Nel panorama cinematografico contemporaneo, sono poche opere riescono a fondere intrattenimento e denuncia sociale: ci tenta L’ultimo turno, il film di Petra Volpe al cinema con BiM dal 20 agosto. Presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2025, L’ultimo turno è un dramma realistico, teso come un thriller, che trasporta lo spettatore nella quotidianità estenuante di una corsia ospedaliera svizzera, mettendo in luce la crisi globale della professione infermieristica.

Una notte senza fine
Protagonista del film L’ultimo turno è Floria, infermiera modello in un ospedale svizzero. Interpretata da Leonie Benesch, Floria inizia il suo turno di notte con il consueto impegno, ma ben presto si trova immersa in una lotta contro il tempo: un reparto sovraffollato, personale ridotto all’osso e pazienti dalle esigenze disparate rendono la sua notte un vero e proprio tour de force.
Tra un giovane padre in fin di vita, un uomo anziano in attesa di una diagnosi cruciale e un paziente privato dalle richieste incessanti, Floria si muove in un labirinto di emergenze e dilemmi morali. La tensione cresce fino al culmine, quando un errore mette in pericolo una vita.
La regia di Volpe segue Floria con inquadrature serrate e movimenti di macchina immersivi, restituendo il senso di frenesia e impotenza di chi lavora in prima linea nella sanità. Il risultato è un’esperienza viscerale che prova a tenere incollati allo schermo.
Realismo e denuncia
Alla base del film L’ultimo turno vi è un’accurata ricerca sul campo. La sceneggiatura, ispirata al libro Our Profession Is Not the Problem – It’s the Circumstances di Madeline Calvelage, riflette con estrema fedeltà la realtà della crisi infermieristica in Svizzera e nel mondo. Secondo studi recenti, entro il 2040 la Confederazione Elvetica avrà un deficit di 40.000 infermieri, con gravi ripercussioni sulla qualità delle cure. Il film non solo rende tangibile questa emergenza, ma invita il pubblico a riflettere sul valore del personale sanitario e sulla necessità di riforme strutturali.
Leonie Benesch cerca di trasmettere con straordinaria naturalezza la fatica fisica e mentale di Floria. La sua preparazione al ruolo – un tirocinio in un ospedale svizzero – si traduce in gesti e movimenti assolutamente credibili. Il cast di supporto, formato da attori emergenti e perfino veri infermieri e medici, contribuisce all’autenticità della pellicola, rafforzando l’immersione dello spettatore.

Un atto d’amore
L’aspetto visivo del film L’ultimo turno è curato nei minimi dettagli. La fotografia di Judith Kaufmann (Il corsetto dell’Imperatrice, La sala professori) adotta una palette cromatica fredda e clinica, alternata a caldi accenti di luce che riflettono i momenti di umanità. Il montaggio di Hansjörg Weissbrich (Anche no) mantiene un ritmo incalzante, facendo vivere allo spettatore la stessa frenesia della protagonista. La colonna sonora di Emilie Levienaise-Farrouch (Estranei) è minimale ma efficace, accompagnando con delicatezza i momenti di massima tensione e quelli di intima riflessione.
L’ultimo turno non è solo un film drammatico: è un atto d’amore nei confronti di chi dedica la propria vita alla cura degli altri. Petra Volpe ha creato un’opera che intrattiene e scuote le coscienze, dimostrando come il cinema possa essere al tempo stesso arte e veicolo di cambiamento sociale.
La speranza è che L’ultimo turno possa diventare un punto di riferimento nel dibattito sulla sanità pubblica e sulle condizioni di lavoro del personale infermieristico: un film che ci ricorda che il futuro del sistema sanitario riguarda tutti noi.
Filmografia
L'ultimo turno
Drammatico - Svizzera, Germania 2025 - durata 92’
Titolo originale: Heldin
Regia: Petra Biondina Volpe
Con Leonie Benesch, Sonja Riesen, Alireza Bayram, Selma Jamal Aldin, Margherita Schoch, Urs Bihler
Al cinema: Uscita in Italia il 20/08/2025
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta