Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Uno dei primi ruoli centrali per Christian De Sica (che rivestiva già i panni del protagonista in Conviene far bene l'amore di Pasquale Festa Campanile, di qualche mese precedente), per questo goffo tentativo da parte di Duccio Tessari di emanciparsi dal genere western (in cui a dire il vero, come regista, non aveva neppure combinato granchè di significativo), buttandosi nella commedia più sguaiata. Caotica e volgarotta, la storia di questo La madama (noto anche con il sottotitolo che gli attribuisce film.tv.it) fa acqua da tutte le parti e garantisce qualche sgangherata risata solo grazie alla verve di una spalla navigata come Oreste Lionello ed a qualche mossetta 'delle sue' di De Sica, già capace di sfoggiare la totalità del repertorio espressivo con cui attraverserà i successivi quarant'anni di cinema italiano: in sostanza, la faccia di quello che dice "ma che, io?". Si può inoltre trovare qualcosa di accattivante nel buon ritmo della trama, ma la messa in scena è realmente approssimativa, sbrigativa. In ruoli secondari anche Gigi Ballista, Francesco De Rosa, Ettore Manni e Vincenzo Crocitti; musiche, manco a dirlo, del ventiseienne Manuel De Sica e sceneggiatura firmata dal team Massimo Felisatti-Fabio Pitorru-Franco Verucci-Duccio Tessari, con collaborazione per i dialoghi di Maurizio Costanzo (dal soggetto-romanzo omonimo di Felisatti-Pitorru). 2,5/10.
Disavventure di un agente di polizia raccomandato e sprovveduto, che ovviamente giungerà a sbrogliare l'indagine che sta seguendo solo quando ormai nessuno si fiderà più di lui.
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