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Il post è stato redatto congiuntamente dagli utenti Alfatocoferolo e Steno 79

 

Filmtv.it, prima di Cinerepublic, è stata sempre una community più che un semplice sito di appassionati. Gli utenti si conoscono tra di loro, si incontrano, si punzecchiano anche ma fondamentalmente continuano negli anni ad essere lo zoccolo duro di un sito che cresce e matura ed ha una sua identità e persino degli epigoni.

 

La forza di Filmtv.it sono i suoi utenti, le cui recensioni ed opinioni non hanno la pretesa di avere il peso del Morandini o del Merenghetti ma proprio per l’umiltà di cui sono intrise hanno un valore aggiunto che le rende pregiate: sono un impasto unico di passione, passaparola, ricerca e spontaneità. Spesso e volentieri rispecchiano i gusti del pubblico meglio e più attentamente di ogni recensione tecnica.

 

Nello spirito di individuare un identikit dell’utente medio di questa meravigliosa community ho pensato di aprire un maxi sondaggio in cui raccogliere i migliori film secondo gli utenti del sito, subito mi è stato fatto notare che l’iniziativa era già partita e si era arenata in passato ad opera di steno79 ma nonostante questo il tentativo dovevo farlo. Stavolta qualcosa è andato per il verso giusto, con steno79 abbiamo deciso di riunire gli sforzi e il lavoro di squadra più qualche intuizione vincente hanno permesso di raccogliere i contributi di ben 80 utenti andando molto al di là delle nostre stesse aspettative.

 

Giustamente molti vorranno ora sapere l’esito di questo lavoro, vorranno vedere il volto dell'utente medio di Filmtv.it ma non dovranno stupirsi nello scoprire che questa “classifica” non si discosta di molto da quelle compilate da giurie ben più accreditate o da critici dai nomi altisonanti e questo potrebbe dimostrare due semplici fatti e cioè che certi film hanno indiscutibilmente segnato la storia del cinema e che la distanza tra un critico di professione ed un appassionato di Filmtv.it è più labile di quanto possa sembrare.

 

Una nota al margine: quando proposi il mio sondaggio mi si rispose che esisteva già una classifica dei migliori di Filmtv.it aggiornata in funzione dei voti degli utenti. Tale classifica si può vedere qui e com’è facile notare si discosta parecchio da questi risultati. Questo non implica che ci sia un indicatore più attendibile di un altro ma può fornire un ulteriore punto di riflessione.

 

Concludo lasciandovi ai risultati, i primi dieci classificati saranno correlati da un breve commento mio o di Steno79 ma a seguire indicheremo comunque gli altri film votati. Grazie a tutti, agli utenti della community ed in particolare a coloro che hanno espresso il loro voto, ai sempre disponibili e gentili gestori del sito End User e Database.

Buona lettura!

(alfa)

 

E, finalmente, ecco i risultati. Ultima precisazione: chi conosce questo tipo di sondaggi, fra cui i più autorevoli sono quelli della rivista inglese Sight and Sound, sa che ci sono inevitabilmente dei film che ottengono lo stesso numero di voti e che vengono classificati alla stessa posizione ad ex-aequo. Anche qui abbiamo parecchi ex-aequo, per evitarli si sarebbe dovuto trovare un meccanismo alternativo troppo complicato e poco pratico, dunque la classifica risulta strutturata in questo modo, e sono stati presi in considerazione tutti i film che hanno ottenuto almeno 3 preferenze dai votanti, con una lista di 75 titoli complessivi (steno)

 

Ecco il link alla playlist che contiene tutte le liste degli 80 utenti che hanno votato.

 

1) 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (2001: A SPACE ODYSSEY, 1968)
DI STANLEY KUBRICK
14 VOTI

 

2001. Odissea nello spazio (1968)

di Stanley Kubrick con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester

 

Grandiosa sinfonia visiva di Stanley Kubrick, è un film-spartiacque non solo per il genere fantascientifico, ma per l’intera storia del cinema: è una riflessione sulle origini dell’uomo, sul presente e sul futuro a cui ci affacciamo, espressa con un linguaggio enigmatico e a tratti indecifrabile, ma dove si impone la genialità delle invenzioni visive come il volo delle astronavi commentato dal « Bel Danubio blu » di Strauss. Uno dei pochi colossi di fantascienza che, oltre a poter contare sullo splendore visionario delle immagini, propone riflessioni serie e adulte sul destino dell'uomo, il suo posto nell'universo e i suoi rapporti con la scienza e l'innovazione tecnologica (STENO)

