ritratti come figure marginali in contesti diversi. Tuttavia, i rapporti che si sviluppano tra loro suggeriscono una ridefinizione dei concetti di parentela e solidarietà.


Il film Crosing Istanbul accosta la ricerca di Tekla a un percorso di trasformazione per Lia, che si trova a confrontarsi con ambienti e realtà che le erano estranei. Il passato condiviso con la nipote (e in particolare la loro comune posizione “fuori norma” nella propria società) contribuisce a dare senso al viaggio.

Prospettive e tensioni culturali

Le interazioni tra Lia e Achi riflettono differenze culturali e ideologiche tra generazioni. La loro convivenza temporanea durante il viaggio rende visibili tensioni e fratture che attraversano la società georgiana, tra influenze sovietiche ancora presenti e spinte verso modelli occidentali.


Attraverso Evrim e la comunità trans presente nella storia, il film tocca il tema della visibilità delle persone LGBTQIA+ in Turchia, un contesto segnato da contraddizioni politiche e sociali. La costruzione di questi personaggi è il frutto di un lavoro di ricerca fatto dal regista a Istanbul e Ankara, in dialogo con ONG e attivisti.

scena
Crossing Istanbul (2024) scena

Tra contesto e memoria

Il titolo del film, Crossing Istanbul, suggerisce un movimento che è al tempo stesso geografico, generazionale e identitario. La “traversata” non riguarda solo il viaggio fisico da un Paese all’altro, ma anche il superamento di barriere personali e culturali. Lia, Achi ed Evrim si trovano in momenti diversi delle loro vite, ma tutti sono coinvolti in una forma di passaggio: da una condizione di chiusura a una possibile apertura, da un contesto noto a uno sconosciuto.


Levan Akin, regista nato in Svezia da famiglia georgiana, ha dichiarato che l’ispirazione per il film è venuta da una storia reale, e che molti degli elementi narrativi derivano dalla sua esperienza personale e familiare. La rotta Batumi-Istanbul è un tragitto che ha percorso numerose volte nella sua infanzia, e che ha voluto ritrarre anche per ragioni affettive.


L’opera, in questo senso, si inserisce nella filmografia del regista come una riflessione continua sul rapporto tra tradizione e cambiamento, sulle fratture familiari e sulla possibilità di costruire nuovi legami.

Storie che si incrociano

Crossing Istanbul presenta un intreccio narrativo in cui luoghi, generazioni e identità si toccano senza sovrapporsi completamente. Attraverso la storia di una donna in cerca della nipote, si esplora una rete di relazioni che si formano al di fuori dei canoni prestabiliti.


Il lungometraggio si muove tra cronaca e finzione, mettendo in scena dinamiche sociali complesse e processi di trasformazione personale. L’uscita al cinema il 2 ottobre con Lucky Red lo colloca in un momento in cui il dibattito sui diritti e sulle appartenenze continua a essere al centro della discussione pubblica. Non resta che osservare come sarà accolto da chi, attraversando il film, vorrà anche interrogare se stesso.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto la serie. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Crossing Istanbul può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Crossing Istanbul

Crossing Istanbul

Drammatico - Francia, Svezia, Isole Gilbert ed Ellice, Turchia, Danimarca 2024 - durata 105’

Titolo originale: Crossing Istanbul

Regia: Levan Akin

Con Mzia Arabuli, Lucas Kankava, Deniz Dumanli

Al cinema: Uscita in Italia il 02/10/2025