Nel mare del cinema contemporaneo, spesso popolato da storie fittizie e universi immaginari, il film Last Breath si distingue per la sua aderenza alla realtà. Diretto da Alex Parkinson, non è solo tratto da una vicenda vera, ma si ancora con precisione al fatto realmente accaduto nel settembre 2012, quando tre subacquei professionisti si trovarono coinvolti in un incidente che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. La narrazione si sviluppa tutta attorno a un solo interrogativo: come si reagisce quando il tempo è l’unica risorsa in via di esaurimento?


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Woody Harrelson
Last Breath (2025) Woody Harrelson

Sott’acqua

Nel film Last Breath, Chris Lemons (interpretato da Finn Cole), Dave Yuasa (Simu Liu) e Duncan Allcock (Woody Harrelson) sono tre subacquei industriali impegnati in una missione di manutenzione nelle profondità del Mare del Nord. Un guasto tecnico a bordo della nave madre interrompe l’alimentazione elettrica, taglia ogni comunicazione e recide il cavo ombelicale che collega Lemons alla superficie.


Da quel momento, il suo tempo è misurato dal poco ossigeno rimasto nelle sue bombole di emergenza. Senza contatto, senza propulsione, con la corrente che li allontana, Yuasa e Allcock si trovano davanti a un’impresa disperata: salvare il loro collega prima che sia troppo tardi.


La storia si svolge quasi interamente in un ambiente ostile, claustrofobico e senza luce naturale: il fondale marino. È qui che il film costruisce la sua tensione, giocando sull’attesa, sul rischio calcolato, sull’intimità forzata e sul silenzio che pesa più di qualunque colonna sonora. Il tempo si stringe. L’ossigeno scarseggia. Ma nessuno si arrende.

In tre

La forza del film Last Breath non è solo nella trama, ma nelle sue dinamiche umane. Chris Lemons è il cuore vulnerabile della vicenda: giovane, esperto, ma completamente impotente di fronte alla macchina che si è spenta sopra di lui. Cole lo interpreta con compostezza e lucidità, senza mai caricare emotivamente una situazione che già di per sé non ha bisogno di artifici drammatici.


Dave Yuasa, nella resa di Simu Liu, è il pilastro operativo, il professionista calcolatore che sotto pressione si affida all’addestramento, non al panico. C’è qualcosa di profondamente umano nella sua freddezza: un distacco che serve a non crollare.


Woody Harrelson, nei panni di Duncan Allcock, completa il trio con una figura più rilassata ma essenziale. È l’uomo d’esperienza, il veterano che sa come infondere calma anche quando tutto sembra perduto. Harrelson rinuncia a imitare l’accento reale del suo personaggio per non sacrificare l’essenza: un leader silenzioso, amato dai colleghi, capace di trasmettere fiducia.


I tre uomini non sono eroi nel senso convenzionale: sono tecnici, operai del mare, che mettono a rischio la vita senza proclami. Il loro legame è fatto di abitudine, di gesti automatici e di fiducia reciproca. Ed è proprio questa sobrietà relazionale che rende potente la loro storia.

Simu Liu, Woody Harrelson, Finn Cole
Last Breath (2025) Simu Liu, Woody Harrelson, Finn Cole

Sopravvivenza e solidarietà

Last Breath è un film che parla di sopravvivenza, ma non solo. Affronta, infatti, temi universali: la solidarietà tra colleghi, il senso del dovere, l’importanza della preparazione tecnica in ambienti estremi. Al centro c’è il valore del lavoro di squadra in condizioni che non perdonano errori. Il tempo, più che un nemico, è il barometro di una decisione collettiva: agire ora o perdere tutto.


Il film evita ogni retorica. Non c’è spazio per gesti plateali o svolte forzate. Parkinson, che aveva già raccontato questa storia nel documentario omonimo del 2019, sa che il valore è nella fedeltà ai fatti. Non c’è bisogno di aggiungere tensione quando la realtà supera la finzione.


Anche l’ambiente diventa un personaggio: il mare profondo, oscuro, inospitale, eppure familiare per questi uomini. La superficie è lontana, irraggiungibile. La vita, appesa a un cavo, può sparire in un attimo. Eppure, in questo buio assoluto, la volontà umana riesce a emergere.

A misura di verità

La produzione del film Last Breath ha cercato l’autenticità fin dal primo giorno. Le riprese si sono svolte nel Mare del Nord e negli studi acquatici di Malta, con immersioni reali e senza l’uso di tecniche digitali simulate. Gli attori si sono sottoposti a settimane di addestramento subacqueo, usando caschi e tute reali da saturazione, modificati per le esigenze di ripresa ma mantenuti il più possibile fedeli agli originali.


La visita dei veri protagonisti (Lemons, Yuasa e Allcock) sul set ha rafforzato il legame tra cinema e realtà. Gli attori hanno potuto ascoltare i dettagli tecnici, ma anche i risvolti emotivi che nessun documento può catturare del tutto. È stato questo dialogo diretto a dare profondità alla performance, soprattutto nei momenti di silenzio, quando lo sguardo è tutto ciò che resta.


Last Breath
non è un film di sopravvivenza nel senso tradizionale. È un racconto asciutto, urgente, concentrato sull’essenziale: persone comuni che, davanti a una situazione straordinaria, fanno scelte straordinarie. Nessun effetto speciale può sostituire l’impatto di una storia vera raccontata con rispetto e precisione.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Last Breath

Last Breath

Avventura - USA, Regno Unito 2025 - durata 92’

Titolo originale: Last Breath

Regia: Alex Parkinson

Con Woody Harrelson, Simu Liu, Finn Cole, Cliff Curtis, Mark Bonnar, Christian Scicluna

Al cinema: Uscita in Italia il 04/09/2025