 

2) QUARTO POTERE (CITIZEN KANE, 1941)
DI ORSON WELLES
13 VOTI

 

Quarto potere (1941)

di Orson Welles con Orson Welles, Joseph Cotten, Dorothy Comingore

 

Questo film più di altri ha una caratteristica unica, è il denominatore comune di tutte le classifiche, è la madre di tutte le scelte e racchiude in sé un’incredibile e unica somma di novità. Non troverete un’antologia del cinema che non lo citi, non una classifica che lo ignori, nessuno oserebbe. Welles sale in cattedra, impone i suoi piano sequenza, rivoluzione le modalità di ripresa e reinventa la fotografia marchia a fuoco un genere e ciò che ne seguirà, costruisce atmosfere. Non è un semplice noir che colpisce gli appassionati del genere, è un Picasso, una rivoluzione (ALFA)

 

2) ARANCIA MECCANICA (A CLOCKWORK ORANGE, 1971)
DI STANLEY KUBRICK
13 VOTI

 

Arancia meccanica (1971)

di Stanley Kubrick con Malcolm McDowell, Patrick Magee, Michael Bates, Warren Clarke, John Clive, Adrienne Corri, Carl Duering, Paul Farrell, Clive Francis, Michael Gover, Miriam Karlin, James Marcus, Aubrey Morris, Godfrey Quigley, Sheila Raynor

 

Kubrick entra di diritto in ogni possibile antologia cinematografica per tanti e troppi motivi. Nel più dei casi è la sua perfezione tecnica a segnare lo spettatore ed il cinema per lasciare in quel solco il germe di una nuova consapevolezza; in altri, come questo, è il valore contenutistico a prevalere sulla forma (comunque impeccabile). Kubrick destruttura la morale e ridefinisce il ruolo della violenza sublimandolo a forma d’arte e sceglie l’Inno alla gioia di Beethoven per legittimare la sua scelta. La sua è una bottiglia di Dom Pérignon che inaugura il varo del XXI secolo (ALFA)

 

4) PULP FICTION (ID., 1994)
DI QUENTIN TARANTINO
12 VOTI

 

Pulp Fiction (1994)

di Quentin Tarantino con John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Tim Roth, Harvey Keitel, Maria De Medeiros, Christopher Walken, Amanda Plummer, Bruce Willis, Ving Rhames, Rosanna Arquette, Steve Buscemi, Eric Stoltz

 

Anche questo film come altri scelti dagli utenti di film.tv rappresenta un punto di svolta nella concezione stessa del cinema. Tarantino è probabilmente il miglior contaminatore di tutti i tempi, ciò che fa non è mai totalmente originale ma è somma di idee derivate altrove. Il suo genio è come un enorme stomaco che ingurgita quantità abnormi di film in tutte le lingue e di ogni tipologia e le assimila e ricompone in una sostanza nuova e viva. Con Pulp fiction avviene una rivoluzione nel modo stesso di intendere il cinema, nel modo di permeare la mente dello spettatore di immagini e suoni ma soprattutto nell’imporgli nuove strutture metriche costruite giocando con le tempistiche ed i flashback in maniera unica (ALFA)

 

5) PSYCO (PSYCHO, 1960)
DI ALFRED HITCHCOCK
11 VOTI

 

Psyco (1960)

di Alfred Hitchcock con Anthony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam

 

Hitchcock ha segnato sicuramente il cinema ma in Psycho avviene qualcosa che non è avvenuto in altri suoi film, tutto sembra collocarsi impeccabilmente al suo posto. Normalmente il regista inglese è stato preso d’assalto dai cacciatori di bloopers ma qui presta il fianco raramente all’errore. Il pericolo, l’orrore albergano nella mente dell’uomo; la tensione viene suggerita da una figura maschile all’apparenza innocua e gentile, dalla voce di una vecchietta che dimora nella penombra, da silenzi e scricchiolii nel buio. Sir Alfred non avrebbe avuto bisogno della scena dalle doccia per entrare nella leggenda eppure è proprio quella che subirà infinite imitazioni, da quel momento tutte le docce di tutto il mondo fuori e dentro lo schermo, smetteranno di essere un luogo di relax (ALFA)

 

6) LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (VERTIGO, 1958)
DI ALFRED HITCHCOCK
10 VOTI

 

La donna che visse due volte (1958)

di Alfred Hitchcock con James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Henry Jones

 

Nel recente sondaggio del British Film Institute sui migliori film della storia del cinema, « Vertigo » ha scalzato finalmente il « Citizen Kane » wellesiano dalla posizione numero uno. Love-story all'insegna della vertigine, dell'inganno e della necrofilia, è infinitamente più di un semplice film di suspense, è una riflessione filosofica sull'ingannevolezza delle apparenze, sui labili confini tra la realtà vera e propria e un universo onirico e morboso, sull'ossessione che è alla base di molte azioni umane e sull'intercambiabilità dei destini umani. La regia gioca in maniera raffinatissima sulla ripetizione di elementi ossessivi, grazie anche alla magnifica partitura di Bernard Herrmann, James Stewart è perfetto nel ruolo del detective che soffre di vertigini e Kim Novak è all’apice della sua bellezza e del suo talento (STENO)

 

7) OTTO E MEZZO (1963)
DI FEDERICO FELLINI
9 VOTI

 

8 1/2 (1963)

di Federico Fellini con Claudia Cardinale, Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Sandra Milo, Rossella Falk, Barbara Steele, Madeleine Lebeau, Caterina Boratto, Eddra Gale, Guido Alberti, Mario Conocchia, Mario Pisu, Tito Masini, Marco Gemini, Nadia Sanders

 

Il vertice creativo del cinema di Fellini è considerato già da molti anni uno dei film più importanti della storia: lo stile visionario e barocco è assolutamente affascinante col suo intersecarsi di realtà, ricordo e visioni fantasmatiche; le scene memorabili si sprecano, dal ballo della Saraghina alla visione dell’harem al girotondo finale; l’autobiografismo di cui è intessuta la vicenda tocca il massimo della sincerità, con un Mastroianni in stato di grazia circondato da una sofferta Anouk Aimee, da una leggiadra Sandra Milo e da una bellissima Claudia Cardinale, la ragazza della fonte. Un cocktail inimitabile (STENO)

 

7) BARRY LYNDON (ID., 1975)
DI STANLEY KUBRICK
9 VOTI

 

Barry Lyndon (1975)

di Stanley Kubrick con Ryan O'Neal, Marisa Berenson, Patrick Magee, Hardy Krüger, Steven Berkoff, Gay Hamilton, Marie Kean, Diana Korner, Murray Melvin, Frank Middlemass, André Morell, Arthur O'Sullivan, Godfrey Quigley, Leonard Rossiter, Philip Stone

 

Bellissimo film storico in costume: una stupenda galleria di quadri animati, con molte inquadrature ispirate alla pittura settecentesca e una spettacolare colonna sonora composta quasi esclusivamente da musiche riadattate di compositori dell’epoca. Al di là dello splendore formale, Kubrick propone una visione pessimista del Secolo dei Lumi, attraverso il percorso di decadenza del «parvenu » Redmond Barry: dietro la scorza fredda, è un film che emoziona e fa riflettere, strutturato in maniera episodica e ricco di digressioni come i romanzi del 700 (STENO)

 

7) APOCALYPSE NOW (ID., 1979)
DI FRANCIS F. COPPOLA
9 VOTI

 

Apocalypse Now (1979)

di Francis Ford Coppola con Marlon Brando, Martin Sheen, Robert Duvall, Frederic Forrest, Sam Bottoms, Laurence Fishburne, Albert Hall, Harrison Ford, Dennis Hopper, G.D. Spradlin, Jerry Ziesmer, Scott Glenn, Bo Byers, James Keane, Kerry Rossall, Colleen Camp, Cynthia Wood

 

Se si prova a conteggiare tutti i film di guerra usciti non si potrà che perdere il conto. Eppure c’è un solo film sulla guerra ed un solo film sul Vietnam. Non ne esistono altri, Apocalypse Now è il Vietnam stesso come avrà a dire il suo creatore. Spesso ci si chiede come sia possibile che persone normali come noi diventino feroci macchine da guerra, armi di stupro e violenza, aberrazioni. La risposta è qui, nella pazzia del protagonista, nel suo stato di alterazione mentale, nella solitudine che lo avvolge tra le verdi propaggini del fiume Nung, nella paura dell’ignoto e del nemico che permea ogni attimo, in Kurtz (ALFA)

