Trama
Nell'estate del 1932 Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta si incontrano sul Monte Bianco: scalano insieme, si innamorano. Da allora fino al 1936, l’anno in cui si sposano, vivono la loro grande stagione alpinistica e aprono, come compagni di cordata, alcune delle vie più difficili delle Alpi. Per tenere traccia delle loro imprese iniziano a scrivere diari e a scattare fotografie. Ninì, una delle pochissime donne alpiniste di quegli anni, porta con sé in parete anche una cinepresa 16mm. Nel 1937 nasce il loro figlio Lorenzo e nel 1938 Gabriele muore, cadendo da una parete. Ninì abbandona l’alpinismo estremo per dedicarsi alla vita di famiglia. Qualche anno dopo la morte di Ninì, avvenuta nel 2000, il figlio Lorenzo ritrova in un baule le immagini girate dalla madre.
Note
Le immagini scorrono da un filmato ritrovato all’altro, documentando un’epoca pionieristica con riprese amatoriali, mentre la macchina da presa si muove di foto in foto, o all’interno di esse, alla ricerca di un movimento narrativo che ci ricorda i film d’arte di Luciano Emmer. È in questo che il film può dirsi riuscito: nel suo coniugare opposti, nell’essere un mélo documentale, uno spettacolo storiografico. Presentato a Filmmaker 2014, premiato a Trento 2015 come miglior film alpinistico.
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