Il dottor Cordelier è un celebre psichiatra completamente assorbito dalla ricerca. Nel testamento nomina unico erede un certo monsieur Opal, sconosciuto anche al fedele amico del dottore, Joly. Intanto, fatti sanguinosi avvengono in prossimità dell'abitazione di Cordelier...
Note
Il genio di Renoir reinventa il mito di Jekyll e Hyde.
Per chi stima il Mereghetti come me sappia che per lui è un 4 stellette, il massimo! Ma per questa volta non siamo del tutto d'accordo. Interessante sì ma per me non un capolavoro. Visibile su YouTube!
Il film descrive una precisa realtà psicologica e sociale ambientata in una periferia misteriosa e decadente di una Parigi modernista e funzionale. La tesi è ineccepibile: dentro ognuno di noi esiste un Opale che a stento le convenzioni della società e la sottile maschera della nostra "civiltà" riescono a contenere e tenere a bada.
Renoir indaga sulla psiche umana e sul tema del doppio in una pellicola molto bella e interpretata in maniera eccelsa, anche senza trucchi o effetti speciali mirabolanti,che non servono quando il contenuto e' gia' cosi' efficace.
Un'altra rivisitazione del dottor. Jekyl, questa volta più raffinata perchè diretta dal francese jeane Renoir.Ricordo di averlo visto per la prima volta molto piccolo e allora mi fece veramente paura.Bravo e bella la mimica dell'attore principale
Il dottor Cordilier (Jean –Louis Barrault) è uno psichiatra che gode di molta fama negli ambienti dell’alta società cittadina. Decide di ritirarsi per dedicarsi completamente ad una ricerca scientifica che lo ha tenuto impegnato per anni. Si tratta di perfezionare gli effetti di una pozione speciale che consentirebbe di effettuare lo sdoppiamento della… leggi tutto
Lo dico subito; a Renoir, secondo me, questa versione del dr. Jeckil è uscita un po'male. Siamo in Francia nella villa di campagna di un famoso psichiatra. Qui il dr. Cordelier si è ritirato per portare avanti i suoi studi sull'animo umano. La domanda è, si può scindere ciò che è buono da ciò che cattivo? Ed ecco scaturire Hyde, che qui si chiama… leggi tutto
film che si presenta molto interessante almeno nella prima mezz'ora poi,avendo almeno capito che c'e' una "doppia-vita",mi e' risultato un po' fiacco e monotono.voto.5. leggi tutto
Quante volte abbiamo sentito esaltare a capolavoro film che non son piaciuti a un 70% del popolo? Quante volte abbiamo avuto paura di dire che l'horror è un ottimo genere e che ci sono tantissimi capolavori tra…
“L'idea del mondo la sopraffece”. Dopo “the Lottery and Other Stories” (raccolta di racconti contenente quello, celeberrimo, compreso nel titolo), del 1949, e prima di “the…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Lo dico subito; a Renoir, secondo me, questa versione del dr. Jeckil è uscita un po'male. Siamo in Francia nella villa di campagna di un famoso psichiatra. Qui il dr. Cordelier si è ritirato per portare avanti i suoi studi sull'animo umano. La domanda è, si può scindere ciò che è buono da ciò che cattivo? Ed ecco scaturire Hyde, che qui si chiama…
Il dottor Cordilier (Jean –Louis Barrault) è uno psichiatra che gode di molta fama negli ambienti dell’alta società cittadina. Decide di ritirarsi per dedicarsi completamente ad una ricerca scientifica che lo ha tenuto impegnato per anni. Si tratta di perfezionare gli effetti di una pozione speciale che consentirebbe di effettuare lo sdoppiamento della…
Come già fece (magnificamente) Rossellini, anche Renoir nella fase finale della sua carriera si trovò a sperimentare (e adeguare) il proprio stile alle differenti esigenze del mezzo televisivo con risultati decisamente interessanti.