 

10) RASHOMON (ID., 1950)
DI AKIRA KUROSAWA
8 VOTI

 

Rashômon (1950)

di Akira Kurosawa con Toshiro Mifune, Masayuki Mori, Machiko Kyo, Takashi Shimura

 

Il film più celebre di Kurosawa, quello che segnò una data in virtù di uno stile fortemente innovativo: a livello narrativo, l'idea di strutturare l'intera trama su quattro differenti versioni di uno stesso fatto (l'uccisione di un nobile e lo stupro di sua moglie nel Giappone feudale), con il motivo conduttore di una vana ricerca della verità, era certamente inedita e originale nel 1950 e può essere paragonata alle innovazioni nell'utilizzo del flashback da parte di Orson Welles in Quarto potere. Ma anche lo stile registico di Kurosawa brilla per la sua originalità e la sua arditezza, con una estrema varietà di invenzioni visive, inquadrature e movimenti di macchina ricercati, montaggio frenetico e "barocco", colonna sonora direttamente ispirata al "Bolero" di Ravel, recitazione concitata e virtuosistica del divo Toshiro Mifune, di Machiko Kyo e Masayuki Mori. Un film essenziale per ogni vero cinefilo (STENO)

 

10) TAXI DRIVER (ID., 1976)
DI MARTIN SCORSESE
8 VOTI

 

Taxi Driver (1976)

di Martin Scorsese con Robert De Niro, Cybill Shepherd, Harvey Keitel, Jodie Foster, Peter Boyle, Albert Brooks, Leonard Harris, Steven Prince, Diahnne Abbott, Victor Argo

 

Palma d’oro a Cannes nel 1976, col passare degli anni si è imposto come il capolavoro di Scorsese e uno dei più grandi film degli anni Settanta. E’ lo studio di un personaggio alienato, Travis Bickle, svolto con insolita penetrazione psicologica nell'ottima sceneggiatura di Paul Schrader, e affidato all'interpretazione virtuosistica di un grande Robert De Niro. E' un film estremamente rivelatore sugli umori e sul malessere dell'America degli anni Settanta, almeno quanto lo fu Nashville di Altman l'anno precedente. E' un'opera originale, cupa e visionaria, con scene di violenza che scioccarono il pubblico dell'epoca, soprattutto la sparatoria finale, ma che non risultano mai gratuite e obbediscono a una precisa etica dello sguardo cinematografico. Oltre a un grandissimo De Niro, un plauso anche per una giovanissima Jodie Foster e per Harvey Keitel (STENO)

 

10) IL CACCIATORE (THE DEER HUNTER, 1978)
DI MICHAEL CIMINO
8 VOTI

 

Il cacciatore (1978)

di Michael Cimino con Robert De Niro, Christopher Walken, John Savage, Meryl Streep, John Cazale

 

Il film di Michael Cimino è un’opera di grandi ambizioni che tenta una riflessione seria e approfondita sulle ferite e i traumi riportati dal popolo Americano durante il famigerato conflitto Vietnamita: è un affresco di stampo epico che non trascura la dimensione privata ed intima dei protagonisti. Narrato come un grande romanzo di formazione dal ritmo ampio e solenne, splendidamente fotografato e spesso emozionante e coinvolgente, con un bellissimo finale in cui i personaggi sopravvissuti cantano "God Bless America", un inno alla speranza e alla voglia di ricominciare di una nazione di fronte ad una delle più cocenti sconfitte della sua storia. Bravissimi Robert De Niro, Christopher Walken e Meryl Streep (STENO)

 

10) BLADE RUNNER (ID., 1982)
DI RIDLEY SCOTT
8 VOTI

 

Blade Runner (1982)

di Ridley Scott con Harrison Ford, Sean Young, Rutger Hauer, Daryl Hannah, William J. Sanderson

 

Il finale di Blade Runner è tra i più citati e visionari colpi di genio della storia della cinematografia. Non è semplice fantascienza quella cui si assiste, è l’estrema metafora della conoscenza, della conquista ma anche della solitudine umana; non esiste un punto di vista poiché tutti i punti di vista immaginabili sono in realtà l’unico possibile. L’uomo viene spogliato ed osservato da un sistema di riferimento lontano quanto i bastioni di Orione, la pioggia ed il suo scroscio ne sigillano il legame con la terra e la sua genesi (ALFA)

