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Un Locarno vissuto appassionatamente
di alan smithee ultimo aggiornamento
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Un Locarno vissuto appassionatamente

Sono stati (manco a dirlo) tre giorni di fuoco, questi miei a Locarno: concitatissimi ed in netta antitesi con la placida perfezione, tranquillità e calma che questa cittadina da sogno comunica e garantisce ai propri ospiti: un’atmosfera quasi irreale grazie anche ad una ragionata ed impeccabile organizzazione, alla compostezza che questo lussureggiante borgo sulle rive del lago Maggiore riesce a mantenere anche quando, in pieno agosto, le sue strade si popolano di cinefili e curiosi provenienti ovunque per assistere ad uno dei festival europei più longevi ed apprezzati; quando la sera i locali si animano di musica dance e concerti da vivo, di una gioventù festosa ma mai debordante o incosciente che si diverte senza ricorrere necessariamente ad eccessi o bravate dannose o sconvenienti. Feste e party, mercatini e bancarelle con prodotti tipici in mezzo ai quali passiamo spesso a passo sostenuto noi cinefili, con la borsetta dalle maniglie leopardate sempre più appesantita dalle riviste e pubblicazioni in continua diffusione all’ingresso delle varie sale;
noi appassionati irriducibili, sempre in corsa tra un cinema e l’altro per raggiungere in tempo anche l’ultima proiezione delle ore 23; e poi di nuovo in pista il mattino alle 9, dopo una notte parzialmente trascorsa a cercare di mettere su carta le emozioni vissute nella giornata precedente.
Un Festival che si propone però anche al pubblico indistinto con una Piazza Grande gremita che più non si potrebbe. In questi tre giorni in verità ho dovuto disertare la proiezione serale in piazza, privilegiando per necessità e tempi di programmazione la rassegna riservata alla stampa.
Questa mia prima felice esperienza al Festival di Locarno ha consentito di arricchirmi di ben 18 titoli fagocitati uno dietro l’altro, (due documentari devo ancora recensirli in verità) assimilati indubbiamente in modo eccessivamente vorticoso in ragione di un tempo sempre troppo tiranno ed avaro nei confronti di chi ha molte intenzioni e poche ore da sfruttare per coltivare questa sua passione irresistibile.
Quasi tutti i film visionati si sono dimostrati almeno interessanti: uno eccezionale e almeno altri 3 davvero molto belli, a cui seguono ulteriori tre che meritano una menzione, pur non presentando questi ultimi caratteristiche tali da renderli opere completamente riuscite. Rimpiango infine di aver perso Gare du Nord (l’unico caso di mancato ingresso per troppa calca in una sala piccola e troppo affollata), lo svizzero Tableau Noir, El Mudo, l’ultimo Kyoshi Kurosawa e il bravo rumeno Porumboiu. Opere che non dispero di riuscire a recuperare in altro modo, con la fantasia e il dinamismo frutto della passione e della curiosità, perché se si dovesse aspettare l’uscita in sala di queste pellicole, allora ci spetterebbe un lungo periodo di estenuante (e probabilmente vana) attesa.

Playlist film

Short Term 12

  • Drammatico
  • USA
  • durata 97'

Titolo originale Short Term 12

Regia di Destin Daniel Cretton

Con Brie Larson, John Gallagher Jr., Kaitlyn Dever, Rami Malek, Lakeith Stanfield

Short Term 12

Disagi e malesseri adolescenziali, quando la colpa del disadattamento risale a problematiche familiari gravi ed insanabili che nascondono segreti e violenze inaccettabili. Un film che evita facili  retoriche e il dejà vu di argomentazioni trattate in mille altre occasioni puntando invece sulla realtà e la schiettezza di tutti i giorni, riuscendo a coinvolgere lo spettatore e, per una volta, allineando giudizi di critica e pubblico in una unica convinta ovazione. Bello, sincero e commovente proprio perché evita abilmente piagnistei e melensaggini tipiche di molto cinema americano.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

The Story of My Death

  • Sperimentale
  • Spagna, Francia
  • durata 148'

Titolo originale Historia de la meva mort

Regia di Albert Serra

Con Vincenc Altaio Morral, Clara Visa, Lluis Serrat Masanellas, Xavier Pau, Noelia Rodero

The Story of My Death

Casanova Vs. Dracula nel film più atteso del festival. La ricerca e la perfezione della messa in scena di Serra hanno la meglio sui singoli personaggi che in tale estatica contemplazione finiscono per rendersi parte del paesaggio e non riescono a padroneggiare e a mettere a nudo le loro ben note eccentriche personalità. In tutto ciò il film tutto sommato ci guadagna in originalità evitando luoghi comuni e macchiettismi in altri casi inevitabili. Due ore e mezza scandite da una lunga sequenza di tele d’autore ricostruite con incredibile precisione  grazie anche ad un accuratissimo utilizzo delle luci, rendono il film di Serra spesso accattivante e ipnotico se si riesce a rinunciare ad una narrazione di tipo tradizionale per perdersi nella rappresentazione ed esaltazione della bellezza nei suoi più ricercati particolari, mentre seduti in sala ci perdiamo in contemplazione come ci trovassimo al Louvre.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Mouton