E’ il caso appunto di questo Le testament du docteur Cordelier da Stevenson, realizzato dal regista per la televisione francese nel 1958, e…
La coscienza (ossia, l’anima) è una schiavitù, perché conserva memoria di ogni nostra azione, costringendoci a renderne conto di fronte a noi stessi, agli altri uomini, e a Dio. Il guaio è che a portarla in giro è sempre lo stesso corpo, che fa da segnaposto alla persona, indicandone, ovunque, inequivocabilmente, la presenza. Solo mutando radicalmente il…
Renoir, grande maestro del cinema, qui è alle ultime battute e prende un argomento sfruttatissimo, puntando molto sul fattore scientifico, meglio ancora sulla scelta etica che ne deriva, un argomento sempre attuale e noi oggi ne sappiamo qualcosa. La parte finale del proposito è perfettamente in linea, mentre il corpo della storia è drammaticamente troppo…
La rilettura del romanzo di Robert Louis Stevenson sullo strano caso del dr Jekyll e di Mr Hyde viene riletta in chiave realista antiborghese.Uno psichiatra ,il dr Cordelier lascia tutti i suoi averi a tale Monsieur Opal,sconosciuto a tutti e che una volta conosciuto ci accorgiamo che è una sorta di cartina di tornasole del gentileissimo e munifico dr Cordelier.Opal è il suo lato…
Varianti interessanti al dottor Jekyll: il dottore è in contatto con un altro psichiatra altrettanto noto ma suo avversario, che lo considera matto per le sue teorie. Sperimenta su di sé il farmaco che materializza il suo lato malvagio in un altro essere umano, tanto brutto quanto malvagio… ma ci sono notevoli variazioni sul tema della malvagità e della bontà e…
Cordelier/Opal come Jekyll/Hyde. Renoir trae dal celebre romanzo di Stevenson un lavoro di ampio respiro, una potente e cruda allegoria sulla voracità del sapere e sull'ambiguità del bene. Il 'mostro' è il riflesso perfetto dello psichiatra: se quest'ultimo è stimato da tutti, ma in realtà è un pervertito che approfitta delle sue pazienti, il primo…
Tra i molti adattamenti del classico di Stevenson quello di Renoir spicca per il lavoro di emancipazione dai codici dell’horror: attualizzando la definizione di ambienti e tipologie in funzione del realismo, Renoir, senza tradire la fonte letteraria, connota il quotidiano parigino d'inquietudini insinuanti, squilibri dissociativi e paranoie borghesi, impostando le condizioni repressive…
Un film serio con una pernacchia finale dello stesso Renoir, ecco come definirei quest'opera. La prima parte, con i tentativi di arrestare il mostro, è la più debole, perché in fondo il regista francese non è mai sta forte con le scene d'azione. Poi però il film acquista progressivamente spessore, per culminare nella registrazione delle memorie del medico…
Renoir e Barrault insieme per un film un po' superato dai tempi, ma comunque bello e interessante per l'interpretazione originale della figura del "mostro", più un canagliesco clochard che un brutale assassino: in questo Hyde c'è un po' di surrealismo e di sessantotto, con il loro odio per i buoni sentimenti.
"Il testamento del mostro" diretto dal maestro Renoir nel 1959 e di produzione francese, devo dire che a mio parere è un Film strepitoso. Il Film ha un inizio inconsueto perché si vede che il regista si presenta ospite di una trasmissione televisiva e che ci racconta questa strana vicenda di cronaca accaduta recentemente. Questa pellicola è una trasposizione del…
film che si presenta molto interessante almeno nella prima mezz'ora poi,avendo almeno capito che c'e' una "doppia-vita",mi e' risultato un po' fiacco e monotono.voto.5.
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Commenti (5) vedi tutti
Per chi stima il Mereghetti come me sappia che per lui è un 4 stellette, il massimo! Ma per questa volta non siamo del tutto d'accordo. Interessante sì ma per me non un capolavoro. Visibile su YouTube!
commento di marco biPellicola sadiana di alta caratura, che sembra proporre temi viziosi (e squilibranti) prelevati, di peso, da Le 120 giornate di Sodoma.
commento di undyingIl film descrive una precisa realtà psicologica e sociale ambientata in una periferia misteriosa e decadente di una Parigi modernista e funzionale. La tesi è ineccepibile: dentro ognuno di noi esiste un Opale che a stento le convenzioni della società e la sottile maschera della nostra "civiltà" riescono a contenere e tenere a bada.
leggi la recensione completa di spopolaRenoir indaga sulla psiche umana e sul tema del doppio in una pellicola molto bella e interpretata in maniera eccelsa, anche senza trucchi o effetti speciali mirabolanti,che non servono quando il contenuto e' gia' cosi' efficace.
commento di ezioUn'altra rivisitazione del dottor. Jekyl, questa volta più raffinata perchè diretta dal francese jeane Renoir.Ricordo di averlo visto per la prima volta molto piccolo e allora mi fece veramente paura.Bravo e bella la mimica dell'attore principale
commento di cineman