 

Ed ecco il resto della classifica:

 

14) A qualcuno piace caldo (1959) di Billy Wilder 7 voti

14) Guerre stellari (1977) di George Lucas 7 voti

14) C'era una volta in America (1984) di Sergio Leone 7 voti

14) The blues brothers (1980) di John Landis 7 voti

14) Shining (1980) di Stanley Kubrick 7 voti

14) Carlito’s way (1993) di Brian De Palma 7 voti

20) La finestra sul cortile (1954) di Alfred Hitchcock 6 voti

20) La vita è meravigliosa (1946) di Frank Capra 6 voti

20) M il mostro di Dusseldorf (1931) di Fritz Lang 6 voti

20) Mulholland drive (2001) di David Lynch 6 voti

24) Toro scatenato (1980) di Martin Scorsese 5 voti

24) Il posto delle fragole (1957) di Ingmar Bergman 5 voti

24) Persona (1966) di Ingmar Bergman 5 voti

24) Il settimo sigillo (1956) di Ingmar Bergman 5 voti

24) Scarpette rosse (1948) di Michael Powell e Emeric Pressburger 5 voti

24) Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto(1970)di Elio Petri 5 voti

24) Sentieri selvaggi (1956) di John Ford 5 voti

32) Ordet (1955) di Carl Theodor Dreyer 4 voti

32) Au hasard Balthazar (1966) di Robert Bresson 4 voti

32) Quei bravi ragazzi (1990) di Martin Scorsese 4 voti

32) Viale del tramonto (1950) di Billy Wilder 4 voti

32) Il fascino discreto della borghesia (1972) di Luis Bunuel 4 voti

32) L’angelo sterminatore (1962) di Luis Bunuel 4 voti

32) Il cavallo di Torino (2011) di Bela Tarr 4 voti

32) La morte corre sul fiume (1955) di Charles Laughton 4 voti

32) Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini 4 voti

32) Mezzogiorno di fuoco (1952) di Fred Zinnemann 4 voti

32) Il grande Lebowski (1998) di Joel Coen 4 voti

32) Una storia vera (1999) di David Lynch 4 voti

32) The prestige (2006) di Christopher Nolan 4 voti

45) La dolce vita (1960) di Federico Fellini 3 voti

45) L'intendente Sansho (1954) di Kenji Mizoguchi 3 voti

45) Jules e Jim (1962) di François Truffaut 3 voti

45) Strade perdute (1997) di David Lynch 3 voti

45) Il mucchio selvaggio (1969) di Sam Peckinpah 3 voti

45) Andrej Rublev (1966) di Andrej Tarkovskij 3 voti

45) La meglio gioventù (2003) di Marco Tullio Giordana 3 voti

45) La conversazione (1974) di Francis Ford Coppola 3 voti

45) Solaris (1972) di Andrej Tarkovskij 3 voti

45) Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica 3 voti

45) La fiamma del peccato (1944) di Billy Wilder 3 voti

45) Querelle (1982) di Rainer Werner Fassbinder 3 voti

45) I sette samurai (1954) di Akira Kurosawa 3 voti

45) Vivere (1952) di Akira Kurosawa 3 voti

45) Profondo rosso (1975) di Dario Argento 3 voti

45) Nosferatu il vampiro (1922) di F. W. Murnau 3 voti

45) La doppia vita di Veronica (1991) di Krzysztof Kieslowski 3 voti

45) Il grande dittatore (1940) di Charlie Chaplin 3 voti

45) Intrigo internazionale (1959) di Alfred Hitchcock 3 voti

45) Amarcord (1973) di Federico Fellini 3 voti

45) The addiction (1995) di Abel Ferrara 3 voti

45) Stalker (1979) di Andrej Tarkovskij 3 voti

45) Manhattan (1979) di Woody Allen 3 voti

45) L’infernale Quinlan (1958) di Orson Welles 3 voti

45) Frankenstein junior (1974) di Mel Brooks 3 voti

45) L’esorcista (1973) di William Friedkin 3 voti

45) La parola ai giurati (1957) di Sidney Lumet 3 voti

45) Sonatine (1993) di Takeshi Kitano 3 voti

45) Il padrino (1972) di Francis Ford Coppola 3 voti

45) Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) di Milos Forman 3 voti

45) Matrix (1999) di Andy e Larry Wachowski 3 voti

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