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 100'

Titolo originale Mouton

Regia di Gilles Deroo, Marianne Pistone

Con David Merabet, Michael Mormentyn, Cindy Dumont, Benjamin Cordier, Emmanuel Legrand

Mouton

In streaming su FilmBox+

vedi tutti

Il neorealismo che descrive efficacemente una storia di riscatto da una vita difficile che il caso destina ad un giovane soprannominato “Mouton” (pecora), ad un certo punto devia verso una soluzione narrativa inaspettata in cui il protagonista scompare, si ritira improvvisamente dalle scene dopo la tragedia, mentre la vita scorre dura e sempre uguale a se stessa nell’ambito dell’esistenza di chi resta a tribolare. I valori della famiglia allargata che nasce dall’amicizia non bastano a difendersi dagli imprevisti della follia più immotivata e gratuita. La sfortuna che ricade sempre sui più umili proprio quando costoro sono ad un passo dal riscatto definitivo, ricorda certe atmosfere verghiane aggiornate al nostro tempo, girate in uno stile che fonde Loach, Dardenne e Tanner, salvo ricercare e trovare un suo stile personale dirompente del tutto originale.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Gloria

  • Drammatico
  • Cile
  • durata 105'

Titolo originale Gloria

Regia di Sebastián Lelio

Con Paulina Garcia, Sergio Hernández, Diego Fontecilla, Coca Guazzini, Alejandro Goic

Gloria

In streaming su MUBI

vedi tutti

Una donna al traguardo dei sessanta riempie le sue giornate con attività frenetiche per non avere nemmeno il tempo di pensare alla solitudine che in fondo la sta accerchiando. Ma dopo un controverso tentativo di relazione con un settantenne indeciso e debole, Gloria imparerà a “ballare da sola” sulle note della celebre canzone che porta il suo nome. Un film toccante, divertente e molto riuscito grazie anche ad una grande interprete.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Our Sunhi

  • Drammatico
  • Corea del Sud
  • durata 88'

Titolo originale U ri Sunhi

Regia di Hong Sang-soo

Con Yu-mi Jeong, Seon-gyun Lee, Sang Jung Kim, Jae-yeong Jeong, Ji-won Ye, Min-woo Lee

Our Sunhi

Una giovane ed insicura ragazza è il perno che unisce e divide tre uomini ai quali si affida o si è affidata in passato. Una commedia aggraziata sceneggiata con cura e brio, ironia e senso del ritmo e punteggiata da una canzoncina/filastrocca che riesce a catturare immediatamente lo spettatore divertito e piacevolmente attratto da questa staffetta senza fine. L’uomo crede di comandare, ma è la donna il fulcro di ogni decisione e l’epicentro di ogni sviluppo, sentimentale e non.
 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Sangue

  • Sperimentale
  • Italia, Svizzera
  • durata 89'

Regia di Pippo Delbono

Con Pippo Delbono, Margherita Delbono, Giovanni Senzani, Anna Benzi, Bobò

Sangue

Seconda riflessione molto personale del genovese Pippo Delbono che si filma e riprende chi gli sta accanto: la sofferenza sorretta dalla fede di una madre morente, una sua amicizia “scomoda”  con una belva del terrorismo che cerca ancora di aggrapparsi ad una motivazione politica inaccettabile ora più che mai; due persone che affrontano la morte di un proprio caro sorreggendosi a vicenda come due orfani per cui è impossibile accettare un evento così devastante. Ma davanti a noi anche lo scenario spettrale di una città come L’Aquila, devastata da una calamità naturale e destinata all’abbandono dopo promesse vane e dirette al vento. Per l’autore si tratta del secondo capitolo di un viaggio di vita e dunque personalissimo con cui , dopo “Amore carne”, l’attore e regista osa addentrarsi in tematiche e percorsi personalissimi od arrischiati che dividono e creano inevitabili ostilità. Solo per questo  coraggio (ma in realtà per molto altro) merita quel rispetto che diversi critici o persone del settore non sono stati disposti a concedergli, trovando terreno fertile per infiammare polemiche o dietrologie piuttosto inutili.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Tonnerre

  • Commedia
  • Francia
  • durata 106'

Titolo originale Tonnerre

Regia di Guillaume Brac

Con Vincent Macaigne, Solène Rigot, Bernard Menez

Tonnerre

La crisi di un rocker in odore di consacrazione che preferisce tuttavia concedersi una pausa nel paesino d’origine nella campagna francese dopo una crisi creativa che lo affligge e lo rende insicuro e fragile interiormente. L’amore arriva quando meno te lo aspetti ed ha le sembianze di una fresca diciottenne con aspirazioni da giornalista. L’amore che ispira è in grado di ridare tono ad una vita di cui si è smarrito il senso, ma quando quella scossa improvvisa si rivela una fiammella effimera, allora torna la disperazione e la tragedia è alle porte. Per fortuna la vita, il buon senso e certe provvidenziali circostanze ci vengono talvolta in soccorso. Un bell’esordio sorretto da due protagonisti piuttosto coinvolgenti in una provincia francese che è molto più di una semplice ambientazione.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
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