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The Buddy Holly Story

Regia di Steve Rash vedi scheda film

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La recensione su The Buddy Holly Story

di mm40
4 stelle

L'incredibile parabola artistica di Buddy Holly, uno fra i più significativi e influenti pionieri del rock and roll, morto all'apice della fama, ad appena 22 anni, nel febbraio 1959 a causa di uno schianto aereo.

 

Esordio registico per Steve Rash, The Buddy Holly story è tratto da una biografia della popolare rock and roll star scritta da John Goldrosen e trasformata in sceneggiatura da Robert Gittler; la storia dell'autore di That'll be the day, Peggy Sue, Words of love (poi rifatta anche dai Beatles) e tante altre hits seminali per la storia della musica rock è affrontata con criteri piuttosto blandi, da fiction televisiva sostanzialmente, e l'omaggio al musicista viene così filtrato attraverso una narrazione che procede a rilento tramite dialoghi semplici, personaggi monodimensionali e luoghi comuni a iosa. Non un brutto film, si capisce, ma un tributo quantomeno discutibile a un uomo che tanto ha dato alla storia della musica moderna; a testimonianza di ciò, soltanto pochi anni più tardi sarà proprio l'ex-Fab 4 Paul McCartney a mettere in piedi un documentario dal titolo emblematico di The real Buddy Holly story (1987). The Buddy Holly story ha inoltre una durata di due ore tonde, la gran parte della quale è occupata da esibizioni canore prolungate e per lo più ininfluenti rispetto alla trama; certo, un po' di musica era necessaria, ma così è anche troppa. Ciononostante, e senza alcun dubbio sulla legittimità del premio, l'anno successivo la colonna sonora di questa pellicola si accaparrerà un Oscar. Bravo il protagonista Gary Busey, forse un po' troppo belloccio a confronto con il Buddy Holly reale (che traeva d'altronde il suo carisma eccezionale proprio tralasciando l'aspetto estetico e puntando tutto su quello artistico) e soprattutto più vecchio di lui di almeno 12 anni (classe 1944, Busey aveva all'epoca 34 anni). Rash proseguirà la sua carriera licenziando soprattutto commediole per famiglie: questo film già lo lascia intuire. 4/10.

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