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Men Do What They Can

Regia di Marc Rothemund vedi scheda film

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La recensione su Men Do What They Can

di fratellicapone
6 stelle

Lui, Paul Schubert, è un giovane manager in carriera in una industria editoriale. Veramente da quello che si vede non sembra darsi molto da fare sul lavoro. E’ molto più impegnato con le donne con le quali ha un rapporto puramente epidermico e rifugge da ogni legame.
La svolta è l’incontro in un canile con un grosso e nevrotico cane a cui decide, non si capisce bene come maturi questa scelta, di fare da dog sitter per delle passeggiate mattutine. Il cane è bizzoso ma si affeziona al suo accompagnatore. Nel canile, che sembra un albergo a cinque stelle, conosce e ne rimane folgorato la bella veterinaria che è ad un passo dal matrimonio.
Il rapporto con il cane diventa il tramite per vedere la veterinaria e si capisce che anche lei rimane turbata dall’incontro con Paul. Nella vita di Paul si innestano poi un suo collega scacciato da casa dalla moglie, un giovane pittore che diventa autista di Paul e, infine, un altro collega barbuto e timido innamorato di una cameriera a cui non riesce a dire una parola. E anche il cane alla fine sarà adottato. La casa è una specie di ostello di tutti questi uomini. Ci capitano le donne dell’amico scacciato dalla moglie e amiche che usano il nostro Paul per fare ingelosire i rispettivi corteggiatori riottosi al matrimonio.
Alla fine, giusto prima che la veterinaria si sposi, Paul riuscirà a fermare il matrimonio in una vera e propria incursione e a portare via la sposa. Il riferimento a Ben de Il Laureato è più che evidente, anche la sua macchina rimane a secco nel raggiungere la chiesa.
E’ un film in cui non vanno ricercati contenuti particolari. L’ho trovato un film gradevole che si lascia vedere senza stancare e diverte. Bella la frase che dice il pittore/chauffeur all’amico di Paul indeciso tra due donne di cui è innamorato e che sono perfette ai suoi occhi. Dice: “Pensa di avere una sola ora da vivere, con chi delle due vorresti passarla?”
Questa è l’unica frase interessante del film che ricordo, forse è un po’ poco ma il film mi è piaciuto.

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